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"Tu sei tutt'altro che una brava ragazza. È il pericolo, che ti piace sentire dentro di te"
Damon non ha mai avuto amici. Gli unici che si possono definire tali, sono stati due bulli, che n...
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Vorrei svegliarmi ogni mattina sapendo Sam al sicuro, invece, oggi, è peggio di qualsiasi altro giorno.
È martedì, e la presenza della mia migliore amica è richiesta in casa sua.
Odio quella dimora, è un posto triste e colmo di malinconia.
Vorrei che non ci tornasse mai più.
Sono le sette del mattino, e sono già di cattivo umore, mentre vorrei distruggere con un pugno la mia sveglia.
Ieri, nel test di matematica, ho preso un votaccio e la cosa non mi va molto a genio. Tengo tantissimo al mio rendimento scolastico.
Mi alzo dal letto, spostando la mia mole nell'angolo palestra della stanza.
I pensieri corrono come impazziti nella mia mente, mentre afferro un manubrio da quindici chili per allenare un po' le braccia.
L'altro motivo, è Damon.
Sì, proprio lui.
Non mi azzarderei mai e poi mai a dire -e nemmeno a pensare- che Alex sia il mio "preferito".
Eppure, con lui è tutto più semplice.
Forse perché non mi ha mai fatto arrabbiare come Dam, forse perché è una persona molto meno difficile da capire o perché riesco a parlarci senza arrivare a discutere ogni volta.
Per carità, anche lui ha i suoi problemi e i suoi lati oscuri e negativi, ma, sicuramente, non è testardo come Damon.
Quest'ultimo chiede sempre dei consigli, però poi finisce per fare di testa sua.
Se vuole sistemare il suo "problema", che è in realtà Arya, non dovrebbe assolutamente atteggiarsi come sta facendo ora.
Viene voglia di strangolarlo a me, figurati a quella povera ragazza che, per otto anni, ha subito violenze fisiche e mentali da parte sua.
I manubri sembrano essere più pesanti, tutto si fa improvvisamente più faticoso.
Ancora non mi capacito di ciò che quel ragazzo dagli occhi azzurri sia stato in grado di fare.
Perché ha bullizzato Arya?
Capisco l'invidia, il volersi sentire accettato, la paura nei confronti dei bulletti, la sofferenza.
Però tutto questo non lo giustifica affatto.
Lo rende, agli occhi degli altri, perché io non sono così stupido, debole e incapace di reagire e ribellarsi.
