"Ridi quando sei triste, piangere è troppo facile".
(Marilyn Monroe.)Il fine settimana passai a trovare nonna. Nonna Annika era una donna sempre allegra e gentile con tutti. Avevo preso da lei in questo, ma solo il lato gentile, ero nota per essere una drammatica.
Prese la teiera e mise nella tazza la tisana ai frutti di bosco che mi aveva preparato. Da lei avevo preso l'abitudine di bere le tisane ogni tanto. Raccolsi il cucchiaino vicino e aggiunsi lo zucchero.
«Come va qui a Miami,hai già fatto amicizia?» Mi domandò aggiustandosi gli occhiali.
«Sì. Sto insieme a Isobel. Stasera dovrei uscire con lei e le sue amiche. E ho anche un nuovo amico.»
«Amico?» ripeté la nonna. «Amico maschio?»
«Sì, nonna. Un ragazzo.» Confermai. Sapevo già cosa stava per dirmi.
La tisana ormai stava diventando fredda. «Lo sai cosa vogliono i ragazzi. Mi auguro che tu sappia cosa fare.»
«Ovvio, nonna. Dylan comunque è un bravo ragazzo ed è molto dolce e gentile.»
«Quanto tempo ci vorrà prima che si infili nelle tue mutandine?»
Spero presto, nonna. Ero tentata di dirle questo ma ovviamente avrebbe pensato che io avessi avuto voglia di prostituirmi.
«Siamo amici. E poi lui si comporta davvero bene con me.»
Nonna sorrise, non sembrò più allarmata. «E va bene. È un bel giovanotto?»
«Sì, molto bello.» Risposi. Davvero tanto era bello.
«Però ti piace, a quanto vedo. Avevo la tua stessa espressione quando mi stavo innamorando di nonno.»
Abbassai lo sguardo. Come quando si stava innamorando di nonno?
Io non mi stavo innamorando. Non era affatto così.
«Nonno era diverso da tutti gli altri.» Dissi.
«Lo so. Mi ricordo come si sentiva quando stavi in quell'ospedale psichiatrico.»Rammentò con un viso molto triste.
Vorrei non ricordare quel periodo. Lo passavo a prendere le medicine, a guardare il soffitto, e a leggere lo stesso libro. Ogni tanto stavo con le altre pazienti e bevevo il succo al mirtillo.
Ogni volta che dovevo andare e ritornare,vedevo mio nonno piangere come un bambino. Non lo avevo mai visto così. Mi abbracciava piangendo e io piangevo insieme a lui.
Nonno mi aveva fatto da padre e da migliore amico. Avrei voluto tanto lo stesso rapporto con mio padre.
«Guarda queste fotografie, eravamo così felici.» Disse aprendo un album fotografico. Le foto ritraevano i nonni da giovani e anche alcune foto di me da piccola.
«È questa chi è?» Chiesi indicando una donna accanto a loro, con un enorme sorriso. A causa del bianco e nero non si capivano molto i colori.
«Non lo so, in realtà. Questa giovane donna mi si avvicinò e iniziò a parlare di tempo, decisione e altro. Era un po' strana ma sembrava davvero gentile. Volle fare questa foto con noi. Non ricordo molto di quello che é successo ma ricordo perfettamente il suo bellissimo nome. Evie.»
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The Other Moon
Mystery / ThrillerLola arriva a Miami con la speranza di vivere una vita più serena. Quando si ritrova a provare innumerevoli emozioni e vivere situazioni strane e un po' raccapriccianti, è impossibile che tutto possa essere rovinato. D'altronde c'è sempre un'altra...