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N:" sei sicuro che vada bene Izuku?"

Natsuo era appoggiato con la spalla sull'infisso della portafinestra, tenendo le braccia incrociate sul petto ed un piede posizionato in avanti pronto a scattare in qualsiasi momento, mentre Izuku aveva assunto la sua stessa posizione stando però appoggiato sull'altro lato...lo sguardo serio e puntato, da diversi minuti, verso il il centro del giardino....

Il cuore gli batteva fortissimo e pensava seriamente che da quella giornata non ne sarebbe uscito vivo....

Ma sapeva anche che doveva sforzarsi di rimanere calmo, il più possibile, e lasciare che la natura facesse il suo corso... qualsiasi esso fosse...

Qualche goccia di cioccolato venne sprigionata dalla sua ghiandola, per tranquillizzare l'albino, e gli occhi verdi si spostarono su di lui per qualche secondo prima di tornare sui due che gli stavano di fronte

I:" si Na-chan...credo di dovergli almeno questa opportunità dato che, fino ad ora, non ho fatto altro che mentirgli..."

Le labbra dell'albino si piegarono in una smorfia dura, come se stesse ingoiando un boccone amaro, per poi scrollare le spalle e tenere gli occhi di ghiaccio puntati in avanti

N:" non sembra che sia molto bravo con i bambini però..."

Izuku al suo fianco sorrise, scrollando anche lui le spalle, per poi incrociare le braccia al petto e sospirare nel sorriso

I:" beh...lui non è molto bravo con gli esseri umani in generale... ma sai...trova sempre il modo di farsi amare...alla fine..."

Natsuo roteò gli occhi dietro alle palpebre, pensando che il verdino era solo accecato dall'amore, per poi tornare a guardare in avanti e stringere le braccia più forte

N:" vedremo Izuku... vedremo..."

~°~

Silenzio...

C'era uno strano silenzio in quel giardino, pieno di giocattoli e lego, mentre due persone stavano sedute per terra osservandosi...

Katsuki era rigido come un tronco, con un'ansia tremenda che sembrava scorrergli nelle vene, mentre Takibi di fronte a lui giochicchiava con dei pezzi di lego facendoli sbattere uno contro l'altro...

In teoria quello che doveva fare era semplice...

Doveva solo cercare di rimanere calmo, con il bambino di fronte, abbastanza a lungo per far valutare a tutti se fosse una buona idea farli conoscere o no....

E non avrebbe dovuto essere una prova difficile in teoria...

Perché forse era vero...forse Katsuki non era propriamente una cima nei rapporti sociali o con tutto ciò che riguardava la sfera emotiva o affettiva...

Ma non era mai stato cattivo con i bambini...beh...se non si considerava proprio Izuku e se non si andava a scavare in un passato che era meglio accantonare...

E razionalmente parlando aveva tutte le più buone intenzioni...

Voleva riconquistare il nerd no?

Voleva avere la sua occasione, con il suo omega, e sapeva benissimo che quel bambino era compreso nel prezzo da pagare per averla...

Ma emotivamente parlando?

Quello era un caso decisamente diverso...

Perché quel bambino dall'aria concentrata e statica, che non alzava gli occhietti da terra da diversi minuti ormai, era pur sempre il figlio di colui che gli aveva strappato Izuku dalle braccia...il figlio del suo vero Mate...il figlio del mostro...

E poco contava se dentro di sé sentiva che quel pensiero era orribile ed irrazionale...

Quel bambino, dai capelli candidi e dagli enormi occhi azzurri, era ciò che lo teneva separato da suo marito... dall'uomo che amava...e questo, per quanto il suo Alpha si ribellasse strenuamente, non sarebbe mai cambiato...

Katsuki sapeva che avrebbe potuto avere una vita decente con Izuku anche se il cucciolo fosse rimasto a casa dell'armadio a muro...in fondo si erano chiariti no? Ed Izuku aveva detto proprio a quel bambino, pochi minuti prima, che era innamorato di lui e che voleva costruire una vita con lui...

Ma aveva detto anche "NOI"...e Katsuki, che lo conosceva meglio di chiunque altro, sapeva che avrebbe avuto solo un pezzo di quel cuore enorme se lo avesse costretto a scegliere tra lui ed il marmocchio...e questo, lui, non lo voleva più...

Una mano si allungò a prendere un pezzo rosso, rotolato un po' più lontano dal bambino, e se lo rigirò tra le dita cercando di modulare il suo odore e di tenere sotto controllo anche l'inflessione della voce

K:" ...questo...mmmh... q-questo ti serve?"

Le manine del piccolo Takibi si fermarono, dal costruire il muro ultra colorato che stava facendo, per poi sollevare quegli immensi occhi azzurri verso l'Alpha...e guardarlo senza aprire bocca...

Un secondo...

Due...

Ogni secondo scandito perfettamente dal cuore dell'alpha biondo, che continuava a sostenere lo sguardo del più piccolo, finché la manina non si allungò a prendere il pezzo che gli porgeva e se lo portava vicino al viso...

Il nasino vi finì sopra, annusandolo appena, prima che la manina si chiudesse sul pezzo rosso e che lo scaraventasse lontano da loro...in un solo colpo...

Gli occhi rossi si sgranarono per quel gesto, pensando che aveva appena firmato la sua condanna con quel cucciolo, mentre gli occhi di Natsuo si socchiusero mentre un piccolo sorriso si faceva spazio sulle sue labbra

N:" forse hai ragione Izuku...forse mi sono sbagliato su di lui..."

Anche Izuku sorrise, tenendo comunque lo sguardo puntato sui due in giardino, per poi portarsi una mano al petto e stringere il tessuto della maglia mentre Takibi si alzava in piedi...

Un passetto...

Un'altro...

Le gambette tozze, che rischiano di inciampare negli altri pezzi di lego, mentre gli occhietti azzurri restano puntati su quelli rossi di Katsuki che si tira indietro con il busto...

Ma Takibi non si ferma, continuando quasi a sfidarlo con lo sguardo, e lentamente si avvicina a lui aggrottando le piccole sopracciglia ed allungando un ditino

T:" Acca...corn?"

Katsuki annuì, rimanendo immobile, e sobbalzò quando Takibi fece un'ultimo passo avvicinando il visino al suo collo...

E gli occhi di Katsuki finirono a guardare il cielo, coperti da una patina lucida, quando sentì quel corpicino caldo attaccato al suo torace e quel nasino attaccato alla sua ghiandola...

Girandosi poi verso Izuku, che si stringeva una mano sul petto piangendo , per poi chiudersi subito dopo...

Come le braccia che, titubanti, si allungarono in avanti...

Ad accogliere quel cucciolo , con il pieno consenso dell'alpha, in mezzo ad esse...

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