CAPITOLO 25

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*Desirée pov*

Mi sono svegliata tra le braccia di Dusan e appena ci alziamo prepara subito qualcosa da mangiare, ha detto che da adesso in poi faremo tutti i pasti insieme.

Dusan: amore ti voglio chiedere una cosa
Desirée: vai dici
Dusan: che ne dici di trasferirti da me?
Desirée: dici sul serio?
Dusan: sì, perché?
Desirée: non mi dispiacerebbe come idea sai
Dusan: bene nei prossimi giorni portiamo con calma le tue cose da me
Desirée: va bene.

Io mi preparo poi passiamo da Dusan che si prepara per partire.
Oggi andremo a Roma per la finale di coppa Italia.
Ormai è passato tempo da quando io e Dusan ci siamo messi insieme quasi 3 mesi.

Arriviamo alla stazione dove ci sono tutti gli altri e saliamo sul treno.
Mio padre si avvicina a noi e mi chiede

Max:come stai piccolina mia?
Desirée: adesso molto meglio
Max: sicura?
Desirée: sì, papà.

Stringo la mano a Dusan che si trova di fianco a me che dice

Dusan: mister le chiedo ancora scusa, perché alla fine è anche un po' colpa mia
Max: Dusan una litigata in una relazione ci sta, però spero che questo non accada più e comunque quante volte ti devo dire che mi devi dare del tu, visto che fai parte della famiglia
Dusan: scusi... cioè scusa.

Mio padre se ne và, Paulo ed Alvaro si siedono di fronte a noi. Prima che il treno possa partire dico a Dusan

Desirée: amore non voglio che pensi che sia ancora colpa tua quello che mi è successo, è colpa mia, me lo sono provocata io. Avevo pensato anche che se mi avessi vista in quel modo mi avresti lasciato, perché avresti pensato che ragazza problematica che è....

Dusan: shhhh, tu queste cose non le devi pensare, io ti amo lo stesso, con i tuoi problemi o senza e con i tuoi complessi, mi piaci così come sei.

Arriviamo a Roma e passiamo una serata tranquilla tutti quanti.

*Il giorno dopo*

Oggi c'è la finale, i ragazzi sono tesi ed io come tifosa altrettanto.
l'Inter non è mai un avversario facile, sia per le qualità che per la rivalità che c'è tra i due club.
Adesso stiamo andando allo stadio per la partita.
Sono stata tante volte all' olimpico, specialmente nel periodo dell' anno in cui sono con mia madre, di solito vado per la Roma, perché tra le romane è la mia preferita ma la fede è sempre quella bianconera.

Appena arrivati mi siedo subito vicino a mio padre anche se il suo posto è ancora vuoto.
Vedo i giocatori scendere in campo per il riscaldamento e mio padre raggiunge il suo posto e poco dopo inizia la partita.

l'Inter va dopo poco in vantaggio con barella e poi per il primo tempo nulla di così tanto eclatante e si va negli spogliatoi con la Juve in svantaggio.

Appena inizia il secondo tempo c'è un Juve diversa e al 50' segna 1-1 con Alex Sandro e due minuti dopo, al 52', segna Dusan, il mio Dusan, un gol che porta la Juventus in vantaggio ed è inutile dire che esplodo di gioia.

Alla fine il secondo tempo però termina in pareggio 2-2 e si va ai supplementari.
Il pareggio è arrivato grazie ad un rigore per l'Inter e credo che ci saranno polemiche perché da qui non sembrava fallo.

Alla fine la partita per la mia squadra del cuore va in discesa e vince l'Inter 4-2.
La delusione sulla faccia dei ragazzi è palpabile, ma io so che hanno dato il massimo.
Dusan ha gli occhi lucidi, lui era stato sostituita un po' prima, ha vinto lo stesso il premio di capocannoniere nella coppa Italia, ma vincere il trofeo fa un altro effetto.

Cerco di andare a consolare Dusan, ma lui mi stoppa con una mano e io rispetto il suo volere.
Alla fine dopo la consegna delle medaglie i giocatori si sentono un pelino meglio.

Adesso però non bisogna farsi pesare troppo questa sconfitta e pensare al campionato per concludere bene la stagione.

ciao eccomi con il capitolo della settimana, vi anticipo che a questa storia mancano gli ultimi due capitoli e poi sarà conclusa.
Al prossimo capitolo.

non era solo amicizia ~ dusan vlahovic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora