CAPITOLO 24

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*Dusan pov*

Quando sento qualcuno entrare tiro su col naso e asciugo le lacrime, non mi piace farmi vedere vulnerabile da altre persone, mi volto per vedere chi è la persona appena entrata e vedo il mister.

Max: cos'è successo? -non mi guarda nemmeno mentre parla-
Dusan: sono un cretino lo so, abbiamo litigato e lei si è sentita in colpa per la litigata ed ha avuto un attacco di bulimia.

Sento le lacrime che vogliono scendere ma cerco di trattenerle.

Rimaniamo in silenzio per un po'.

Max: Io esco un po'
Dusan: non ti preoccupare resto io qua.

Dopo entrano anche Paulo e Alvaro e Paulo piange.

Paulo: non è la prima volta che vieni ricoverata, quando tu Alvaro non c'eri e vabbè nemmeno tu Dusan era a poco da lasciarci, ha dovuto fare delle cure, stava perdendo tanto del suo sistema immunitario, però si è salvata.

Io ascolto la storia, non dico niente stringo solo la mia mano a quella di Desirée e gliela bacio. Dopo un po' anche Paulo ed Alvaro escono e io sono qui ormai da 2/3 ore a vedere la mia ragazza che per colpa mia sta soffrendo.

Dusan: amore ti prego svegliati, ti prego, anche se sei qui manchi come l'aria, voglio rivedere il tuo sorriso, ti amo Desi.

Dopo questa frase scoppio in lacrime, dopo un po' entrano i medici per fare qualche controllo e Max mi porta qualcosa da mangiare ed io rimango sorpreso, pensavo fosse arrabbiato con me.

Dusan: grazie Massimiliano, ma pensavo fossi arrabbiato con me
Max: no, non sono arrabbiato con te, un litigio in una relazione ci sta, però questo fa capire in modo indiretto quanto lei ci tenga a te
Dusan: lo so, non ne dubiterò mai.

Detto questo il mister esce fuori e io mangio qualcosa, ma in realtà non ho tanta fame quindi non finisco il piatto.

Passa tutta la notte, ho dormito sì e no mezz'ora, ma non sono stanco, per lo più ho pianto e ogni tanto entravano i medici per cambiare le flebo o altro.
Adesso sono le 10:30 del mattino, il mister mi ha dato la possibilità di saltare l'allenamento di oggi.

Dusan: Desirée, resto qui con te.

Ogni tanto mi va di dirle qualche frase anche se so che non mi sente.

Passa tutta la mattinata e mangio qualcosa, io le stringo di nuovo la mano e dopo un po' le dò un bacio sulla guancia, e magicamente la vero sbattere le palpebre piano piano.

La dottoressa che stava fuori entra subito dentro e le fa dei controlli da sveglia e poi ci lascia soli e va ad analizzare le analisi.

Desirée: cos'è successo?
Dusan: sei stata qui un giorno, ieri io, Paulo ed Alvaro ti abbiamo trovata senza forze nel bagno e ti abbiamo portata qui, e comunque scusa per ieri sono stato uno stronzo lo riconosco e l'ho capito quando ti ho vista così, ho capito che ti amo troppo per buttare tutto per una stupidaggine come ieri.
Desirée: non sei arrabbiato con me?
Dusan: perché dovrei?
Desirée: perché ti ho fatto prendere uno spavento così grande e ti ho fatto saltare l'allenamento
Dusan: ma chi se ne frega ora dell'allenamento, io sono felicissimo che tu adesso mi abbia parlato, sono rimasto qui tutta la notte sveglio a piangere perché avevo paura per te
Desirée: hai pianto?
Dusan: sì amore sì -le dico con un sorriso prima di baciarla, non mi interessa se il suo alito sappia ancora di vomito è qui tra le mie braccia e questo è l'importante-.

Più tardi rientra la dottoressa che dice che Desirée può essere dimessa ma che deve subito mangiare.
Così appena usciamo la porto in una gelateria, ovviamente vengono anche suo padre, Paulo ed Alvaro.

Dopo il gelato torniamo a casa sua e sistemo tutto quello che sta ancora sparso per terra da ieri.

Desirée: ho combinato un gran casino
Dusan: non ti preoccupare si sistema tutto
Desirée: comunque pure io ho fatto una scenata ieri scusa
Dusan: non ti preoccupare, scusa se te lo chiedo però cosa hai provato ieri, perché hai fatto quello che hai fatto
Desirée: non ti scusare è una domanda credo normale, allora ieri quando me ne sono andata l'ho fatto perché non volevo guardarti arrabbiato e sono tornata a casa. Tra i sensi di colpa per la litigata, e il fatto che tu non hai creduto alle mie parole e pensavo di averti deluso ho iniziato a vomitare, poi ho mangiato e ho vomitato ancora e ancora e poi mi sono sentita male.
Dusan: quindi è tutta colpa mia alla fine
Desirée: no sono io che sono stupida e continuo a ricadere in queste cose, però voglio che tu sappia che non è significato nulla quel bacio con Ryan, non ho provato nulla di quando invece mi baci tu.

Dopo che ha detto questo mi avvicino e la bacio.

Dusan: tipo così
Desirée: sì.

Le do un altro bacio.

Poi passiamo tutta la serata a coccolarci e sto attento che lei mangi tutto quello che ho ordinato, questa esperienza anche se brutta mi ha fatto capire una cosa, ovvero quanto amo Desirée e tutto ciò che le riguarda.

ciao ecco il capitolo, vi avverto che la storia sta per finire e come premesso inizierò D².
Buona epifania a tutti.

non era solo amicizia ~ dusan vlahovic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora