⁂ Capitolo 25 ⁂

127 1 1
                                    

Adam chiede:"Sai già cosa mettere per la festa?"
Io rispondo:"Palese. Metterò il completo che mi ha regalato Payton."
Adam alza le sopracciglia e dice:"Uh! Duro colpo eh."
Io:"Lo so."
Adam:"Tanto è palese che finirà per toglietelo."
Io:"No dai. Non dire così. Magari succederà ma non sta sera."
Adam:"Vedremo."
Io:"Comunque tu c'è l'hai un vestito?"
Adam:"Non mi pare sai."
Io:"Allora andiamo."
Adam:"Dove?"
Io:"Ci penso io non ti preoccupare."

Andiamo al centro commerciale per comprare un vestito ad Adam.

POV PAYTON

Ho bisogno di parlare con qualcuno.
Chiamo Sophie. Ha risposto, penso:«Grazie signore.»
Sophie:"Pronto?"
Io:"Ei Sophie sono Payton."
Sophie:"Ei Payton, tutto bene? Ti sento un po' euforico."
Io:"Euforico? No no, figurati è che sono contento che tu mi abbia risposto ho bisogno di parlarti, perché so che solo tu potresti aiutarmi."
Sophie:"Vediamo, di che si tratta?"
Io:"Preferirei vederti di persona è una storia alquanto lunga."
Sophie:"Va bene, allora oggi pomeriggio alle 16:00 da Starbucks."
Io:"Va bene. Ci vediamo lì."
Sophie:"Si e beviti una camomilla prima di venire che sembra che ti sia bevuto un intero barattolo di caffè."
Io:"Si tranquilla, sarò calmo, te lo prometto."
Sophie:"Vedremo. A dopo."
Io:"Ciao ciao."

Penso tra me e me:«NON C'È LA FACCIO PIÙ!» La mia coscienza mi sta mangiando vivo.

*

Bene. Sono le 16:00, sono qui da mezz'ora e sto aspettando Sophie, puntuale come sempre, come un orologio svizzero.
Sophie aspetta vicino alla porta d'ingresso. Scendo di corsa dalla macchina e mi fiondo su di lei.

Quando mi vede arrivare, mi guarda scioccata. Arrivo davanti a lei e la saluto, lei saluta me e stranita chiede:"Payton ma stai bene?"
Io rido e rispondo:"Secondo te ho la faccia di uno che sta bene?"
Sophie:"Sei tutto sudato, sembra che tu abbia visto un fantasma."
Io rispondo:"Guardami Sophie. Sono disperato."
Sophie alza le sopracciglia disinvolta e risponde:"Non ti ho mai visto così."
Io:"Lo so."
Sophie tira fuori dalla sua borsetta un fazzoletto e me lo porge poi dice:"Dai entriamo e calmati."
Io:"Si."

Entriamo da Starbucks e ci sediamo a un tavolo. La cameriera prende le ordinazioni e se ne va.

Sophie chiede:"Allora? Cosa devi dirmi di così urgente, ti avviso che mi sto preoccupando e non poco, non ti ho mai visto così."
Io la guardo e rispondo:"È per Ashley."
Sophie ancora più disinvolta di prima mi chiede:"Come?"
Io:"Eh sì."
Sophie:"Se questo è un incubo svegliatemi per favore. No Payton, questo non sei tu. Sicuro che sei Payton Moormeier o sei un clone?"
Io:"Te lo giuro, sono io, ma quella ragazza è una stronza a livelli atomici."
Sophie chiede:"Dimmi per quale motivo."

Arrivano le ordinazioni, finalmente.

Io:"Allora. Hai presente no che io mi diverto tanto con le ragazze."
Sophie:"Si questo lo so già."
Io:"Bene, sono stato anche con Ashley."
Sophie:"Ok, e quindi?"
Io:"A quanto pare non l'ha presa molto bene e non la prende bene."
Sophie:"E tu glielo hai detto che vai con tutte?"
Io:"Certo che glielo detto, la prima volta che l'ho vista ci stavo già provando."
Sophie:"Bene, questa è già una cosa confortante."
Io:"Come fa ad essere una cosa confortante scusa?"
Sophie:"Si, perché Ashley è a conoscenza del fatto che tu vai con chiunque e tu sei libero di fare ciò che più ti piace dal momento che non state insieme."
Io:"Aspetta. Perché non è ancora finita."
Sophie:"O Gesù. Che altro c'è?"
Io sorrido:"Il problema è che non so io che cosa provo per lei."
Sophie scoppia a ridere, dopo un po' si calma e schiarisce la voce. Dice:"Scusa, ma tu che ti innamori non è una cosa da tutti i giorni."
Io:"NO! Per favore non dirlo!"
Sophie:"Caro non sono io che lo dico, sono i tuoi sentimenti."
Io:"Ma io non posso innamorarmi, l'ho promesso a me stesso."
Sophie:"Avresti dovuto mettere in conto che prima o poi sarebbe successo."
Io:"Io non voglio innamorarmi."
Sophie:"Questo dipende da te. Se vuoi evitare di innamorarti di lei dovresti evitarla."
Io:"Non ci riesco e poi è la mia vicina di casa."
Sophie:"Inventati qualcosa, potresti darle appuntamento e farti scoprire con un'altra ragazza."
Io:"La ferirei ancora di più e io non voglio questo."
Sophie:"Payton in queste situazioni uno dei due soffre sempre se non entrambi. Perciò, devi capire ciò che provi per lei, dopodiché ne parlate e poi verrà quello che verrà. Se volete fidanzarvi oppure no."
Io:"Io non lo so cosa provo per lei, so solo che mi fa perdere la testa."
Sophie:"Dì un po'. Lei come si comporta con te?"
Io:"Quando siamo soli è dolce, si lascia scoprire, scherza e gioca. Quando invece non siamo soli sembra che faccia la gelosa, poi si arrabbia, fa la stronza."
Sophie:"È tutto molto chiaro. Le interessi."
Io:"Ma io non voglio interessarle."
Sophie:"Senti Payton più chiaro di così si muore. Ti vuole solo per sé, altrimenti perché dovrebbe essere gelosa?"
Io:"Non lo so. Però mi serve tempo per riflettere e capire cosa voglio."
Sophie:"Va bene. Prenditi il tempo che ti serve. Se vuoi un consiglio cerca di evitarla. Se non riuscirai ad evitarla ti sarà più chiaro ciò che provi."
Io:"D'accordo."
Sophie:"Bene. Ora vado."
Io:"Ciao Sophie e grazie per l'aiuto."
Sophie:"Di nulla poi fammi sapere come va."
Io:"Sì, ciao."
Sophie:"Ciao."

Penso tra me e me:«Non so cosa fare.»
Mi alzo dal tavolo, pago e me ne vado.
Mentre vado alla macchina chiamo Peter per chiedergli della festa di Kevin.

FINE POV PAYTON

Adam:"Madonna che fame."
Io rido e rispondo:"Ma pensi sempre a mangiare!?"
Adam:"Senti non è colpa mia, ho fame."
Io per un attimo sto in silenzio a pensare, poi dico:"Conosco un posto dove fanno dei cupcake buonissimi."
Adam:"ANDIAMO."

Nel frattempo che camminiamo continuiamo a parlare del piano di Adam.
Io:"Certo che i tuoi piani funzionano sempre bene. Ma come fai?"
Adam:"Non lo so. Mi viene facile. Sicuramente per prima cosa devi studiare la persona. Per esempio quali sono i suoi punti deboli e i suoi punti di forza. Poi devi saper mentire, altrimenti il piano non funziona. È come se tu fossi un agente sotto copertura."
Io:"Si in effetti mi sento un po' così."
Adam:"Beh se vuoi saperlo sei una brava agente."
Io scherzando:"Grazie capo."

Arriviamo finalmente alla piazza cittadina.
Adam:"Che bella piazzetta."
Io:"Già. Anch'io ho fatto la tua stessa faccia quando l'ho vista."
Adam:"Dai ma davvero?"
Io:"Sì. Comunque la pasticceria è qui."

Entriamo nella pasticceria. Ci sono una ragazza e il ragazzo dell'altra volta.
Li sento parlare della ex del ragazzo che ora sta con una ragazza.
Penso:«Che strano mi sembra di aver già sentito questa storia.»
La ragazza pronuncia il nome 'Michelle'
Sussurro ad Adam:"Tieni a mente il nome che ha pronunciato la ragazza, dopo ti devo dire una cosa."
Adam:"Va bene. Adesso però ordiniamo."
Io:"Tu che prendi?"
Adam:"Non lo so."

Il ragazzo si avvicina e dice:"Ciao. Come posso aiutarvi?"
Io rispondo:"Ciao, io volevo un muffin alla vaniglia."
Il ragazzo:"Arriva subito." poi riferendosi ad Adam chiede:"E tu che prendi?"
Adam:"Sono indeciso se prendere il cupcake al cioccolato o alle fragole."
Il ragazzo:"Prenditi tutto il tempo, io nel frattempo preparo il cupcake alla vaniglia."

Io consiglio ad Adam:"Secondo me il cupcake al cioccolato non è male."
Adam:"Va bene allora prendo quello."
Vedo il ragazzo tornare con il mio cupcake. Poi chiede ad Adam:"Hai deciso?"
Adam:"Sì. Prendo un cupcake al cioccolato grazie."
Il ragazzo:"Perfetto. Arrivo subito."
Io colgo la palla al balzo per parlare della festa. Dico ad Adam:"Allora, sta sera devo rimanere sobria."
Adam:"Si è importante, perché devi ricordare tutto, al massimo puoi fingere di essere brilla."
Io entusiasta:"Geniale."
Il ragazzo serve il cupcake ad Adam e poi dice:"Sono 6 dollari."
Adam chiede:"Ma a che ora inizia la festa?"
Io mentre prendo i soldi dal portafoglio rispondo:"Inizia alle 21:00 ma va bene anche se arriviamo per le 21:30."
Porgo i soldi al ragazzo e lui chiede:"Scusate se mi intrometto, ho sentito che state parlando di una festa o sbaglio?"
Io rispondo:"Si c'è una festa a casa di un certo Kevin."
Il ragazzo:"Ah capisco. Sicuramente ci andrà la mia ex."
Adam chiede:"La tua ex?"
Il ragazzo:"Si non so se la conoscete si chiama Michelle."
Io dico:"L'ho già sentito questo nome."
Il ragazzo:"Si mi ha lasciato per mettersi con una ragazza e da quel che so, sono diventato un cervo."
Adam perplesso:"Ah."
Io:"Mi dispiace. Se vuoi puoi sempre venire con noi alla festa."
Il ragazzo:"Cosa!? No no! Non ci penso proprio."
Adam fa un sorriso. Io gli chiedo:"A cosa stai pensando?"
Adam:"Questo ragazzo fa al caso nostro."
Io:"Perché?"
Adam:"Perché si. È perfetto!"
Il ragazzo:"Di che parlate?"
Adam:"Beh ecco, la mia amica qui presente sta cercando di fare ingelosire un ragazzo. Pensa se alla festa non si presenta con un ragazzo ma con ben due ragazzi."
Il ragazzo:"Ah, beh non credo che sia una buona idea."
Io:"Si vede che hai paura di affrontare la tua ex."
Il ragazzo:"Si vede così tanto?"
Adam:"Eh un po'."
Io:"Comunque non ci siamo presentati, io sono Ashley e lui è Adam."
Il ragazzo:"Io sono Tyler."
Io chiedo:"Hai carta e penna?"
Tyler:"Si." Mi porge un foglietto e una penna e dice:"Tieni."
Io:"Grazie."

Scrivo il mio nome e il mio numero di telefono sul biglietto e poi glielo porgo. Dico:"Se ti va di venire chiamami prima delle 21:00."
Tyler:"Va bene."
Adam:"Andiamo?"
Io rispondo:"Si."
Tyler:"Allora ci vediamo."
Ci salutiamo e io e Adam andiamo via.

Say it rightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora