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present day, gennaio 2023

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Il pesante battente si aprì, mostrandogli un'altra figura - anch'essa maschile - che attendeva, posata con una spalla alla parete del corridoio.
<< Sangie... >>

A quel nomignolo, il ragazzo ebbe un lieve sussulto, mascherato - forse malamente - dietro il mezzo sorriso che rivolse a chi lo stava aspettando oltre la pesante porta.
<< Lo sai che non mi piace quando mi chiami in quel modo >> gli fece notare, gli zigomi appena arrossati dall'imbarazzo, sebbene nel proprio tono di voce si potesse intuire un sottile rivolo di tensione nell'esprimere quella lamentela.
Non avrebbe dovuto nemmeno provarla quell'emozione, non più, non in sua presenza e lo sapeva, ma certi ricordi... a volte si trattava soltanto di memoria fisica, la testa non c'entrava. E quello era un ricordo estremamente fisico.
Una risata bassa e sommessa fu l'unica risposta che ricevette prima che un braccio gli si posasse tranquillamente sulle spalle e lo invitasse - senza molte altre possibilità di scelta - a seguire i passi dell'altro lungo il corridoio.
<< Oh suvvia, non dirmi che ce l'hai ancora con me per /quello/. >>
Uno sbuffo mal trattenuto gli scappò dalle labbra, ma - per una volta - decise di infischiarsene se per caso avesse infranto qualche regola gerarchica, come ad esempio "non sbuffare ai tuoi superiori, anche se ne avresti tutto il diritto, considerati i trascorsi."
Dopotutto, non era nemmeno un superiore qualsiasi quello con cui stava parlando.
<< Tu che dici, 7? >> ribattè piccato, le mani che si strinsero a pugno all'interno della tasca della larga e sformata felpa scura che indossava.
Sapeva che non nascondesse davvero malizia o altro quando usava quella storpiatura del suo nome, non più da diverso tempo almeno, eppure certe immagini erano un po' dure da dimenticare, nonostante il legame che adesso li univa.
<< Per favore, smettila di usare quel nomignolo. Non... non mi piace >> ribadì per la seconda volta per poi tacere definitivamente nel momento in cui entrambi varcarono la soglia del piccolo soggiorno.
Da soli era un conto, alla presenza di altri... Non credeva si sarebbe mai abituato davvero alla cosa, anche se ormai poteva dire di conoscere tutti i presenti piuttosto bene.
Forse, semplicemente, non era mai passato oltre su tante delle loro azioni passate.

Altre cinque figure, sparpagliate tra le sedie attorno al tavolo e il divano incastrato in un angolo, parevano aspettarli, indaffarate - chi più e chi meno - in svariate faccende, fossero esse ripulire qualche arma leggera, sorvegliare le telecamere sparse per la città e le relative notizie o fare la conta delle risorse utilizzate nell'ultimissima operazione appena conclusasi. Nessuno pareva ferito pericolosamente, benchè si potessero contare tagli, abrasioni e leggere bruciature su più di uno dei presenti. Tutto sommato, pareva fosse andata meglio del solito, se i risultati erano quelli.

<< Toh guarda chi è tornato... Allora, Sangie, com'è andata la tua ora d'aria? >>
Prima che l'interpellato potesse anche solo avanzare una qualche altra protesta per l'ennesimo utilizzo di quel nome gran poco gradito e per il paragone per nulla velato all'essere una sorta di carcerato, 7 si intromise, il braccio ancora attorno alle spalle del ragazzo, trattenendolo accanto a sè in un gentile e forse protettivo abbraccio.
<< No no, caro Wooyoung, al signorino non va che lo si chiami così... Su, 8, spiega al resto della truppa perchè non ti piace il simpatico soprannome che ti abbiamo dato >> lo invitò con forse un po' troppo bastardo sarcasmo e finto rammarico nella voce, lasciandolo finalmente andare e andando a sedersi sulla sedia lasciata vuota poco prima.
<< Perchè il mio nome è Yeosang >> fu la pronta risposta del ragazzo, le mani ancora strette tra di loro pur se ben nascoste e la tentazione di mordicchiarsi nervosamente il labbro inferiore davvero difficile da respingere.
Non lo sopportava quando faceva di tutto per metterlo in ridicolo di fronte agli altri. Poteva fare uno sforzo e passare sopra al fatto che lo facesse quand'erano soli, ma davanti a loro...
<< Yeosang e basta >> puntualizzò subito dopo non appena notò un cambio di espressione su parecchi dei visi voltati verso di lui, come se fossero pronti a ridergli in faccia, cosa che per altro accadeva abbastanza spesso.
<< E smettetela di... fissarmi così. Per favore >> aggiunse, scivolando oltre il tavolo fino alla piccola zona cucina, almeno tre paia di occhi a seguire ogni suo singolo movimento.
Emise un sospiro quando udì alcune risate mal trattenute risuonargli nelle orecchie.
Certa gente non sarebbe mai cambiata, giusto? Era inutile sperarlo.
Così come non avrebbero mai smesso di chiamarlo con quel nomignolo che portava con sè ricordi che avrebbe forse preferito eliminare dalla propria memoria per sempre.
Delle persone che aveva a lungo chiamato genitori, della vita che aveva sempre vissuto credendola la sola ed unica verità.
Del primo spaventoso incontro che aveva avuto faccia a faccia con gli altri sette, costretto a sedere su quella fredda sedia nel vecchio seminterrato che era stato il precedente rifugio del gruppetto; dei mesi trascorsi rinchiuso, forse in verità più al sicuro e libero di quanto lo fosse mai davvero stato.
Sapeva che lo facevano solo per stuzzicarlo, perchè godevano a vederlo arrabbiarsi consci che non avrebbe comunque osato alzare la voce con nessuno - nemmeno più di tanto con 7 - eppure non riusciva ad impedire a quella spiacevole sensazione di gelo di impadronirsi del suo corpo e della sua mente ogni volta che udiva quelle sei lettere pronunciate da uno di loro.
Strinse forte le dita impugnando il coltello, calando poi la lama.
Aveva desiderato farlo sulla gola di più di uno degli altri sette, tempo addietro.
Su quella di 5, soprattutto, 6 e 4 subito dopo nella lista.
Le due metà della mela rimasero per un istante in equilibrio per poi cadere senza un suono ciascuna dal proprio lato dell'utensile.
<< Ah... >>
Rimase a guardare il dorso della propria mano sanguinare, i suoni provenienti dal salotto quasi ovattati dalla cappa di pensieri che l'avevano avvolto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 03, 2024 ⏰

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