Capitolo 3

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Pov tate
Lo fissavo , c'era tensione fra di noi un filo sottile che univa i nostri sguardi stavo per parlare ma il suo telefono squillò , lo guardò per qualche secondo e poi lo prese.
-scusa-disse leggendo il messaggio , dopodiché tornò a guardarmi

-allora a che cosa pensano gli strizza cervelli quando i loro paziente più brillante non parla per punizione...scommetto che lei pensa al sesso-dissi con un sogghigno

-tu pensi molto al sesso?-mi chiese con freddezza

-io penso ad una ragazza in particolare...sua figlia! Mi masturbo pensando a lei...un sacco-dissi sfidandolo

-non posso accettare che tu parli così di mia figlia tate , tua madre mi ha chiesto di aiutarti essendo un psicologo molto bravo ma non accetto questo linguaggio- disse stringendo il blocchetto tra le mani.

-non vuole sapere che le farei?La stenderei sul letto e comincerei ad accarezzargli la pelle delicata...inizierebbe a fare le fusa come una gattina , è ancora vergine...le vergini si bagnano subito-dissi leccandomi il labbro inferiore

-fai questi pensieri per trovare sollievo quando sei stressato?-mi chiese interrogativo

-direi di si.. Mi masturbo spesso per far andare via le visoni del sangue e della carneficina, non voglio più fare questi pensieri, e lei non mi sta aiutando-dissi incazzato

-no, non ancora ci vediamo da troppo poco tempo- disse grattandosi la nuca

-anche lei si sfoga col sesso?Violet mi ha raccontato della ragazza del Italia ha pochi anni più di sua figlia giusto?-dissi per stuzzicarlo

-basta per oggi- disse posando il blocchetto sul vecchio tavolino di legno scuro da qui ne sono rimasto affascinato subito così vecchi se potesse parlare racconterebbe una bellissima e cattivissima storia.

-stronzate questo non è giusto- dissi sbattendo le mani sulle miei ginocchia

-ho detto basta per oggi tate-mi alzai senza fiatare tutto d'un tratto quella stanza era diventata troppo piccola per me speravo che oggi avrei rivisto Violet , glielo sera lo spiata mentre dormiva e così dannatamente bella.

Pov Violet
Guardavo i ragazzi che giocavano con le bici ogni giorno io e la mia amica mery ci ritrovavamo in questa piscina abbandonata ormai era come una seconda casa per tutti i ragazzi che ci andavano, anche per me lo era...

-credevo odiassi il fumo- dissi a mery

-ho dovuto cominciare , non riesco a dormire , sono terrorizzata sempre da tutto , la cosa che mi ha attaccata non era umana-disse piangendo

-era tate- dissi , orami lo avevo capito tate fa del male a chi voglio bene
-voleva solo farti paura che hai detto ai tuoi?- dissi guardandola

-non preoccuparti , gli ho detto che sono stata aggredita da una messicana che voleva derubarmi ho anche dovuto fare una finta denuncia alla polizia- disse asciugandosi le lacrime

-sono profondi i tagli?-chiesi gentilmente

-profondissimi dio io non riesco a smettere di pensare a quella bocca , a quei denti appuntiti- disse tremando

- era una maschera tate se le messa a posta per farti paura, quel cappello non è da te- dissi osservando il grande copricapo viola

-non voglio più mostrare il mio viso... Tu ci credi nel diavolo?-

-no-dissi poco sicura di me

- io si , io lo guardati negli occhi-

#fine 3 capitolo vi piace? Lo spero ci ho messo tanto per scriverlo commentate e votate un baciooo✌️

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