33

579 40 1
                                    

"Digli solo che lo amo..

Digli solo questo

ti prego..

So che non può capire..

So che

probabilmente

mi odierà

per questo...

Ma tu diglielo comunque...

E fai in modo

che lo accetti...

Perché non importa

dove sono o con chi...

Il primo posto,

nel mio cuore,

sarà sempre il suo..."

Una telefonata ascoltata in piena notte...

Una telefonata, che non avrebbe dovuto e forse voluto sentire, che aveva tolto il fiato a Katsuki e che lo aveva fatto chiudere ancora di più verso la prospettiva di quel futuro che, fino a poche ore prima, sembrava nuovamente raggiungibile dalle sue mani....

Era tutto perfetto...

Dopo quella follia...dopo quel marchio impresso a fuoco sulla pelle di quel braccio...dopo aver dormito accoccolati, come se fossero davvero una giovane coppia innamorata , Katsuki aveva vissuto dieci giorni da sogno...

Dieci giorni in cui, proprio come in un miraggio nel deserto, era riuscito a capire un po' di più il suo nerd...in cui , rilassati e senza lo stress quotidiano attorno a loro, avevano riso e scherzato facendosi gavettoni d'acqua e piccoli scherzi innocenti...

Dieci giorni passati a mangiare frutta, e l'immancabile Katsudon, credendo seriamente che un nuovo futuro si stesse affacciando nelle loro vite...

Un futuro fatto di amore e complicità...

Un futuro fatto di risate e gioia....

Un futuro in cui esistevano solo i loro nuovi sé stessi, pronti a viversi pienamente, ed in cui Katsuki non era più il bullo prepotente che era stato un tempo...

Perché lo aveva rispettato...

Katsuki aveva rispettato Izuku, ed i suoi tempi, accontentandosi di dormire semplicemente al suo fianco senza mai pretendere nulla di più da quel corpo che, nonostante tutto, era capace di farlo impazzire...

Lo aveva stretto a sé ogni notte...

Lo aveva accarezzato e lo aveva cullato come se fosse il più prezioso dei suoi beni...e si...in fondo Izuku lo era davvero...

Si era preso cura di lui dimostrandogli che poteva essere un buon amico...un buon marito...un buon compagno ed un buon Alpha con cui avrebbe potuto condividere una vita da sogno...

E si era illuso..

Si era illuso che quegli occhi verdi, tornati a risplendere sotto il sole dei caraibi, fossero tornati anche a fidarsi di lui...a concedergli una possibilità...

Ma era bastato un secondo...

Un solo attimo, quando all'aeroporto lo aveva lasciato da solo per andare in bagno, per distruggere tutta quella patina di felicità che avevano costruito in vacanza...

Era tornato indietro sorridendo...

Era tornato indietro, dopo aver incrociato un negozio di action figure, ed era orgoglioso della piccola statuina di All Might che stringeva tra le mani e che non vedeva l'ora di dare ad Izuku...

Era maledettamente felice, mentre la testa del più grande eroe di tutti i tempi ballava sopra un tutù di paglia, immaginandosi solo il sorriso che avrebbe ricevuto in cambio...e magari, perché no, anche un abbraccio...

Perché Katsuki si era riscoperto assetato ed affamato da ogni minima briciola che il nerd, senza nemmeno rendersene conto, gli regalava...

Ogni sorriso era un nuovo battito nel suo cuore...

Ogni volta che lo chiamava, soprattutto quando usava quel nomignolo solo suo, la felicità di Katsuki sembrava strabordare al di sopra della sua stessa pelle...

E lo faceva sentire vivo...

Ma ora quella stessa statuetta giaceva nelle sue mani, con la testa staccata di netto, mentre lui rimaneva nascosto dietro una colonna trattenendo il suo odore per non farsi sentire...

Ed aveva sentito tutto...

Aveva sentito quella voce nuovamente rotta dal pianto...

Aveva sentito i piccoli distacchi, in mezzo alle parole, che come fucilate gli facevano intuire che nulla era cambiato...

Aveva sentito il suo cuore lacerarsi, ad ogni sospiro, ed era rimasto immobile a sentirlo parlare di un amore sconfinato...

Un amore che, per quanto si sforzasse, non sarebbe mai stato suo...

Ed aveva lanciato quel regalo nel bidone dell'immondizia, prima di farsi avanti quando la telefonata era finita, accogliendo Izuku tra le sue braccia mentre la gente all'aeroporto li guardava estasiati...

Stringendolo a sé, come se nulla fosse successo, ma ripromettendosi solo di trovare il filo che avrebbe districato quella matassa che era diventata la loro vita...

E che lo avrebbe tirato, fregandosene di chi ci sarebbe rimasto strangolato nel mezzo, per riuscire a capire e a cambiare le cose...

Per riavere ciò che gli apparteneva di diritto, se non per destino almeno per matrimonio, e non lasciarlo più andare...

Perché una cosa era certa in tutto quel casi

no...

Izuku ora era suo...

Ed avrebbe fatto di tutto perché le cose rimanessero così


Shisen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora