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mi svegliai su un letto che non era il mio, lo capivo dalla troppa luce che mi disturbava anche se avevo gli occhi ancora chiusi.

mi dimeno tra le coperte lamentandomi

<un aspirina!> urlo e dopo poco qualcuno entra in camera

<qualche volta ti verrà un emicrania troppo potente con tutte le sbornie che ti prendi!> a parlare è Jordan

spalanco gli occhi e mi metto seduta

<siamo finiti di nuovo a letto insieme?>

Jordan annuisce e io mi ributto sul letto stanca morta

non ci posso credere. Non so nemmeno se mi è piaciuto visto che non ricordo un cazzo di ieri sera!

ho solo ricordi confusi del mio finto compleanno, degli spogliarellisti, dell'ospedale e del figlio di puttana.

CAZZO MIO FRATELLO!

mi alzo immediatamente dal letto e mi vesto velocemente

<l'aspirina la prendi o no?> mi domanda

l'afferro dalla sua mano e la ingoio immediatamente

<mi dispiace dirtelo ma questa sarà l'ultima volta che succede una cosa del genere.>

<ma sei tornata single...>

<non accadrà più lo stesso.>

prendo velocemente la mia roba ed esco dalla porta

<ma dove vai?> mi domanda Jordan affacciandosi dal balcone

<da mio fratello!> urlo

<a piedi?>

cazzo vero, non ho una macchina.

<accompagnami, muoviti!>

<ai tuoi ordini capo!> dice prendendomi in giro

dopo dieci minuti stavo già pensando alla scusa da dire non appena la faccia incazzata di mio fratello mi avrebbe squadrata interamente.

Suono il campanello non avendo le chiavi e mio fratello apre il portone

<buongiorno> mi dice tranquillo

riprendo a respirare e faccio una faccia confusa

<lo sapeva che dormivi da me> dice Jordan dietro di me

<come lo sapevi?> gli domando

<me lo ha detto Drake dopo che ti ha accompagnata da lui, sei stata carina a non volermi svegliare visto che non avevi le chiavi>

<mi ha accompagnata chi?!> domando ancora più confusa di prima cazzo.

<ha bevuto un po'> dice Jordan

gli faccio il dito medio e entro in casa

<ho bisogno di caffè> dico a Steven che lo preparava

<e di sapere l'ora>

<sono le otto del mattino neen> risponde Nick chiudendo la porta d'ingresso

<va bene, sto andando a cambiarmi>

<dove vai?>

<a correre>

<posso venire con te?> mi domanda Steven adesso

lo guardo e chiedo

<a cambiarti o a correre?>

<a correre ovviamente!>

<va bene> dico

mi prendo il caffè velocemente e mi torna in mente un flashback di ieri sera mentre bevo allo stesso modo uno shot rubato ad un ragazzo che poi mi fa l'occhiolino

che cazzo di scena.

<andiamo a piedi> avverto mio fratello Steven

<certo>

<non era una domanda>

<oh ok>

corriamo lentamente fino ad arrivare in spiaggia dove aumentiamo la velocità godendoci il sole ancora debole che ci picchietta in faccia

il rumore delle onde, i gabbiani che volano e la sabbia sotto i miei piedi.

passiamo di fronte al bar in spiaggia e l'odore di caffè che tanto amavo mi nausea fino a dovermi fermare e vomitare dietro una palma

<cazzo Eily ma perché vomiti?>

<tranquillo sto solo superando la sbornia>

è sempre questo d'altronde.

<ti porto a casa?>

<no, piuttosto facciamo una gara a chi arriva per primo all'ultima palma, quella con la panchina sotto>

Steven sorride divertito e mi da una mano per alzarmi da terra

ci mettiamo in posizione e contiamo fino a tre per poi partire di corsa

arriva per primo Steven con mia sorpresa, dopo i miei allenamenti faccio sempre questo scatto lungo quindi non pensavo vincesse lui sinceramente.

ma è arrivato solo un millesimo di secondo prima di me

<come hai fatto?> chiedo poggiando i polsi sulle ginocchia cercando di prendere aria

Steven si poggia alla palma e respira affannosamente anche lui

<faccio sempre questo scatto quando finisco di correre> confessa e la cosa mi lascia stupita

proprio come me...

<che c'è?> domanda

<no nulla>

ci sediamo entrambi sulla panchina e prendiamo le sigarette

<sapevi che a tuo fratello Nick avevano spezzato il cuore tempo fa?>

<certo, tu no immagino>

<me lo ha raccontato ieri sera>

rimango ancora più shoccata

mi giro verso di lui e lo guardo con un mix di confusione e felicità

<ti ha parlato di lei?>

<si perché? non doveva?>

<no e che... non lo fa mai>

<oh, mi sento speciale ora>

<già, torniamo a casa dai che oggi ho un sacco di cose da fare>

<andiamo>

pretty like the moonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora