Seduta sugli spalti, vivo una delle partite più strane della storia di Novak. È dominato da Jannik e sta volta non solo perché quest'ultimo sia fortissimo, ma perché il serbo è totalmente sotto tono.
Inaspettata la vittoria senza troppe complicazioni, che porta però alla perdita del primato del torneo senza set persi.
"Sei in finale, ti rendi conto?"
Gli salto letteralmente addosso, senza rendermi conto della telecamera puntata proprio su di noi. Lui mi stringe a se facendomi fare anche una piroetta.
"Cazzo cazzo cazzo, non ci credo Benedè!"
Come degli idioti iniziamo a sclerare davanti a quello che sembra sempre di più il cammino verso la vittoria.
Ora però provo a mettermi nei panni del ragazzo. Hai il tuo sogno a portata di mano, ma davanti alla sua mano c'è un muro che una volta ha scavalcato, una volta ha preso in pieno, un'altra volta l'ha rotto. La paura di perdere proprio adesso è probabilmente la cosa che gli pesa più addosso.
Quindi per smorzare questa tensione decido che per sta volta sarò io a preparagli una sorpresa, che spero possa metterlo di buon umore.
Lo convinco a guidare, facendolo fidare soltanto delle mie parole così che non possa capire dove siamo effettivamente diretti.
Ci ritroviamo in un piccolo laghetto e non gli do il tempo di capire molto, dato che inizio a spogliarmi.
"Che stai facendo?"
"Il bagno, mi sembra ovvio"
Capendo la pazzia, decide di acconsentire rimanendo velocemente in boxer.
Inizialmente l'acqua è gelida, ma siamo più impegnati a fare gli orgogliosi per ammetterlo.
Decido quindi con due bracciate di allontanarmi dalla riva mentre il ragazzo aspetta ancora semi bagnato di abituarsi alla temperatura.
"Scusami mi ero scordata che i fighetti che giocano a tennis si fanno fermare da un po' di freddo"
Inutile dire che in due secondi mi raggiunge e mi spinge con la testa sotto l'acqua.
"Avevo appena fatto lo shampoo"
Mi lamento capendo che domani sarei tornata a lavare i miei capelli.
"E che fa, sei tu che mi hai portato qui dovevi aspettartelo"
Mi ricorda, ma avendo improvvisato tutto all'ultimo non ha totalmente ragione.
"Rimani uno stronzo"
Sciolgo i capelli che avevo legato appositamente in un tutto, avvicinandomi al rosso.
Il chiaro di luna illumina timidamente il suo volto e mi soffermo come spesso accade sulle sue lentiggini. Decido di sfiorarle incantata con la punta del dito, mentre il suo sguardo si sofferma sulle mie labbra umide.
"Con questa siamo a venticinque"
"Mh?"
"Volte che ti avrei baciata"
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➸ Let it bet? || Jannik Sinner
FanfictionWhere... Benedetta è una ragazza viziata, abituata a seguire il padre in giro per il mondo. Jannik Sinner sta per partecipare all'Australian Open senza sapere se mai arriverà a vincere il suo primo open. Il padre di Benedetta è il lo sponsor di Jann...