Capitolo 25.

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ILARY VOICE:

In così poco tempo ero riuscita a legare molto con i fan. Riuscivano ad emozionarmi quando vedevo i loro occhi illuminarsi e poi le lacrime prendevano il sopravvento, era una cosa dolcissima. Mi piaceva sapere che in qualche parte del mondo qualche ragazza o ragazzo pensasse a me, non mi piaceva chiamarli fan, loro erano molto di più, perché senza di loro io non avrei mai potuto avere successo, non avrei realizzato il mio sogno. Emiliano mi rendeva felice, con lui tutto era più facile, lui riusciva a stupirmi ogni giorno di più. Era una di quelle persone nata per rendere felici gli altri, il suo sorriso e i suoi occhi erano portatori d'amore. Dopo l'uscita del video ci eravamo rinchiusi in casa, vivevamo tra un divano, cibo a basso costo e baci. Non potevamo uscire di casa a causa dell'assedio dei paparazzi e dei centinaia di fan accorsi per sapere di più. Non rispondevamo al cellulare, neanche ai nostri famigliari, ne a Zanna o Alex, non c'eravamo per nessuno. Tutti avevano domande da porci e la nostra voglia di rispondere era pari a zero, tutto quello che avevamo da dire lo avevamo detto nel video. Ci volevamo troppo per stare lontani. Tutto questo non durò molto, solo un paio di giorni, non potevamo allontanarci dal mondo, purtroppo. Io dovevo lavorare, l'uscita del mio album era sempre più vicina e Emis doveva incidere le ultime canzoni del suo album. In quei giorni io e Emis avevamo scritto una canzone insieme, un duetto, avrebbe fatto parte del nuovo album di Emiliano.

Avevo appena finito di fare una fredda e rilassante doccia, ero a casa di Emis, passavo talmente tanto tempo li che ormai quella era quasi diventata casa mia.

"Sei pronta? Non voglio fare tardi" lo vidi fissare il Rolex sul polso.

"Tranquillo, tanto arrivati li moriremo comunque" lo rassicurai.

"Zanna deve capire che il danno è ormai fatto, stiamo insieme" mi aiutò ad allacciare la collana.

"Io sarei un danno?" chiesi a voce bassa.

Ero di spalle, così mi girai verso di lui e alzandomi sulle punte lo baciai, infilando le mani nelle tasche posteriori dei suoi pantaloni. Lasciai piccoli baci sul collo, era in fibrillazione.

"Tu sei tutto tranne che un danno" sospirò cercando di calmare i suoi ormoni.

"Ora va meglio".

Io sorrisi, riusciva a provare piacere con poco. Lo tirai per la maglia, iniziai a correre per tutte le scale e lui cercava a tutti i costi di prendermi, ma non ci riuscì, era troppo impegnato a ridere. Quando era con me rideva in continuazione, speravo fosse un bene. Mi fermai appoggiandomi ad un mobile del salone e lo lasciai prendere fiato, lui a passo lento mi raggiunse e si strinse forte sul mio corpo, restò fermo a fissarmi, niente di più. Lo scansai sorridendo,presi le chiavi della sua auto e uscì fuori. Lo aspettai sull'uscio della porta, lui uscì pochi minuti più tardi, doveva prendere il testo della sua canzone. Salutammo i paparazzi, io andai verso l'auto e accesi il motore, Emis si avvicinò ai cancelli per spiegare ai paparazzi di doverci fare spazio per uscire. Eseguito l'ordine, Emis ritornò in macchina, tentò di salire dal lato del guidatore ma glielo impedì, avrei guidato io quella mattina. Accettò e uscimmo dalla villa.

Arrivammo in studio in un batter d'occhio, Emis per fare lo stupido, appena scese dall'auto cominciò a ringraziare solo lui sa chi. Lui guidava peggio di me, ma io non mi ero mai lamentata. Entrammo in studio e molte delle segretarie appena ci videro cominciarono a spettegolare, noi rispondemmo con un semplice sorriso. Le persone sapevano solo parlare alle nostre spalle, non era tanto difficile dire ad alta voce 'guarda, la coppia più chiacchierata del momento' io e Emiliano non ce li saremo mica mangiati vivi. Andammo nella nostra stanza, speravamo solo di non incontrare Zanna o ancora peggio il mio mentore. Rihanna era molto severa, Zanna con qualche parolina dolce avrebbe capito.

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