Capitolo 12 (quello vero lol)

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-Jasper! Jasper svegliati- una voce rimbomba nella mia testa. Gli occhi mi pesano come un macigno, la testa è pesantissima, appena mi tiro su sembra che debba staccarsi dal corpo. -Mary- biascico, completamente intontito. -Ti ho trovato vicino al dormitorio. Eri svenuto. Hanno dato i risultati. Sei dentro, Jasper. Ce l'hai fatta.- dice sorridendo, col suo solito sorriso naturale. Ma c'è qualcosa nei suoi occhi, qualcosa che sembra preoccuparla. -E... Ledi? Ce l'ha fatta?- chiedo, sperando che ciò che percepisco sia solo frutto della mia immaginazione. -Non lo vedo da un po'. Non l'ho visto neanche quando hanno dato i risultati. Sono preoccupata per lui, Jasper.- continua, sedendosi affianco a me. -Lui.... Non è come noi. So che sembra stupido. So che sembrano solo leggende, che ci raccontavano per spaventarci. Ma Jasper, lui è un divergente.
Lui non appartiene a nessuna fazione.
Lui è pericoloso, e faranno di tutto per distruggerlo.- conclude, scoppiando a piangere.
Ledi un divertente?
Come può essere come me?
E sopratutto, dov'è ora? Gli staranno dando la caccia. E la staranno dando anche a me.
Il mio cuore inizia a battere forte, ricordo il panico che mi assaliva nel sonno. Più cerco di liberare la testa dai pensieri, più essi mi avvolgono con loro braccia nere come la notte, come l'oscurità, come la morte.
Allo stesso tempo sorrido, perché tutto questo è un circolo vizioso: cercare di non pensare, ma pensare comunque.
Cercare di vivere, ma essere comunque morti.
Non c'è posto per quelli come me.
Ed è per questo che non posso più stare qui dentro.
Tutto mi opprime: il sudicio dei miei vestiti, la puzza di muffa del dormitorio.
I singhiozzi di Mary, Ledi, gli Intrepidi.
Sono un divergente, non posso stare sotto ai loro schemi.

Essere un divergente.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora