Per la finale opto per uno stupendo vestito nero, lungo fino alla caviglie ma con uno spacco che termina appena sotto il bacino.
Insomma mi sono tirata a lucido per l'atto finale. Jannik oggi è stato irreperibile, ma do per certo che abbia letto il mio messaggio di buona fortuna.
Nonostante il ritardo, la partita inizia nella completa agitazione. Tutti sembrano tifare per l'italiano e grazie a twitter scopro che lontano da qui tantissimi tifosi si sono radunati davanti ad uno schermo per vedere la partita.
Peccato che i primi due set sono un completo disastro. Viene forzato, non fa gioco perché il mostro che ha davanti è disposto a tutto per portarsi a casa lo slam.
Viene chiaramente ripreso il momento dove l'italiano, avvicinandosi al suo angolo, mormora un Sono morto.
Che poco ci credesse alla vittoria, ne ero già sicura. Ma proprio non accetto questa arrendevolezza senza aver combattuto fino all'ultimo momento. Doveva dare un impulso a questo set che sarebbe stato decisivo per la vittoria del russo.
Approfittando della piccola pausa concessa ai due, corro sotto i rimproveri di mio padre nei suoi spogliatoi.
In altri momenti mi sarei fatta prendere dall'imbarazzo dovuto alla presenza di tutto il suo team, ma al momento nella mente ho focalizzato solo il mio obbiettivo.
Il ragazzo è sorpreso di vedermi qui, ancora di più con un aria furiosa.
Non gli permetto di dire nulla perché mi fiondo sulle sue labbra, concedendogli finalmente quel momento che abbiamo rimandato anche per troppo.
"È questo che volevi nel caso avessi perso? Ti do una notizia, non sei ancora morto e gesù non è ancora sceso in terra per annunciare la tua sconfitta. Ora vai lì e prenditi quella cazzo di coppa"
Nello spogliatoio si diffonde un coro di Ooo, di tutti coloro sorpresi dalla scenetta.
Ho un secondo per vedere la sua faccia sconvolta, visto che gli volto le spalle e come sono entrata così me ne vado. Di fretta e arrabbiata.
Il ritorno in campo segna il primo passo della rimonta che passerà alla storia per milioni di motivi diversi. C'è un calo nell'avversario, non così abbastanza drastico da far cantare vittoria a Jannik.
Jannik che è concentrato e focalizzato più che mai. La battuta inizia a diventare fatale e condanna a suon di dritti e rovesci il russo.
Se la gioca con fantasia, capendo che più imprevedibile saranno i suoi colpi più sofferenti saranno le risposte dell'avversario.
Tutti coloro che avevano abbandonato la speranza a causa dell' attitudine del giovane, ora tornano a tifare più forte che mai.
Nulla può il russo, che tenta anche attraverso lunghe pause negli spogliatoi, per invertire la rotta della partita che a fatica si chiude scrivendo un nuovo capitolo di storia italiana.
Steso a terra, Jannik chiude come pochi una rimonta spettacolare, al limite dell'incredibile.
Quando si rialza, inizia a salutare l'avversario ma da lì lo perdo di vista. Uno dei suoi amici, viene a prendermi di forza trascinandomi nel loro angolo mentre mio padre stranamente sorride.
Jannik scavalca le barriere e si arrampica per abbracciare i suoi amici e soprattutto per tirarmi a sé in un vero bacio che sa di tutto ciò che non abbiamo ancora vissuto o detto.
"Come la mia ragazza, così ti vorrei invitare"
THE END
Ciao belli è stato molto bello scrivere questa storia, spero vi sia piaciuta. Mi farebbe tanto piacere se mi diceste un po cosa ne pensate.
Sul mio profilo trovate altre storie su altri personaggi e in arrivo anche tante.
XoXo
STAI LEGGENDO
➸ Let it bet? || Jannik Sinner
FanfictionWhere... Benedetta è una ragazza viziata, abituata a seguire il padre in giro per il mondo. Jannik Sinner sta per partecipare all'Australian Open senza sapere se mai arriverà a vincere il suo primo open. Il padre di Benedetta è il lo sponsor di Jann...