capitolo 6

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IZUKU

Aspettai che dicesse qualcosa mentre o sguardo dei suoi occhi iniziava a tornare normale, il suo onore si estendeva nella mia stanza e un po'iniziavo a vedere annebbiato , il suo odore è troppo forte.

Il suo sguardo mi scaldava la pelle e sentivo una strana sensazione che mi circondava.

"Capelli di merda mi ha informato di un odore invitante uscire dalla tua stanza, quindi a meno che non mi saltino i nervi e andare a spaccare la faccia a capelli di merda per aver sentito il tuo odore, deduco che tu sia in calore , non vorrei per nulla al mondo mandarti a scuola , ma non posso deludere Iris . QUINDI , Se tu ed Iris non vi preparate entro un'ora, farete tardi entrambi. Se nel caso potrebbe venirti delle vampate di calore improvviso,e qualcuno si avvicina a te, gli strappo la giugulare a morsi, capito OMEGA?"

Si avvicinò sempre di più, il suo timbro di voce aveva lasciato il posto all'alpha che era uscito fuori di testa per via dell'odore che ricordiamoci INVOLONTARIAMENTE ho rilasciato nella notte.

"ALPHA.... cioè Ba-Bakugou.. cioè no! Katsuki, ritorna in te... e – e p.poi non ti preoccupare ho preso la pillola che dura 16 ore quindi.. non dovrei aver problemi"

Guardai la mia sveglia che aveva iniziato a suonare.

Ma sono le, LE SETTE E UN QUARTO?! Lo guardai come a chiedergli se stava facendo sul serio o effettivamente non aveva visto l'orario.

"Ma è troppo presto !".

"La scuola inizia alle otto e quarantacinque , ci vogliono quarantacinque minuti per raggiungerla". Rimanemmo lì senza muoverci.

"Okay, allora esci, devo prepararmi ", gli dissi. Mi guardò, scrutandomi dalla testa ai piedi , per poi avvicinarsi alla porta e chiuderla . Ma lui non era uscito.

Prese la sedia che si trovava vicino ad una scrivania di un bianco perla con un grande specchio e con i miei oggetti personali sopra.

L'appoggiò vicino alla porta e ci si sedette sopra incrociando le braccia e allargando le gambe e sempre con quel dannato ghigno, mentre i capelli gli ricadevano un po' sul volto.

"Ti ricordo che faccio quello che voglio , e devo vedere prima cosa ti metti prima di lasciarti andare , quindi dai preparati .

Fai finta che non ci sono".

Rimasi sconcertato. Mi stava prendendo in giro? Dalla mia faccia , che immaginai avessi un espressione da deficiente, gli scappò una leggera risata.

Ah si? Vuoi giocare? Bene .

Raccolsi quello che dovevo prendere per preparami , tutto sotto il suo sguardo che non cambiava di una virgola.

Mi voltai verso di lui, e mi avvicinai piano piano, fino a che i nostri nasi quasi si potevano toccare, cercava di capire cosa volevo fare.

Mi guardò negli occhi e poi le labbra per poi di nuovo ai miei occhi.

Mi spostai leggermente e gli feci la linguaccia e corsi subito nel bagno chiudendolo a chiave mentre ridevo.

"Hei ma che?."

"Apri subito"

"Certo, dopo essermi preparato ciauuuu"

"Tu piccolo, Tsh, va bene ti aspetto di sotto ma muovi quel culo sodo omega"

Rimasi paralizzato dal suo commento sul mio sedere , nel mentre lui se la rideva dietro la porta. Quando mi assicurai che se ne fosse andato sul serio, iniziai a respirare in modo normale.

Quando Cala La NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora