Cap- 10- Tutto viene a galla

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Una risata, un corpo che cadeva e si infrangeva nell'acqua andando sempre più in profondità fino a toccare il fondo. Lexa era sveglia, vedeva tutto, sentiva tutto, si agitava nel tentativo di liberarsi da quelle catene, da quel peso che la tenevano incorata al fondale. Provava, provava, ma niente, non poteva fare niente, Raven non era neanche con lei per poterla aiutare, Raven era con Aden o almeno era quello che sperava. Continuava a provare sentendo i sensi abbandonarla, prima di chiudere gli occhi le venne in mente una persona « Aden, mi spiace piccolo, mi dispiace lasciarti da solo, non vorrei ma non so che altro fare. Spero che Raven e la principessa si prendano cura di te. Mi dispiace principessa lasciarti di nuovo e così presto.. Vi amo entrambi» con questo pensiero tutto divenne buio.

 Vi amo entrambi» con questo pensiero tutto divenne buio

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Nel palazzo Aden si sentiva irrequieto, non era più nel giardino ma si era ritrovato da solo in una camera del palazzo da quando si era risvegliato. Sua sorella non c'era, qualcosa dentro di lui lo preoccupava ma non capiva cosa, si aggirava per la stanza agitato; vide la lampada e la prese strofinandola « Come entri nella vasca qualcuno strofina la lampada. Ehilà Aden» disse Raven uscendo dalla lampada con una paperella di gomma. Appena la genietta vide Aden sul punto di piangere si preoccupò « Hey, piccolo, cosa c'è che non va?» chiese la genietta blu vicino al piccolo biondo « Lexa non c'è. Dovrebbe essere qui e non c'è» disse il piccolo provando a non piangere « Sicuramente sarà con la principessa non ti preoccupare» provò a tranquillizzarlo Raven senza successo « NO! Dovrebbe stare qui! Con me.. C'è qualcosa che non va Raven te lo giuro. Le è successo qualcosa, me lo sento. Ho paura» disse tra le lacrime, ormai fuori dal suo controllo. A Raven le si spezzò il cuore nel vedere il biondo in quello stato, non sapendo che fare gli mise una mano sulla spalla « Senti, facciamo così, tu rimani qui, io vado a vedere se è nella stanza con la principessa e torno, ok?» il più piccolo annuì e Raven sparì. Riapparve nella camera di Clarke, la bionda era lì ma nessuna traccia di Lexa, provò nelle altre stanze ma niente; tornò dal giovane con un'espressione seria « L'hai trovata?» chiedeva speranzoso « No piccolo, non l'ho trovata» Aden si sedette sul letto cominciando a respirare più velocemente, Raven le si avvicinò « Hey piccolo respira» le prese la mano e la guardò negli occhi « Aiutami Raven ti prego» la implorò « Non posso senza che qualcuno mi dia l'ordine con un desiderio» spiegò Raven dispiaciuta nel vedere quel dolce ragazzo in quel modo « Io.. io posso esprimere un desiderio?» chiese cercando di trovare una soluzione « Certo che puoi padroncino» disse Raven con un sorriso « Io desidero che trovi mia sorella. Ti prego Raven, riportamela qua» implorò Aden stringendo la mano di Raven « Certo padroncino» concluse Raven. Prima di sparire lo teletrasportò davanti alla camera di Clarke, non voleva che rimanesse solo e lo aveva promesso alla bruna, bussò e scomparve.


***


La porta si aprì e Clarke si ritrovò davanti Aden con una faccia stremata e terrorizzata, preoccupata si abbassò a livello del biondo « Hey Aden, che succede?» il ragazzo sentendosi chiamare col suo nome alzò la testa e guardò Clarke, nell'incontrare quello sguardo familiare si lasciò andare e iniziò a piangere. Clarke presa alla sprovvista lo tirò a sé, chiuse la porta e lo abbracciò, il ragazzo sentendo il contatto strinse forte Clarke e la ragazza fece lo stesso « Ssshh, tranquillo. Ci sono io. Tranquillo» gli sussurrava dolcemente mentre gli accarezzava i capelli nel tentativo di calmarlo. Non appena Aden smise di piangere si mise in un angolo della stanza in silenzio, Clarke non capiva il comportamento del ragazzo, non capiva cosa avesse scatenato quel pianto. Si avvicinò a lui e si sedette a terra « Aden, che succede? Hai litigato con Alycia? Ti hanno fatto qualcosa?» provò Clarke; Aden non capiva perché chiamasse sua sorella con quel nome, ma non gli importò, non voleva piangere di nuovo « Piccolo puoi dirmelo, posso aiutarti, tu lo hai fatto con me, ricordi?» Aden la guardò con aria preoccupata « Le- Alycia, non la trovo, ho paura Clarke» Clarke si sentì strana nel avere quell'azzurro così intenso, spaventato e preoccupato che la guardava, non capiva, fino a qualche momento fa erano insieme, dove poteva essere andata a finire? Non lo sapeva, ma doveva tranquillizzare il biondo che aveva davanti « Tranquillo, tornerà presto ok?» Aden abbassò lo sguardo, capendo di aver fallito cercò un altro modo per tirarlo su di morale o quanto meno di distrarlo. Come un lampo si ricordò le parole di sua sorella e si voltò verso il ragazzo « Aden, ho saputo che vai d'accordo con Madi, sono contenta» disse la bionda accarezzandogli i capelli « Si, Madi è simpatica» rispose con monotonia « Vorresti che la chiamassi? Magari può farti compagnia mentre aspettiamo Alycia , che ne dici?» il ragazzo non rispose fece solo un cenno con la testa, Clarke si alzò e andò a chiamare una guardia che, in poco tempo, fece arrivare Madi in camera della sorella maggiore « Clarke mi hai fatta chiamare, come mai?» chiese la giovane « C'è Aden qui» « Chi è Aden?» chiese la giovane stranita, la maggiore la guardava confusa « Aden, il fratello di Alycia» « Si chiama Jaden vedi» « Forse avrai capito male sorella, comunque il suo nome è Aden. Ma ora non divaghiamo, ti ho chiesto di venire perché non sta tanto bene. È preoccupato per la sorella e so che andate d'accordo. Perciò ti volevo chiedere il favore se potevi tenerlo occupato in qualche maniera» la bruna si voltò verso il ragazzo, che vide triste e con la testa china, le dispiacque e tornando alla sorella le rispose « Certo, ci penso io» detto questo si avviò verso il ragazzo. Madi si sedette accanto a lui « Ciao» lo salutò, lui la guardò e ricambiò il saluto « Allora come dovrei chiamarti? Aden o Jaden?» chiese la giovane, lui rosso non voleva guardarla « Aden, mi chiamo Aden» rispose, la giovane sorrise « Ok, piacere di conoscerti Aden» disse scherzando e allungando una mano, il ragazzo vedendola ricambiò il sorriso, anche se tirato, stringendo la mano e cominciando a chiacchierare. Clarke li guardava un po' più tranquilla nel vedere Aden parlare con la sorella, ma le parole del giovane continuavano a ronzarle per la testa senza sosta.

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