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I:"... Kacchan..."

Le braccia di Katsuki erano strette intorno alla vita di Izuku, quasi sollevandolo dal suolo, e non lo aveva lasciato nemmeno per un secondo quando se l'era visto arrivare incontro appena dopo l'uscita della prigione dov'era stato rinchiuso Dabi...

Il verdino aveva lasciato Takibi con lo zio Natsuo, dato che il bambino continuava a parlare a macchinetta del suo papà Tou Tou, ed Izuku non riusciva più a reggere quella situazione...non per un'altro secondo...

Aveva bisogno di Katsuki...

Aveva bisogno del suo compagno, e marito, e ne aveva bisogno immediatamente...

Quello che aveva fatto...

La scelta che aveva compiuto, decidendo di portare il cucciolo a conoscere suo padre, non era stata semplice...

Ma come poteva negarglielo? Come poteva nascondergli che quell'uomo, che aveva si fatto del male a lui ma che aveva anche sacrificato tutto per il loro bambino, gli voleva bene? Che lo avrebbe amato? Che lo amava già da quando era nella sua pancia?

No...lui non poteva farlo...non quando Takibi continuava a cercare la sua identità...non quando lo beccava ad annusarsi, cercando Katsuki con lo sguardo, e vedeva quegli occhi piegarsi in un'espressione triste e ferita

No...

Lui avrebbe dato il meglio al suo bambino....

Ed il meglio era dargli entrambi...

Il meglio era dargli Katsuki a casa, che iniziava già ad avere un maggiore contatto con lui, senza privarlo però della sua genealogia...senza privarlo di quegli occhi così simili ai suoi...di privarlo dell'odore di nocciole, così simile al suo, che lo aveva reso così felice e così entusiasta...

Ma non c'era solo Takibi a cui pensare...

E man mano che i minuti passavano in quella cella, con suo figlio addormentato tra le braccia di Touya, l'istinto di Izuku stava letteralmente impazzendo...

Perché non poteva ignorare che davanti a lui, con il loro cucciolo tra le braccia, c'era il suo vero Mate...l'omega dentro di lui lo sapeva bene nonostante il marchio di Katsuki quasi pulsasse di ribellione...

Ma c'era altro oltre all'omega dentro di lui...

C'era un cuore...

Ed in quel cuore c'era un solo nome che rimbombava, da sempre, e che quasi gli toglieva il fiato per la mancanza che ne sentiva

Aveva bisogno di Katsuki...

Aveva disperatamente bisogno dell'uomo che amava, e che lo aveva rispettato così tanto da permettergli di entrare da solo in quella prigione, ed aveva bisogno di dirglielo...aveva bisogno di dirglielo il prima possibile...

Per questo si era fiondato fuori correndo...

Per questo non appena l'Alpha biondo fu visibile, da lontano, aveva iniziato a correre a perdifiato...

Per questo gli aveva lanciato le braccia al collo, rischiando di far cadere entrambi, e si era aggrappato a lui come se fosse la sua unica ragione di vita

I:" TI AMO! Ti... t-ti amo Kacchan...ti amo così tanto...tanto Kacchan...io... i-io..."

Le braccia di Katsuki si serrarono su di lui, mentre il cuore del biondo era sul punto di esplodere, ed il viso finì sulla spalla del verdino con gli occhi sbarrati e lucidi

K:" a...anch'io nerd... anch'io ti...MPFH!!!"

Le labbra di Izuku si attaccarono alle sue, mentre lo spingeva indietro fino a fargli scontrare la schiena sulla macchina, e la lingua iniziò a passare sulle sue labbra iniziando ad ansimare

I:" di...dimostralo Ka-Ah!"

Un crampo feroce, che lo fece piegare in due e boccheggiare, colpì Izuku al ventre mentre il suo odore iniziava ad estendersi come la tela di un ragno

K;" ..porca puttana.."

Katsuki si guardò intorno disperato,mentre Izuku iniziava a strusciarsi su di lui in preda al calore, cercando un luogo abbastanza appartato per poterlo almeno soddisfare finché non fossero arrivati a casa

K:" merda!!! De...D-Deku...De...oh...oooohhhh cazzo...."

Le iridi rosse si ribaltarono dietro le palpebre, sentendo un calore feroce stritolargli il petto e tendere il suo membro fino a fare male, e gli occhi rossi iniziarono a diventare più scuri

K:" Ca..calmati Izu..mmmh...Ca...ahh...ah cazzo si....si ...così..."

La lingua del verdino si era posata sul collo dell'alpha, indicando a leccare e succhiare ogni pezzo di epidermide che trovava al suo passaggio, mentre con le mani aveva iniziato a stimolare quell'erezione dura come la pietra

I:" Ah...Al-pha...Ka...Kacch-AH!!!"

Le mani di Katsuki si erano strette sul suo sedere, afferrandolo e stringendolo tra i palmi, mentre le iridi ormai bordeaux si guardavano intorno un'ultima volta

Per poi tornare in avanti, sul volto arrossato del minore, e costringerlo a sollevare il viso

K:" mi vuoi?"

Gli occhi di Izuku sfarfallarono un attimo, riempendosi di lussuria , mentre la mano si stringeva sul membro dell'alpha iniziando a stuzzicarlo

I:"...si..."

K:" ora?"

Katsuki ormai ansimava, sempre più vicino ad un violento Ruth, ed Izuku ansimò anch'esso proprio sopra la sua bocca

I:" immediatamente...."

Le lingue si sfiorarono al di fuori della bocca, facendo mugolare di piacere entrambi, prima che Katsuki lo prendesse in braccio e si avvicinasse al bordo del ponte che divideva il tartaro dalla terra ferma

K:" allora trattieni il fiato..."

La mano destra di Izuku andò a tapparsi il naso, mentre un sorriso complice si apriva sulle sue labbra, e Katsuki scavalcò il bordo del ponte sorridendo anch'esso

Mentre il liquido di lubrificazione, sui pantaloni del verdino, iniziava a gocciolare sulla sua mano

Un respiro...due...

Un terzo respiro, dato occhi negli occhi, ed il corpo di Katsuki si sbilanciò in avanti lanciandosi verso il mare e creando una violenta esplosione proprio prima dell'impatto...

Le fruste nere di Izuku si fiondarono in alto, agganciandosi ai pilastri del ponte, per poi essere tirate facendoli riuscire dall'acqua e portandoli al di sotto della struttura

E proprio lì, incastrati tra una trave di cemento ed un blocco di ferro, i due si guardarono ancora sorridendo

Mentre i pantaloni di Izuku gli finivano alle caviglie ed il suo corpo veniva girato con la faccia verso il pilastro...

Il fiato bollente di Katsuki, ormai in pieno Ruth, solleticò il suo orecchio poco prima che sentisse le sue dita dentro

Insieme ai canini che penetrarono nel suo collo, marchiandolo di nuovo, e che lo facevano venire proprio contro quel ferro

Mentre le dita venivano sfilate, completamente bagnate, e Katsuki si aggrappava al cemento

Spingendosi dentro di lui, con forza, mentre le macchine continuavano a passare sopra di loro...



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