➸𝑪apitolo sette

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Baèz viene demolito da un idilliaco Sinner. Ormai inizio a capire perfino quando un punto è bello o a botta di culo.

Non gli ha lasciato nemmeno la possibilità di avere un secondo di gloria, schiacciandolo con la sua bravura.

Un po' più complicata è stata la vittoria senza ancora nessun set perso contro Khachanov.

"Sempre più sicura di vincere"

Gli dico mentre siamo buttati sul letto della sua camera alla ricerca del film perfetto.

"Si vede che non segui il tennis, adesso inizia realmente il torneo"

"In che senso?"

"Se passo questo turno, mi scontrerò obbligatoriamente con uno dei tre più forti al mondo e se dovessi vincere anche il quel caso, arriverei in finale. Se non mi sbaglio se vinco gioco con Novak"

Effettivamente non erano fortissimi i suoi avversari, questo non vuol dire che ha avuto un culo della madonna ma che è stato bravo a non renderli una minaccia.

"Che carino, incontrerà il suo idolo"

L'altro giorno ho trovato una sua foto da bambino che aveva scattato con il numero uno al mondo e da quel momento non ho smesso di sfotterlo.

"Sei proprio stronza"

Gli tiro un cuscino in faccia a questa sua risposta, dando inizio ad una battaglia senza esclusione di colpi.

Finisco per arrendermi quando il rosso sopra di me ha iniziato a farmi il solletico, mio punto debole in assoluto.

"Dai dai, scusa non lo faccio più"

Come spesso sta accadendo in questi giorni, ci ritroviamo in una tipica situazione da film che dovrebbe terminare con un bacio. Bacio che nemmeno questa volta arriva.

"Domani posso sabotarmi ti prego?"

Mormora ad un millimetro dalle mie labbra.

"Scordatelo, devo vincere io questa cosa"

Gli lascio come di consuetudine un bacio sulla punta del naso che lo lascia insoddisfatto.

"Mi deconcentri dall'obiettivo"

Si lamenta togliendosi di dosso. Nel frattempo afferra il telecomando optando per spider-man.

"Sei tu che sei troppo suscettibile"

"Sei tu che sei troppo bella"

Questo complimento mi viene posto sotto forma di lamentela, eppure mi scalda comunque il cuore.

"Sai chi altro è davvero bello?"

Appositamente uso una voce più timida, come se mi vergognassi di ciò che sta per uscire dalle mie labbra.

"Chi?"

"Tom Holland"

"Lo sapevo, ci avrei scommesso una mano che dicevi spiderman"

Scoppio a ridere perché è comicissimo il suo sfogo. Sarò scontata, però è davvero bello vederlo con il broncio che lo rende, se possibile, più tenero.

"Mi dispiace, ma se tu mi metti questo bonazzo davanti io non ho occhi per nessun'altro"

Mi sbatte nuovamente il cuscino in faccia facendomi scoppiare a ridere.

Mentre guardiamo il film, tra una scena eroica e l'altra, la sua mano va ad accarezzare la mia coscia. Non penso di aver mai sentito un calore del genere, come se infondo infondo volessi qualcosa di più da quel momento di coccole.

Eppure devo accontentarmi, ricambiando le sue carezze con dei dolci baci tra i ricci rossi e qualche grattino sulle sue braccia toniche.

➸ Let it bet? || Jannik SinnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora