Capitolo 12 - Ufficializzazioni

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Il suono più bello che conosceva cambiò ritmo sotto la sua testa e lo fece svegliare. Concretizzò immediatamente che si era addormentato sul suo posto preferito, il petto di Marco che aveva aperto gli occhi da qualche minuto. Gli accarezzò la pancia e strofinò le sue gambe nude contro quelle del ragazzo lasciando che i loro piedi si incontrassero. Sorrise ricordando la sera prima, la cena romantica, la simulazione di un valzer goffo sulle note di Out of reach di Gabrielle e di quanto bello ed intenso era stato fare l'amore, fregandosi dei gemiti ad alta voce per il piacere estremo.

Marco gli accarezzò il capo:

- Buongiorno piccolì.

- Buongiorno.

Rispose Davide con toni dolci, sentendosi piccolo e protetto si strinse ancora di più al suo uomo.
Le voglie erano accese e le soddisfarono.

Restarono a letto ancora un po', si alzarono e fecero la doccia insieme. L'acqua calda che scorreva sui loro corpi vicini trasmise una sensazione piacevolissima a Davide:

- Dimmi che non sto sognando.

- No, sei mio ed io sono tuo.

Un lungo bacio, poi uscirono dalla doccia, si asciugarono e vestirono velocemente, ridendo e scherzando.

Marco sistemò il suo pigiama nel borsone, Davide lo fermò riprendendolo e posandolo sul letto. Il ragazzo lo guardò con aria interrogativa, il più piccolo rispose:

- Che lo posi a fare se poi stasera lo devi riportare? Anzi, procurati uno spazzolino, degli slip e il necessario da lasciare qui. È inutile portare la roba avanti e indietro.

- Questo senso di stabilità...

Rise e poi continuò:

- Dovrò trovare delle buone scuse con i miei a quanto pare.

- Semplicemente dirai che ti sei fidanzato e vai a dormire dalla tua ragazza.

- Poi vorranno conoscerla.

- E mi presento io, poi se vorranno cacciarti di casa vieni a vivere da me.

- Allora peccato che non lo farebbero...Nonostante l'età hanno le mentalità aperte.

- Ti ho fatto male stanotte?

- Un po'. Io?

- Un po', comincia a diventare bellissimo.

Ancora un altro bacio e poi scesero. Al semaforo, Marco gli prese la mano:

- Pensare che è qui che ti ho visto la prima volta...Quanto ho sperato questo momento, in cuor mio credevo che non sarebbe mai successo ed oggi mi fa strano essere qui a tenerti la mano.

Davide ripartì stringendogli la mano:

- Sei la cosa più bella che mi sia successa.

Lasciò scendere il ragazzo fuori al bar e poi andò in ufficio.

                                                      
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I giorni scorrevano intensamente, pieni di felicità, serenità, amore incondizionato, balli divertenti, canzoni cantate stonate e con parole inventate, promesse e stabilità.
Chiunque incontrasse Marco o Davide dicevano che i loro occhi erano cambiati, erano pieni di luce ed era giunto il momento di un qualcosa d'importante ed era per quello che Marco propose di andare nel loro posto fuori dal Mondo per la pausa pranzo.

Mangiarono un panino, seduti molto vicini, poi Marco si alzò e sollevò il coperchio del portaoggetti posizionato dietro lo scooter, prese una catena, un lucchetto ed un pennarello indelebile. Si avvicinò al suo ragazzo, lo baciò e disse:

- Questa è una catena...grande, forte e resistente come il nostro legame, il nostro amore, la nostra tenacia, i nostri cuori che non si sono arresi alle difficoltà e non si sono spezzati. Questo è un lucchetto, come quello che ho messo al mio cuore dopo che ci sei entrato. Questo, invece, è un pennarello indelebile come il tuo nome nella mia mente. Se lo stesso è per te, leghiamo la catena intorno alla nostra quercia, la fermiamo con il lucchetto e su di esso ci scriveremo le nostre iniziali.

Davide prese l'altra parte della catena, guardò il suo fidanzato e disse:

- Avvolgiamola perché lo stesso è per me...tu e solo tu, per sempre.

Insieme chiusero il lucchetto, poi con il pennarello Davide scrisse una " M " e Marco scrisse
" + S "

Marco prese il ragazzo per mano e si avvicinarono al lago, lo guardò con la chiave fra le mani e disse:

- La chiave del lucchetto sul mio cuore l'ho gettata e nessuno potrà più aprirlo.

- Sappi che ho fatto la stessa cosa, il mio cuore appartiene solo a te, solo tu ci abiti dentro e vorrò tenerti lì per sempre.

Insieme gettarono la chiave nel lago, rimasero a guardarla mentre scendeva in profondità fino a scomparire, poi si baciarono.
A quel punto Marco si staccò dal bacio, lo guardò negli occhi e disse:

- Sono ormai Nove mesi che fondamentalmente stiamo insieme, ormai abbiamo la nostra stabilità e ci siamo promessi amore eterno. Ora che so definitivamente che anche tu sei sicurissimo delle scelte che hai fatto, vorrei presentarti alla mia famiglia e ai miei amici per vivermi liberamente la mia storia con te, senza scuse o giustificazioni...Se...se ti va ovviamente.

- Oddio...dichiararmi darà una bella botta, soprattutto ai miei genitori...ma sono così felice che non mi importa di quello che penseranno gli altri, comunque andrà avrò te...eh...Marco?

- Si?

- Ti amo.

Marco bagnò gli occhi, si asciugò con il polso e sorridendo disse:

- Dimmelo ancora, ti prego.

- TI AMO.

- Ti amo anch'io! Ti amo così tanto da non potertelo spiegare e questo spazio immenso non riuscirebbe a contenerlo, la sua meraviglia non riuscirebbe a descriverlo...Ti amo, Davide.

Anche Davide si commosse, lo strinse forte e gli sussurrò all'orecchio che accettava il suo invito, poi si diressero a lavoro.

Quella sera Marco disse che l'indomani si sarebbe dichiarato con gli amici e la sua famiglia e che glieli avrebbe presentati e tutto andò come aveva previsto.

La famiglia di Marco era molto gentile e disponibile, soprattutto gioivano per la sua felicità.

Pranzarono insieme a zii, cugini e genitori, tra chiacchere, risate e scambi di idee.
Marco era rilassato e soddisfatto delle scelte che aveva fatto mentre osservava con un sorriso il suo ragazzo che interagiva con i suoi parenti e delle buonissime impressioni che gli stava facendo, infatti quella sera, nel letto dopo aver fatto l'amore, gli accarezzò la schiena e gli disse:

- Abbiamo fatto un altro grande passo insieme. Diventa sempre più incredibile la nostra storia. A volte stento a credere che sia tutto vero.

- Sono simpaticissimi.

- Gli piaci molto, ho ricevuto tanti messaggi dove si complimentano per la scelta che ho fatto, sia perché sei un bel ragazzo e sia per come sei.

- E tu? Sei contento della scelta che hai fatto?

- E me lo chiedi pure? Scemottolo.

Gli fece il solletico facendolo ridere come un matto, poi si abbracciarono e si addormentarono sereni.

                                                           - FINE DODICESIMO CAPITOLO -

Vi sta piaendo la storia? Siete contenti delle scelte che ha fatto Davide?

Il Rumore dei tuoi Battiti ( Gay Love Story )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora