Capitolo 9

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IZUKU

Non mi girai mai nel mentre che continuavo ad arrostire il pollo e le verdure. Sentivo lo sguardo predatorio di Ochaco. Era in piedi da un po' mentre cucinavo la cena.

"Signorino Midoriya, aveva visto il signor Bakugou prima che io bussassi alla sua porta?" Mi chiese mentre spegnevo il gas e mettevo la cena sul tavolo.

La sua domanda mi spiazzò, perché non me l'aspettavo. "No. Perché me lo chiede?" Risposi in modo incerto.

"Oh, bene. Ho sentito l'odore del signor Bakugou su di lei quando ha aperto la porta, quindi volevo sapere se avesse visto il signor Bakugou". Strinse lo sguardo, facendomi buttare giù il boccone.

Ochaco era sempre stata molto acuta quando si trattava di me. Aveva sempre uno sguardo dubbioso quando mi guardava.

Ero arrivato alla conclusione che non mi volesse lì e che stava solo compiendo il suo dovere seguendo gli ordini di Katsuki.

Se la situazione fosse stata nelle sue mani, mi avrebbe licenziato. I miei occhi vagarono verso Katsuki quando entrò con gli occhi puntati su di me, mi guardò con un misto di curiosità e arrabbiato, forse aveva sentito il mio cambio di odore, che era diventato più aspro, ma non si fece accorgere e ritornò alla sua espressione di sempre .

Lo seguiva un altro uomo vestito di nero. Sembrava una guardia del corpo. Katsuki si sedette e io inizia a preparare il suo piatto mentre lui parlava con Ochaco dei suoi incontri di lavoro.

Dall'aspetto di Ochaco, potevo dire che non era d'accordo con la mia presenza nella stanza mentre parlavano di affari,io infastidito alzai gli occhi al celo e sbuffai leggermente.

Ho capito che ti sto sulle palle ma nemmeno a me mi sei simpatica eh. Come se Katsuki mi avesse letto nella mente, vidi che aveva fatto un piccolo ghigno guardandomi, che di certo non sfuggi all'occhio attento di Ochaco

Una volta finito, feci un passo indietro rimanendo in piedi .

"Signorino Midoriya, se ha finito qui, può congedarsi ora", disse Ochaco.

"Sì, va bene". Feci un sorriso imbarazzato all'uomo , mentre a lei uno sforzato e feci un passo avanti per andarmene.

"Signorino Midoriya, ho detto di andartene ?" Disse Katsuki, facendomi fermare.

"Umm?"

"Prendi un piatto e mangia la tua cena", disse mettendo giù il cucchiaio.

"Ma-" Stavo per dirgli che avevo già mangiato la mia cena, ma con uno sguardo tagliente e il suo ringhio possente, capii cosa mi stesse comunicando.

"Okay, Okay Signor BAKUGOU" Vidi Ochaco accigliata. Coprì rapidamente l'espressione quando Katsuki rivolse lo sguardo verso di lei.

Mi sedetti e preparai il mio piatto. "Blake la accompagnerà a casa, signorina Uraraka", disse Katsuki.

Si salutarono prima di andarsene e il mio cuore iniziò a battere forte quando ci ritrovammo di nuovo da soli...

Sentii l'eccitazione crescere nel mio corpo, il che fu piuttosto frustrante.Mangiammo il nostro cibo in completo silenzio. Sentivo il suo sguardo su di me, ma non osavo guardarlo.

Mi alzai e portai il mio piatto al lavandino. Lui mi seguì con il suo.

"Li lavo io". Mi prese il piatto dalle mani e mi spinse delicatamente di lato, prendendo il mio posto.

Rimasi lì a guardarlo mentre iniziava a lavare i piatti e gli utensili da cucina. I miei occhi vagarono intorno al suo corpo.

Si era cambiato con un paio di pantaloni da ginnastica e una maglietta a maniche lunghe. Era la prima volta che lo vedevo con abiti normali invece che con quelli che indossava sempre.

Quando Cala La NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora