Le prime luci dell'alba hanno illuminato questo posto sconosciuto, un piccolo borgo antico con una fontana al centro ancora spenta. È tutto silenzioso, solo un gallo in lontananza...No, aspetta...che profumo... è lo stesso che tutte le mattine impregnava la casa di nonna...Si, il profumo del pane appena sfornato, quindi qualcuno è sveglio e può aiutarmi...Vedo una luce lì, un'insegna...ma cosa c'è scritto? Mi avvicino...
Ecco da dove veniva quel profumo, una panetteria.
- Permesso?
- Certamente, buongiorno.
- Buongiorno, posso chiederle un'informazione?
- Senz'altro.
- Non so come sono arrivato fin qui e né dove sono, questa notte mi sono perso e l'auto si è fermata non molto lontano dalla piazza e non riparte più...Le sembrerà buffo, ma il cellulare si è scaricato e non so come tornare a casa...a-abito a Melpiano.
- Mi spiace veramente tanto per tutto l'accaduto, ma Melpiano non so davvero dove sia, ma per l'auto posso aiutarti, o meglio, posso farti aiutare. In quella casa di fronte abitano un'anziana professoressa con suo marito, sono mattinieri, ti accompagno, li conosco e gli spieghiamo la situazione.
Il fornaio ha bussato da qualche istante, chi sa se la signora non sia preoccupata per l'ora...Dalla sfilza di fiori ben curati che ha sui balconcini deduco che le piacciono le piante...
- Chi è?
- Professoressa, sono Massimo, il panettiere.
La rapidità con la quale ha aperto la porta mi fa capire la fiducia che hanno verso quest'uomo.
- Massimo, che piacere, dimmi!
- Questo ragazzo si è perso, ha rotto l'auto ed è senza cellulare, pertanto non sa come tornare a casa, riuscite ad aiutarlo?
- Sicuramente, torna al lavoro e stai tranquillo, risolviamo noi.
- Grazie prof, buona giornata.
- Giovanotto, prego, accomodati.
Che bella casa, molto curata per essere due persone anziane...oddio il camino, come mi piacerebbe averne uno.
- Ecco qua, un bel caffè caldo ti farà bene. Riscaldati vicino al fuoco, salgo in camera di mio figlio e gli spiego la situazione, lui saprà come aiutarti.
Che gentili che sono...Non tutti si sarebbero fidati di uno sconosciuto e dovranno avere un animo artistico per come è arredata la casa, quella poltrona verde nell'angolo non è un caso, come ogni cosa che c'è in questa stanza, mi aspettavo una casa con mobili di un marrone scurissimo, vetrine e bicchieri...
- Ciao, buongiorno, scusa il pigiama...
M-mio Dio...ma quanto è bello.
- B-b-buongiorno...S-scusami tu, ci mancherebbe...C-carino il pigiama, tranquillo.
Ma cosa sto dicendo, sono impazzito per caso?
- Uh grazie! Dove devi andare?
- A Melpino.
- Melpino? Ma è lontanissimo da qui! Come ci sei arrivato?
- Non so come ho fatto a perdermi, ho vagato fino al centro abitato più vicino e poi l'auto mi ha abbandonato.
- Ok, andiamo di sopra, al pc vedremo come arrivarci nel minor tempo possibile e dopo diamo una controllata all'auto.
- Grazie.
Ok Davide, cerca di non guardarlo troppo e mentre sali le scale concentrati su altro...sì, ma cosa? Non riesco a staccargli gli occhi di dosso...oh guarda, il tappeto delle scale...è dello stesso colore della poltrona nell'angolo.
Wow, questa è camera sua e quella è una chitarra acustica, sarà un musicista?
No, dannazione! Lo sto guardando di nuovo e lui sta guardando me...mi manca il respiro, mi sta battendo forte il cuore e si sta avvicinando...Non dirmi che... oddio ha preso il mio viso fra le mani, mi sta baciando!
Driiiiiin, Driiiiin, Driiiiin!
Hey, questo è il suono della mia sveglia, sta svanendo tutto...ma quindi era un sogno?
Questa storia comincia così, da un sogno e quello che sta per accadere lo scopriremo nei prossimi capitoli!Premetto che non sono uno scrittore professionista e non faccio della scrittura il mio lavoro, nè ho chiesto aiuti per le correzioni, mi scuso quindi per gli errori. Buona lettura.
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Il Rumore dei tuoi Battiti ( Gay Love Story )
RomanceSe due persone sono destinate a stare insieme, troveranno davvero il modo?