Capitolo 7.

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JASPER

Alle otto in punto viene Lara a svegliarci. Un rumore assordante rimbomba nella mia mente. "Ma che cazz.." -Forza alzatevi!- Urla lei. Sta sbattendo un lungo pezzo di ferro contro la porta, urlando come una pazza. Ha ancora i capelli arruffati e gli occhi un po' gonfi, come se avesse pianto. -Vi aspetto alla palestra.- Dice, voltandosi verso l'uscita. Noto con piacere che Ledi è già sveglio. -Non facciamo colazione?- Domanda lui. mentre si infila le scarpe. -Non credo, ha detto di raggiungerla in palestra.-

Dopo pochi minuti siamo tutti radunati in palestra. Affianco a Lara c'è Mattew, con le mani incrociate. Dal colletto della felpa spunta un tatuaggio. -Questa è la classifica.- Dice, indicando un tabellone con su scritti i nostri nomi. -Il Pacifico è primo, perchè è stato il primo a saltare.- Continua, indicandomi freddamente. -I nomi sopra la linea passeranno questa sezione per andare alla prossima, gli altri diventeranno Esclusi.-

Dopo di che se ne va.

La palestra è enorme. Ci sono postazioni per il lancio dei coltelli, sacchi da boxe, ring, armi. Di tutto.

Vedo Neck correre verso le armi, seguito da altri due. Saranno di sicuro suoi nuovi amici.

-Avete due ore per iniziare a provare quello che volete, dopo di che verrò io a seguirvi. E' vietato ferire altri compagni o uscire dalla palestra.- Urla Lara, prima di seguire Mattew. Io e Ledi ci dirigiamo verso i coltelli da lancio. Ma come si tirano? Guardo Ledi, con aria interrogativa. -Non è che se sono un Erudita so lanciare coltelli.- Risponde. "Al diavolo." Iniziamo a correre per riscaldarci, e, anche se non l'avrei mai detto, scopro che Ledi ha un ottima resistemza. -Proprio non li sopporto.- Dice Ledi, d'un tratto. -Sono pazzi, si credono superiori, non ce la faccio più a stare qua.- -Allora perché sei venuto?- chiedo, curioso. "Ma che sta dicendo? È impazzito." Non risponde, e passiamo il resto del tempo in silenzio. Finalmente arriva Lara. Un piccolo gruppo di iniziati si raduna attorno a lei, così li seguiamo. -Ora vi spiegherò come lanciare i coltelli.- annuncia. Prende il coltello più vicino, e lo scaglia contro il bersaglio. Il coltello si conficca perfettamente nella zona delimitata in rosso sulla fronte del manichino. Si sentono grida di ammirazione, qualcuno batte le mani. Ci fa mettere in fila, e a ognuno da un coltello. -Da questo momento in poi, verrete valutati.- annuncia in fine.

Sono letteralmente una frana.

Tengo il coltello, lancio, e ogni volta finisce da tutt'altra parte. Com'è possibile? Mi giro di lato. Vedo Ledi prendere la mira e portare il braccio dietro la schiena, dopo di che, con un movimento fulmineo scaglia il coltello contro il manichino. In aria fa un giro esatto, dopo di che si conficca nel cuore del manichino.

Rimango a fissarlo, a bocca aperta. Piano piano anche gli altri ragazzi si fermano a fissarlo.

-Non dovreste continuare a tirare?- sbotta, allontanandosi.

"Fanculo ai coltelli."

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