Capitolo 14

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Penso che il quartiere degli Eruditi sia il più ricco della città.
Due guardie ci salutano, accompagnandoci verso il palazzo principale della fazione. Nonostante sia notte, molte persone, vestite completamente di blu, corrono freneticamente per le vie della fazione. Alcune salgono in macchina, altri invece scendono, parlando tra di loro. Alcune, ancora, ci lanciano occhiate veloci, per poi tornare ai loro affari.
Arriviamo al palazzo principale, se non il centro di controllo della fazione. È qui che si svolgono i test attitudinali e la maggio parte del lavoro assegnato agli Eruditi. Se guardie si dileguano, e superiamo l'enorme vetrata che ci separa dall'interno di esso.
Saliamo velocemente le scale, senza dare troppe spiegazioni ai buttafuori e la sicurezza.
-Lara!- una donna sulla cinquantina, alta e bionda, saluta la nostra insegnante. È un'erudita, porta i soliti vestiti a tubo blu e gli occhiali, anche loro inevitabilmente blu. In effetti, non ho mai visto un erudita senza occhiali.
-È bello rivederti, Jeanine. Loro sono Jasper e Ledi, i miei migliori trasfazione. Ci danno una mano sulla faccenda... Dei Divergenti.- Aggiunge, con voce più bassa.
Jeanine non ribatte, e gira i tacchi, facendo segno di seguirci. I corridoi si incrociano tra di loro, popolati dal via vai della fazione. Vediamo un gruppo di iniziati studiare le più strane leggi fisiche, altri, battere ricerche a computer.
Arriviamo davanti a una porta di acciaio, con sopra scritto "Solo personale autorizzato."
La donna apre la porta, e Lara ci rivolge uno sguardo fugace, facendo cenno di proseguire.
I corridoi successivi sono bui e desolati, ai lati, delle piccole celle illuminate da una flebile luce alimentata da una lampadina appesa al soffitto.
Arriviamo in un ampio salone. È pieno di computer e macchinari, proiettori, sedie e lettini.
Un urlo attira la mia attenzione.
Prontamente, porto la mano alla cintura per estrarre la pistola, che ovviamente non trovo perché l'ho lasciata nel quartiere degli Intrepidi.
Mi volto, e vedo due ragazzi, pressoché della mia età a terra, accerchiati da uomini.
-Ti ho detto che non so niente!- urla il primo, che subito dopo riceve un calcio allo stomaco e cade a terra.
L'altro, invece, viene trasportato su un lettino e legato.
Incrocio lo sguardo di Ledi, anche lui pietrificato. Non ci metto a capire chi sono.
-Loro- dice Jeanine, in contemporanea -sono Divergenti. Li abbiamo scovati nella fazione dei Candidi. Li tenevano nascosti negli iniziati.- spiega, con disprezzo.
-Cosa ne farete?- chiede Lara, irrigidendosi.
-Abbiamo inventato un nuovo test. Questo, rivela in meno tempo chi è Divergente, e viene segnalato direttamente a noi Eruditi.- spiega. -Ora.- Aggiunge - Mi fido di te, Sara. Ma di loro? Possiamo fidarci?- chiede, indicandoci, e porgendoci due fiale del test.

Essere un divergente.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora