Era il ragazzo con cui "ho ballato" in discoteca per far ingelosire Tom.

X2: "Ti starebbe bene questo vestitino.."
Disse, avvicinandosi un po' troppo per i miei gusti.

Charlotte: "Grazie, ma potresti levare la mano e spostarti?"
Sii il più gentile possibile Charlotte, non farti prendere dalla rabbia.
Odio quando le persone mi toccano senza il mio consenso.

X2: "Mmm no, quel venerdì sera sembrava che mi volessi..."

Charlotte: "Appunto, sembrava. In realtà mi fai schifo."
La rabbia sta prendendo il sopravvento.

X2: "Ah si? Ma tu, ti ricordi chi sono?"
Disse, toccandomi la guancia.

Charlotte: "No e sto bene così."
Dissi, togliendogli la sua sporca mano dalla mia guancia.

X2: "Dai, cucciola."

Appena disse questa parola, inizia a tremare. Ero nel panico. Non potevo crederci. Avevo davanti a me Fabio.
Ero bloccata, spaventata, non sapevo cosa fare.

X2: "Contenta di rivedermi?"
Disse, mettendomi una mano sulla spalla.

Charlotte: "Non provare a toccarmi, maniaco."

X2: "Io ti tocco quanto mi pare e piace, non mi dici tu quello che devo o non devo fare. Hai capito?"
Disse, dandomi uno schiaffo in faccia.

X2: "Ringrazia che ci sia gente intorno a noi perché ti avr-"
Non riuscì a finire la frase, perché qualcosa, anzi qualcuno lo colpì in testa. Io avevo ancora la faccia girata dallo schiaffo, avevo paura a fare qualsiasi movimento.
Una mano mi toccò il viso, mi accarezzò la guancia, mi prese il mento e mi fece girare verso di l*i.
Era Tom.
Non sono mai stata così tanto felice di vederlo.

Tom: "Ho visto tutta la scena da dietro un angolo. Stai bene?"

Non riuscì a dire niente, ero ancora spaventata. L'unica cosa che feci fu abbracciarlo. Non so perché, ma mi venne d'istinto.
All'inizio rimase un po' "freddo" all'abbraccio, ma poi mi strinse e mi accarezzò la testa.

Tom: "Tranquilla, ci sono io."
Disse, nel mentre continuai a stringerlo e iniziai a piangere. Tutti i ricordi mi riaffiorano in mente.

Charlotte: "Se non fossi arrivato, avrebbe iniziato a picchiarmi, come faceva tanto tempo fa."
Dissi, continuando a piangere.

Tom: "Aspetta, lo conosci?"

Charlotte: "Sì Tom, lui è Fabio, il mio ex."

Tom: "Vieni, ti porto a casa. É meglio se non stai qui."

Charlotte: "Va bene, devo avvisare mia mamma."
La chiamai, e le dissi che avevo incontrato Tom che mi avrebbe accompagnata a casa perché era successa una cosa e dopo gliel'avrei raccontato.

Tom: "Vieni, andiamo."
Disse, abbracciandomi.

"It all fell down"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora