Il sangue che ti scorre freddo nelle vene.
Il cuore che ti batte all'impazzata.La paura che ti annebbia la vista.
Le urla.I lividi, a volte il sangue.
Un disperato bisogno di scappare. Un disperato bisogno di normalità.
Sono sensazioni che, ahimè, conosco fin troppo bene. Non vorrei avere queste conoscenze a soli diciassette anni.
Non ho mai sentito la solitudine come in questo momento. Forse perché è un periodo in cui tutti i miei amici sono impegnati in affari loro.
Il rumore della mia penna sulla carta del quaderno di geometria è l'unico suono a rompere il silenzio della mia piccola camera.
Sono sola in casa e fare i compiti in qualche modo mi distrae. O forse non lo faccio per distrazione, ma perché devo prendere assolutamente una borsa di studio. Perciò devo studiare molto e dare sempre il meglio di me a scuola.
Voglio studiare giurisprudenza a Yale. È il mio sogno da quando sono piccina.
O forse ho solo un disperato bisogno di andarmene da questo posto.
Il forte rumore di una porta che viene sbattuta mi riporta alla realtà e mi fa sobbalzare sulla mia sedia.
È la porta d'ingresso di casa mia.
Il mio cuore prende a battere forte, inizio a sudare, stringo i pugni dalla paura fino a conficcarmi le unghie nella pelle.
È tornato.
Riprendo a scrivere sul quaderno, tentando di tenere calmo il respiro.
Oggi andrà tutto bene.
Ingoio un boccone amaro quando la porta della mia stanza cigola e la sento aprirsi.
Mi volto lentamente, recitando strane preghiere dentro la mia testa.
-Ciao, papà-
La mia voce è un rantolo strozzato. Perché? Sì, io ho una fottuta paura di mio padre.
Un uomo di quarant'anni è appoggiato allo stipite della porta della mia stanza, scrutandomi da cima a fondo.
Ha i capelli quasi tutti bianchi, il volto solcato da rughe e profonde occhiaie che contornano gli occhi grigi, spenti.
Sembra molto più vecchio di quello che è davvero.
Colpa della pazza vita a cui si è dato.
-Ciao, Sam- sussurra, avanzando verso di me. Istintivamente, mi ritraggo con il busto. -Com'è andata oggi a scuola?- domanda, scrutandomi.
Nel mentre la sua mano destra si protende per lasciarmi una carezza in viso e poi lasciarla appoggiata sulla guancia.
STAI LEGGENDO
THUNDERS
Romance⚠️CONTENUTI NON ADATTI AD UN PUBBLICO CON MENO DI 16 ANNI⚠️ "Tu sei tutt'altro che una brava ragazza. È il pericolo, che ti piace sentire dentro di te" Damon non ha mai avuto amici. Gli unici che si possono definire tali, sono stati due bulli, che n...