CAPITOLO 13

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(riscritto )

Ero riuscita a gestire tutti gli altri discorsi negli altri distretti erano rimasti solo 1 e il 2 non vedevo l'ora che questo tour finisse penso nella mia stanza non riuscendo a dormire mi giro e mi rigiro ma niente , domani vedrò i volti delle persone con cui ho legato di più nell' area persone che potrei definire "amici " , rimango a guardare il soffitto per qualche secondo sento io bisogno di alleggerirmi la mente parlando con qualcuno quindi senza pensarci mi alzo apro la porta e mi dirigo in camera di Peter e caso vuole che lo ritrovo nel corridoio venire verso la mia direzione.

"Cosa ci fai tu qui ?" Mi chiede

"Potrei dire la stessa cosa"

"Volevo vederti" mi dice lui

"Anch'io volevo vederti "

Lui mi prende la mano e dice

"Vieni andiamo a parlarne davanti a un drink "

"Sei sicuro non lo reggi bene l'alcol " dico sorridendo

"Scommettiamo che lo reggo meglio di te "

"Scommessa accettata "

Ci dirigiamo al mini bar del treno lui tira fuori una bottiglia di vodka e due bicchierini , li riempie e me ne passa uno facciamo il primo round poi un secondo al terzo mi inizia a girare un po' la testa lui se ne accorge e mi i dice

"Già non c'è la fai più?" Mette su quel suo sorrisetto da idiota .

"Ha-ha ti piacerebbe"

Quarto round quinto dopo il sesto ho bisogno di sedermi e anche lui non sembra stare molto bene però entrambi continuano.

"In ogni caso di cosa perché volevi vedermi ?"

Mi chiede mantenendosi al tavolo per poi prendere un altro bicchierino.

"Avevo bisogno di stare senza pensieri"

Lui mi mette a ridere rumorosamente

"Non è quello che vogliamo tutti tesoro?"

"Bhe magari possiamo venirci incontro "

mi riempio il bicchiere e lo butto giù.

"Allora dimmi cosa affligge quella tua testolina"

"Io fatto che domani rivedrò i volti delle uniche persone che avrei potuto definire 'amici' in quella banda di pazzi "

"Hai dovuto Anne "

"Questo non mi fa sentire meglio "

un altro bicchiere va giù

"Poi oltre Cindy tu non hai ucciso nessuno "

"Di nuovo , non mi fai sentire meglio!"

"Non è quella la mia intenzione tesoro!"

Rimane per qualche secondo in silenzio

"È la verità accettala non tutto va come vogliamo ma dobbiamo conviverci "

"E tu che ne sai di cose che non vanno ?"

Lui mi guarda con occhi spenti

"Guarda che voi dei distratti non siete gli unici con dei problemi "  si riempie un altro bicchiere e lo butta giù in un secondo.

"Oh ma per favore vorrei vederti a patire la fame bel faccino "

Lui mi guarda probabilmente pensando a cosa dire

"La fame non é l'unico problema che uno può avere "

"E dimmi un po' cosa di affligge bel faccino ?"

"Alcuni problemi...familiari "

"Del tipo ?" Chiedo

Lui guarda in basso

"Non mi va di parlarne"

dice per poi
Avvicinarsi il bicchierino alla bocca e berlo e io lo imito buttandone  giù un altro .

"Invece la tua famiglia? So che tua fratello é stato agli Hunger games giusto ?"

"Fratellastro in realtà ma si é andato cinque anni fa é morto alla cornucopia "

Rimango in silenzio decido di bere un altro paio dic bicchieri in modo da essere talmente ubriaca da riuscire a continuare questa conversazione .

"Era più grande di me di tre anni fu sorteggiato il suo nome era Charles siamo entrambi stati cresciuti da nostra nonna nostra madre era sempre in giro suo padre era morto in miniera e il mio chissà che fine ha fatto"

"Cazzo fa schifo" mi dice schietto onestamente sono talmente ubriaca che non me la prendo nemmeno .

Lui prende la bottiglia e beve a tracolla fino a finirla io rimango a bocca aperta dal fatto che riesce ancora a stare in piedi

"Penso proprio di aver vinto "

"Credo di sì "

Diciamo entrambi con voce stramba.
lui si avvicina a me mi prende per il mento e avvicina il suo volto al mio

"Al vincitore spetta un premio giusto ?"

Siamo a millimetri di distanza

"Suppongo di sì "

Giusto il tempo di finire la frase e lui si scaglia sulle mie labbra baciandole in modo famelico , io lo ricambio mettendo le mani sul suo collo per poi salire hai suoi capelli , le sue mani scendono pian piano sui miei fianchi . Questi baci sono uguali a quelli dell' altra sera se non più passionali , una parte di me vuole fermarlo come feci la scorsa volta ma l'altra vuole che continui all' infinito , lui si abbassa sul mio collo baciandolo e mi scappa un lieve gemito quando sento la pelle tirare per un morso . Lui mi prende in braccio come una principessa e mi porta in camera sua e mi sbatte contro il muro , il mio cuore sta andando a mille e il mio respiro è più pesante, ci guardiamo gli occhi per qualche secondo lui si avvicina al mio orecchio

"Sei sicura ?" Un brivido passa dietro la schiena .

Lo ero veramente? So bene che dopo questo non si torna indietro però per quanto la mia testa possa darmi tremila ragioni per dire di no il mio corpo fa di testa sua.
E penso non ci sia bisogno di dirvi come é andata quella notte .







Nota autrice

Heeyyyyy capitolo corto l' ho modificato perché prima non mi piaceva proprio e in ogni caso spero vi piaccia questo nuova versione

HUNGER GAMES an Impossible Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora