Capitolo 38.

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EMIS VOICE:

Vi siete mai soffermati a guardare le persone che si abbracciano? Sono tutte diverse, tutte bellissime.
C'è chi ha lo sguardo felice di chi finalmente si sente di nuovo riempire il cuore da quelle braccia, dopo tanto tempo. C'è chi ha lo sguardo triste e malinconico, di chi sa che quello sarà l'ultimo abbraccio e, cazzo, non doveva finire così. C'è chi stringe all'altezza della vita, e chi stringe all'altezza del collo. C'è chi stringe, e chi si fa stringere. C'è chi si abbraccia in piedi, velocemente, ma c'è chi si appoggia ad un muro e passa le ore abbracciato a qualcuno. C'è chi si abbraccia seduto tra le gambe di un altro, e stringe le mani al petto perchè sente il cuore così pieno che gli sembra scoppiare. C'è chi abbraccia con amore, e gli si legge negli occhi perchè diventano così belli, così brillanti. C'è chi abbraccia con forza dopo una mancanza che è durata troppo e da li non si vorrebbe più staccare. Ci sono gli amici che si abbracciano, e si danno una pacca sulla spalla. Ci sono le amiche che si abbracciano saltellando di gioia per un biglietto di un concerto. C'è chi abbraccia piangendo, per farsi coraggio, per trovare conforto, per chiedere a quella persona di non lasciarla cadere nel vuoto. C'è chi abbraccia con gli occhi, perchè con il corpo non è possibile. Ci sono gli innamorati seduti sulle panchine, che si abbracciano per il freddo e sono fottutamente belli. Ci sono tanti modi per abbracciare, ma lo sguardo di chi viene abbracciato è qualcosa di indescrivibile. Quando si è innamorati si riesce a trovare dell'arte anche in abbraccio, si osserva il mondo sotto un'altra prospettiva.

Dopo quel giorno,tutto sembrava essere ritornato alla normalità. Ilary era tornata a stare da me, solo che questa volta eravamo in quattro. C'era anche il cagnolino, e naturalmente non dimentichiamoci del piccolo che stava per arrivare. La sua camera era pronta, tutti i suoi giochi erano pronti, così come i vestiti e i pannolini. L'unica cosa che ci mancava era far sapere al pubblico che Ilary aspettava un bambino. Non mi importava di cosa avrebbero pensato le persone o i soliti rompicoglioni che giudicavano tutto, io ero spaventato per la reazione che avrebbero avuto le mie fan. C'era un rapporto diverso tra noi, io tenevo tantissimo a loro, gli dovevo tanto. Ma spesso finivano per fraintendere la mia vita di rapper con la mia vita privata. Io avevo diritto ad avere una ragazza, una famiglia, a stare bene. Speravo solo che prendessero la notizia con felicità. Dato che Ilary aveva acquistato una casa e dato che dopo il suo ritorno Mario non poteva più stare li, decise di 'prestare' la casa a Mario, e per fortuna poteva andare ad abitarci con Stephanie; lei lo aveva perdonato.

Ovunque non si faceva che parlare del nostro ritorno insieme. Non uscivamo molto di casa, anzi, non uscivamo affatto. I paparazzi erano ovunque e non volevamo che la gravidanza di Ilary venisse fuori con una foto. Volevamo essere noi a dirlo, doveva essere un evento speciale.
Ilary per la prima volta, da quando gli era cresciuta la piccola, diciamo più che piccola protuberanza, aveva deciso di indossare un abito stretto. Azzurro per giunta. Avevo capito una cosa. Bisogna cogliere gli attimi. Sai quando sorridi e non t'accorgi neppure che lo stai facendo? Beh, quella è la felicità. La felicità è un muscolo involontario! Molto tempo prima cercavo di combattere la felicità; mi dicevo: chiunque è felice ha qualcosa di sbagliato, pensa in un modo distorto. Oggi non lo faccio più, e mi dico: se è possibile essere felici, lo sarò. Non farò il difficile e anche se non sarà la felicità perfetta non farò lo schizzinoso. Mi sarei preso tutta la felicità che avrei potuto prendere. In quel momento la guardai negli occhi e,scoppiai in una fragorosa risata. Era lì accanto a me. Aveva promesso di esserci e c'era. Era lì nonostante passassi ore e ore a urlargli contro. Era lì nonostante le ore passate a insultarla, litigare. Era lì e io non volevo perderla, perché quando hai la felicità davanti a te non puoi fartela scappare.

Entrambi scrivemmo che presto saremmo diventati mamma e papà sui nostri social , subito i nostri fan stavano impazzendo. Io avevo cominciato la mia carriera quando ero solo un ragazzino, erano passati tantissimi anni, e mi stavano accompagnando nel cammino più bello della mia vita. Quello da padre. Ero cresciuto sotto i loro occhi, potevano essere orgogliosi di me. Ero un rapper, un ottimo fidanzato, ben presto padre e marito.

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