Arrivarono alla fermata di Tom e scesero. Era abbastanza lontana dalla fermata di Charlotte, menomale che Tom si era offerto di accompagnarla perché se avesse dovuto farsela tutta a piedi da sola si sarebbe spaventata tanto, visto anche l'orario.

Nel mentre che camminarono, Tom iniziò a parlare:
"Anche se sono le 16.30, se vuoi ti puoi fermare per una mezz'oretta a casa mia, mangiamo qualcosa e poi ti riporto."

Charlotte's pov:
Tom si sta rivelando un ragazzo molto gentile, anche molto carino, ma ci siamo conosciuti solo due giorni fa, mi sembra un po' troppo andare già a casa sua. Anche se in realtà non mi dispiacerebbe.

Charlotte: "Mi piacerebbe tanto, ma devo andare a danza tra poco, e non posso fare tardi".
Dissi, pentendomi di aver scelto di fare danza quel giorno di tanti anni fa.

Tom: "Tranquilla, non c'è problema. Faremo un altra volta."
Disse, sorridendomi.
Arrivammo davanti ad una casa molto grande; bianca, quasi tutta a vetrate, con un cortile abbastanza grande e dietro si poteva intravedere una piscina interrata. Davanti a tutto questo c'era una macchina, precisamente una Cadillac nero lucido.

Tom: "Siamo arrivati, questa è casa mia e questa è la mia macchina. Sali?"

Non risposi, ero incantata da tutto, specialmente dalla macchina. L'unica cosa che feci fu annuire con la testa e aprire la portiera.

Tom: "Mi dici l'indirizzo?"
Glielo scrissi, e ci avviammo. Per tutto il viaggio parlammo un po' delle nostre vite. Ho scoperto che lui aveva un fratello gemello, di nome Bill, ma che non andava a scuola con lui, per motivi che non mi ha spiegato. Anzi, queste sono le esatte parole che mi ha detto: "Quando sarà il momento, te lo spiegherò per bene."
Strano, magari è successo qualcosa.

Ad un certo punto, gli chiesi se potevo mettere un po' di musica, e naturalmente misi "Break Away". Appena partì, iniziai a mimare la chitarra, la batteria e anche a cantare. Tom intanto rideva e finita la canzone, si girò verso di me, e mi disse:

Tom: "Non sapevo che fossi una fan della mia band!"

Della sua band?! Non ci potevo credere!
Charlotte: "Mi stai dicendo che questi che suonano siete te e la tua band?!?!"

Tom: "Proprio noi!"

Charlotte: "Non ci credo. Siete pazzeschi. Ma te canti o suoni?"

Tom: "Io suono la chitarra elettrica, mio fratello Bill canta."

Charlotte: "Wow, non so proprio cosa dire. É bellissima questa canzone."

Tom: "Grazie mille."
Disse, sorridendomi.

Solo in quel momento, in cui mi girai per sorridergli anche io, capì che Tom era veramente bello. Non solo fisicamente, ma anche caratterialmente.
Parlammo per tutto il resto del tragitto di come è nata la sua band.
Quando arrivammo, gli dissi:

Charlotte: "Bene, siamo arrivati. Grazie mille Tom, prossima volta scendi te alla mia fermata e ti do un passaggio in bici perché non ho la macchina!"
Dissi, ridendo.

Tom: "Mi accontenterò!"
Rispose, anche lui ridendo.

Charlotte: "Domani è sabato, io non vado a scuola. Quindi, ci vediamo Lunedì!"

Tom: "Va bene, a Lunedì."

Charlotte: "Ciao Tom."
Dissi, dandogli un bacio sulla guancia.

Tom: "Ciao Charlotte."
Disse, sorridendomi.

"É proprio bello", pensai.

Tom's pov:
"É proprio bella", pensai.

"It all fell down"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora