18

14 1 0
                                    

"Per quanto sia vasta l'oscurità ,dobbiamo procurarci da soli
la nostra luce."
(Stanley Kubrick)

Quel pomeriggio andai a leggere in biblioteca.
Non riuscivo a trovare mai un posto tranquillo, a volte erano i miei stessi pensieri ad essere chiassosi.

Guardai attentamente la sezione dei libri riguardo alla criminologia. Mi affascinava quell'argomento, perché chi studiava marcava l'esigenza di formare persone in grado di comprendere il crimine e prevenirlo.

Notai in mezzo allo scaffale una piccola finestra dove spuntavano degli occhi color mare. Mi seguivano ad ogni passo. Riconobbi subito di chi fossero.

Dylan si materializzò davanti a me e mi guardò come per cercare di cogliere qualche segno di rabbia nel mio volto.

«Come stai?»

«È difficile sentirmi dire questa frase dopo che non ci parliamo da giorni dall'arrivo di Emma.» Gli risposi.

Lui abbassò lo sguardo, sentendosi in colpa.

«Hai ragione, avrei dovuto cercarti prima. Sono stato un codardo.»

Non riusciì a contraddirlo, e lo fissai a braccia conserte.

«Temo che il rapporto tra me e Emma che lei vuol far credere ti preoccupi.»

«Assolutamente no!»Esclamai. «Perché dovrebbe?»

«Non so, mi hai ignorato. E sembri arrabbiata.» Si accarezza i ricci dorati in segno di disagio.

«Ok, facciamo che sia così. Perché sei qui a parlare con me?»

«Perché mi importa di te.» Disse.

Il mio cuore sobbalzò.

«Devi essere più chiaro. Voglio sapere cosa vuoi veramente da me.»

Lui guardò il vuoto come se potesse suggerirgli le parole adatte.

«Ecco...io...»

Spostai lo sguardo altrove e mi resi conto di una figura con i capelli rosso fuoco. Il tempo si fermò all'istante. Mi guardò con un sorrisetto che tramandava inquietudine.

Evie.

Di colpo mi aggrappai al braccio forte di Dylan e iniziai a tremare dalla paura. Lui parve confuso, ma si immobilizzò ritrovandosi a pochi centimetri dal mio viso.

«Scusami è che credo di aver visto qualcuno che...»

«Che?»Ripetè lui guardandomi le labbra.

Scossi il capo.

«Va bene, basta. Non riesco più a fingere che vada tutto bene.» Mi resi conto che Evie non c'era più.

«Lola mi stai facendo preoccupare.»

«Io credo di essere pazza» Sospirai passandomi la mano tra i capelli. «Vedo una persona che solo io riesco a vedere. Mi parla, mi avverte, continua a torturarmi. Non so cosa fare.»

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

The Other Moon Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora