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"Oh Marlena mia, quantu si bedda!"

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𓍯𓂃
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3: Odette

Mancavano due settimane allo spettacolo e Vittoria era stata avvertita che il trio dei tenori sarebbero arrivati a momenti per le loro prove; dunque, aveva radunato le sue ballerine sul palco per iniziare il riscaldamento. Le ragazze d'altro canto erano emozionate dall'arrivo dei cantanti, ma con Vittoria avevano imparato a contenersi per fare bella figura e perciò si concentrarono per le prove, tra plié e pirouettes.

Il Maschera * accolse Torpedine e i ragazzi nell'ufficio del direttore per discutere dell'organizzazione dell'opera. Prima di passare alle presentazioni, insistette nel far fare un tour per mostrare l'eterea bellezza del terzo teatro più famoso al mondo.

Ignazio, Piero e Gianluca seguirono il direttore con curiosità e meraviglia. Camminando tra i corridoi dei loggioni si affacciarono dalla Sala Pompeiana, un tempo riservata agli uomini della nobiltà, per osservare le ragazze cominciare il primo ballo della scaletta; Carmen: Habanera di Georges Bizet.

Il direttore sembrava essersi già perso con le note dell'opera socchiudendo gli occhi e ondeggiando la testa lentamente.

Ignazio, trovandolo alquanto buffo, dovette trattenere il suo istinto di prenderlo in giro e si girò verso i suoi due amici, notandoli completamente persi a guardare la protagonista principale del balletto che come una calamita attirava l'attenzione dei presenti, circondata da piccole donne che l'accompagnavano come i fiori accompagnano la primavera a marzo.

La famiglia Ginoble partecipava frequentemente alle opere in teatro, soprattutto per accontentare il sogno della signora Eleonora, ma Gianluca non rimembrava nessuna bellezza e bravura all'altezza di quella ragazza.
Gli applausi rimbombarono per il teatro e le ballerine si chinarono in ringraziamento rivolto ai presenti e si posizionarono in fila per le presentazioni. Il direttore accompagnò i ragazzi sul palco per conoscere Vittoria, che si complimentarono per la professionalità e si lasciarono a qualche chiacchierata.

«Voglio presentarvi la nostra famosa Odette» sorrise il direttore, sorpassando Vittoria per avvicinarsi alla ragazza. Le poggiò una mano sulla schiena, portandola a fare un passo in avanti verso di loro. «È con noi dal 2010 e non ci ha mai delusi» aggiunse, vantandosi un po'.

Marlena strinse le mani a tutti e tre, presentandosi e rispondendo educatamente alle domande che le porgevano. Gianluca fu quello più propenso ad ascoltarla parlare e a osservare i suoi lineamenti, al contrario dei due siciliani che si divertivano a parlarle in dialetto.
Vittoria li interruppe proponendo di provare l'opera. Accompagnò il direttore a sedersi vicino a Michele Torpedine, il manager de Il Volo che nel frattempo li aveva raggiunti, e diede il via all'orchestra di iniziare.

Il primo a partire fu naturalmente Piero, conosciuto per la sua grande esperienza nella lirica, seguito da Ignazio e Gianluca. Dietro di loro le ballerine avevano cominciato a danzare, creando questa perfetta sintonia con i tenori.

Terminarono con l'arrestare delle luci da parte dei tecnici. Ponendo fine a quel meraviglioso spettacolo. Vittoria sospirò soddisfatta. Fino a quel momento aveva trattenuto inconsciamente il respiro, essendo una donna piuttosto competitiva e ambiziosa non sopportava l'idea di poter fare cattiva figura davanti a delle persone così importanti come lo erano in quel momento Torpedine e Il Volo. Così con grande entusiasmo iniziò ad applaudire insieme al direttore e a Michele, che non sembrava affatto sorpreso dalla bravura di tutti quanti.

«Se riusciamo a tenere questo ritmo per entrambi i giorni sarà uno dei miglior spettacoli usciti in questi ultimi anni!» Torpedine si rivolse alla donna con un sorriso accennato.

𝐍𝐞𝐚𝐜𝐡-𝐆𝐚𝐨𝐢𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora