"𝕭𝖚𝖌𝖎𝖗𝖉𝖎"

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Erano passati 17 giorni e Shelby, veniva costantemente osservato con odio dalla madre, e anche ignorato, mentre i fratelli iniziarono a prenderlo in giro, ferendo i suoi sentimenti.
Lo prendevano in giro per la sua altezza, per i suoi capello molto lunghi, per il fatto che somigliasse tanto ad una ragazza e spesso capitava qualche botta.
Shelby non sapeva cosa pensare.
"Che palle tra due giorni ricomincia la scuola." Disse Jody, ricevendo uno scapellotto in testa, da parte di Jasper.
"Che coglione." Sussurrò Shelby, ricevendo uno scapellotto da Jason.
Shelby alzò gli occhi al cielo, giocando con il cibo sul piatto.
"Perché non mangi ?" Chiese Jody.
"Non sono affari tuoi." Disse immediatamente Shelby.
"Shelby non rispondere in questa maniera a tuo fratello." Disse con voce severa Marta, essendo l'unica adulta dentro casa, dato che Henry era al lavoro.
"Maledetta megera di merda." Sussurrò Shelby, ricevendo un duro colpo in testa, da parte di Jason.
"Non dire queste cose di tua madre. La devi rispettare." Disse furioso Jason.
"Rispettala tu, una donna falsa." Disse furioso Shelby.
"Shelby Amor Ashver, vattene in camera tua. Non tollero più questo tuo comportamento." Disse furiosa Marta.
Shelby alzò gli occhi al cielo, andandosene in camera.
"No no no no Shelby." Disse con voce severa Marta.
"Cosa vuoi adesso ?" Chiese furioso Shelby.
"Non dormirai nella tua stanza. Dormirai fuori. Il tempo è ancora buono, e c'è un amaca in giardino. Non sarà un problema per te." Disse severamente Marta.
Shelby strinse i denti, gli occhi ed i pugni.
"No madre. Non è un problema." Disse Shelby stringendo i denti ad ogni parola.
"Vattene fuori." Disse Marta.
Shelby uscì in giardino, mettendosi sotto un albero.
Iniziò presto a piangere come un bambino di 2 anni.
Si sentiva così odiato e non capito.
Trovandosi sotto la finestra della camera di Jason, poté sentire ciò che dicevano i suoi fratellastri.
"Che razza di maleducato." Disse Jason.
"Come osa trattare male sua madre ? Insomma è la donna che lo ha messo al mondo. Non si vergogna di quello che dice ?" Disse Jody.
"Dobbiamo dargli una lezione. Non può continuare a trattare sua madre come una merda." Disse Jasper.
"Sonl d'accordo. Finché Shelby non cambierà atteggiamento, saremo più duri con lui. O con le buone o con le cattive, non mi importa. Quel moccioso viziato deve imparare ad avere rispetto, per gli altri." Disse Jason.
Shelby sospirò, lasciando che le lacrime, continuassero a rigare il suo viso, color caramello.
Si rannichiò su se stesso.

[Questa è la posizione di Shelby]

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[Questa è la posizione di Shelby]

La schiena di Shelby era poggiata sul tronco dell'albero, continuando a piangere, fino ad addormentarsi.
La mattina seguente, venne svegliato da uno strattone tutt'altro che delicato, da sua madre Marta.
Shelby alzò lo sguardo, vedendo gli occhi pieni di odio della donna.
"I ragazzi non ci sono, e questo vuol dire che posso punirti, per come ti sei comportato." Disse la donna con odio.
Shelby porse alla madre i polsi, sapendo che era inutile lottare.
La donna contente, prese un righello, iniziando a batterlo con forza sui polsi e sulle braccia, ora scoperte, del ragazzo, mostrando tutti i vecchi tagli e i nuovi, compresi lividi profondi e cicatrici.
Marta continuò a colpirlo, finché non sentì il suono del motore della jeep di Jason.
"Rimettiti in sesto. Sono arrivati." Disse freddamente Marta, rientrando in casa.
Shelby lentamente iniziò a rimettersi quei guanti, sperando che il sangue non macchi i suoi guanti.
Presto i tre scesero dall'auto dirigendosi dentro casa.
"Ben tornati." Disse tristemente Shelby, non ricevendo risposta.
Si arrabbiò vedendo come fosse stato ignorato deliberatamente.
Strinse i pugni con odio.
"Porca puttana, vi ho appena detto ben tornati e voi mi ignorate !?" Disse Shelby.
Jason diede uno schiaffo in faccia a Shelby, facendo cadere quella piccola figura, che era molto debole, dopo quella perdita di sangue.
"Non ci parlare in questa maniera Shelby." Disse furioso Jason.
Shelby strinse i pugni con odio.
"Vaffanculo Jason ! Vaffanculo a te, a Jasper e a Jody ! Se mi odiate tanto allora smettetela di fingere ! Siete solo dei bugiardi !" Urlò in lacrime Shelby, correndo dentro casa.
Si chiuse in camera, crollando a terra.
"𝓱𝓲𝓴... non sarò mai felice...𝓱𝓲𝓴... papà... 𝓱𝓲𝓴... mi manchi...𝓱𝓲𝓴..." Singhiozzò Shelby.

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