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12: videochiamata a un cuore avvilitoIl sole di agosto stava lentamente abbassandosi sull'orizzonte, tuffandosi nel mare di Sicilia e tingendo il cielo di sfumature rosa e dorate. Dopo mesi di tour e concerti, Il Volo si era preso una pausa tanto attesa, e i tre amici erano finalmente tornati nei loro luoghi d'origine per ritrovare la pace e il relax.
Piero, immerso nella tranquillità della sua casa a Naro, si accomodava sul divano, circondato da arredi semplici ma eleganti, illuminato solo dalla luce morbida di una lampada e dal bagliore dei lampioni esterni che filtrava attraverso le tende.
Ignazio si trovava a Marsala, nella sua casa che dava sul mare. Il rumore delle onde che si infrangevano sulla riva creava una melodia rilassante, mentre il vento portava con sé il profumo della salsedine. Il salotto era decorato con souvenir dei suoi viaggi e fotografie incorniciate che raccontavano storie di avventure passate. Gianluca, invece, era a Roseto degli Abruzzi, immerso nella calda accoglienza di una casa che sembrava respirare l'atmosfera dell'estate, con il mare visibile in lontananza attraverso le finestre.
Quando la videochiamata iniziò, i volti dei tre amici apparvero sullo schermo, ognuno con il proprio sfondo unico a fare da cornice alla conversazione. Ignazio, con il suo spirito vivace e l'inconfondibile sorriso, prese subito la parola. «Ragazzi, finalmente possiamo chiacchierare senza pensieri!», esclamò, il suo tono allegro e giocoso. «Gianluca, raccontaci un po' di più sull'affascinante Marlena. Non è che hai qualche novità da offrirci?»
Gianluca, visibilmente imbarazzato, cercò di mantenere la calma. «Ma no, Ignazio, è solo un'amica, davvero. Non c'è niente di più. Smettila di fare battute.»
Ignazio rise di gusto, non accorgendosi che le sue parole stavano facendo più di una semplice presa in giro. Il tono scherzoso e le battute continuavano, ma Piero, seduto in un angolo appartato della stanza, cominciava a sentirsi distante dalla conversazione. Le parole di Ignazio, così leggere e ironiche, avevano un effetto inatteso su di lui, risvegliando ricordi che aveva cercato di seppellire.
La mente di Piero tornò indietro a una sera di alcune settimane prima. Ricordava con nitidezza ogni dettaglio di quella notte: l'intensità della performance, l'eccitazione del pubblico, e poi, quando le luci si erano spente, l'abbraccio caloroso con Marlena dietro le quinte. Quel momento, che era stato per lui una pausa dalla pressione della fama, ora si ripresentava con una forza inaspettata. Sentiva ancora il calore del suo abbraccio e il dolce profumo che lo aveva avvolto. Era una sensazione che non riusciva a ignorare.
Ignazio, nel frattempo, continuava a prendere in giro Gianluca. «Dai, Gianluca, sei sicuro che non ci sia nulla di più? Sei sempre stato un romanticone, e io scommetto che c'è qualcosa sotto.»
Le parole di Ignazio, benché pronunciate con leggerezza, fecero riemergere i pensieri di Piero con maggiore intensità. Il conflitto interiore divenne palpabile. Da una parte, c'era il ricordo di Marlena, che gli suscitava nostalgia e desiderio di tornare in contatto. Dall'altra, c'era Valentina, la sua attuale compagna, con cui stava costruendo una relazione profonda e sincera.
Le parole di Ignazio si trasforma in un eco costante nella mente di Piero. Si interrogava se fosse giusto rimettersi in contatto con Marlena, anche solo per chiarire le proprie emozioni, oppure se fosse meglio concentrarsi sulla stabilità e l'affetto che aveva trovato con Valentina.
«Comunque» disse Piero, cercando di distrarsi dai suoi pensieri e mantenere il tono leggero, «cosa pensate delle prossime tappe del tour? Taormina e Siracusa ci aspettano. Sarà emozionante.»
Gianluca e Ignazio risposero con entusiasmo, ma Piero sapeva che il peso delle sue decisioni non sarebbe stato facilmente dimenticato. Il ritorno al lavoro lo avrebbe immerso nuovamente nella routine e, forse, avrebbe fornito una maggiore chiarezza su quale strada intraprendere.
Quando la videochiamata si concluse, Piero rimase solo nella sua casa silenziosa. Il crepuscolo estivo si stava trasformando in notte, e la luce della luna filtrava attraverso le finestre, creando un'atmosfera di quiete e riflessione. Piero si sdraiò sul divano, con il rumore lontano della notte e il canto delle cicale che riempivano l'aria. Era un momento di solitudine che amplificava le sue incertezze, ma anche un'opportunità per riflettere e prendere una decisione.
La sua mente era un vortice di emozioni, oscillando tra il passato e il presente. Sapeva che le risposte che cercava richiedevano tempo e introspezione. Per ora, lasciò che i suoi pensieri fluissero liberamente, mentre la luna alta nel cielo illuminava il suo cuore tumultuoso e il suo futuro incerto.
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grazie per le 600 letture :(
xoxo, M.
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𝐍𝐞𝐚𝐜𝐡-𝐆𝐚𝐨𝐢𝐥
Fanfiction"𝘜𝘯 𝘣𝘢𝘭𝘭𝘦𝘳𝘪𝘯𝘰 𝘮𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘶𝘦 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦: 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘦̀ 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘴𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘣𝘢𝘭𝘭𝘢𝘳𝘦, 𝘦𝘥 𝘦̀ 𝘭𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘳𝘰𝘴𝘢." - M. Graham. ⠀⠀⠀⠀È nel silenzio tra un respiro e l'altro che ⠀⠀⠀⠀Piero e...