7 Piacere Christian

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Il pomeriggio passato in caffetteria dopo la chiacchierata con papà mi ha aiutato a distrarmi dai miei pensieri

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Il pomeriggio passato in caffetteria dopo la chiacchierata con papà mi ha aiutato a distrarmi dai miei pensieri. Ero occupata a preparare molte ordinazioni, soprattutto riguardanti il gelato dato che, nonostante stessimo a metà Settembre, il clima è ancora molto caldo.

"Dai Bea, su con la vita hai vent'anni non ottantacinque" Mattia mi da una piccola spinta.
"Si ma neanche i quindicenni escono un giorno si e uno no, io lavoro sono stanca" borbotto facendomi sentire dal biondo, appositamente.

"Mi dici dove stiamo andando?" Domando poi, "in un locale che ha aperto da poco, inizialmente c'è la cena, quindi si mangia e poi si mette la musica e ci si diverte, ma non come in discoteca è più una serata con sottofondo musicale", a dire il vero non ho capito molto dal discorso di Mattia, ma ormai ci sono dentro.

Non siamo tutti questa sera, poichè Luca e Alberto sono scesi a Napoli a casa del primo, mentre Viola è andata per il weekend a Genova con delle sue compagne di corso universitario. Invece l'unica persona che speravo tornasse a casa sua non lo ha ancora fatto. Infatti, nei sedili posteriori dell'auto del biondo, si trova Benedetta.

Non indosso nulla di troppo elaborato, anzi a dire il vero sono vestita normalmente. Porto dei jeans a sigaretta di un lavaggio abbastanza chiaro e un top bianco al di sopra.

Arriviamo nel locale una decina di minuti dopo, i quali ho occupato cantando malamente i pezzi che la radio trasmetteva.

Saluto Alex, mentre cerco di non dar attenzione a Christian. Alla sola presenza mi sento in imbarazzo, non vorrei sapere cosa succede se ci guardassimo negli occhi.

Entriamo nella sala ed è ricca di tavoli e tavolate, notando con stupore ben tre tavolate con dei palloncini a forma di numero vicine ad esse, ci sono molti compleanni a Bergamo di 23 Settembre.

Ci sediamo, essendo cinque abbiamo un tavolo da sei con un posto vuoto. Alex immediatamente si siede a capotavola, solito posto in cui si siede, Benedetta si affianca a Mattia e mi ritrovo obbligata a sedermi vicino a Christian con di fianco il muro.

Noto che il moro sorride mentre mi vede sedermi al suo fianco.
"Ridi ridi, guarda che stasera mi offri tu la cena" gli sussurro senza guardarlo. Sorride ancora, bah chi lo capisce andrebbe santificato.

La cena ormai l'abbiamo conclusa, stiamo finendo i dolci ordinati in precedenza.
"Hai già in programma un dopocena?" Improvvisamente la voce, estremamente bassa, del moro giunge alle mie orecchie, così come il suo respiro calmo batte nel medesimo punto.

Rimango stupita dalle sue parole, mi sarei aspettata che dopo l'altra sera non mi avrebbe più rivolto parola.

Mi volto di poco, e parlo con lo stesso tono basso di voce in modo da non farci sentire dagli altri.
"Anche se fosse a te cosa importerebbe?"
"In caso lo dovresti annullare" risponde serio senza alcuna trasparenza.
"Non ci sono motivi per cui farlo" ritorno a guardare difronte a me.
"Forse non hai capito. Sei già impegnata con me." Lo guardo sconvolta e il mio stupore aumenta nel momento che porta il suo braccio sinistro sulle mie spalle.

Semplicità // Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora