4 anni prima
AMELIA
Mi inseguì lungo tutto il cortile fino a quando, in segno di resa, alzai le mani in aria e mi lasciai cadere sull'erba dicendo "mi arrendo mi arrendo" avevo l'affanno, era come se un grosso cavallo si fosse seduto sui miei polmoni. Lui si appoggiò sulle ginocchia per prendere fiato e poi scivolò affianco a me. "Ti piace sul serio quel Garret?" mi disse. Con la coda dell'occhio lo vidi voltarsi verso di me, mentre io fissavo le nuvole scorrere su di noi.
"lui è in gamba" dissi. Lo vidi corrugare la bocca e poi voltarsi nuovamente verso il cielo.
"voglio dire, non è proprio il mio tipo" continuai quasi per giustificarmi. Credo che non sapesse cosa dire. Quell'anno, durante il ballo della scuola,Oliver mi vide mentre mi baciavo con Garrett e il suo commento fu "mi sembra un rimbambito". Non me la presi, non fu un'uscita senza senso, anzi, per tutta la nostra amicizia non facevamo che criticare gli sportivi popolari pieni di se e Garrett era uno di quelli.
Era a capo della squadra di Basket, era ricco e preso dai suoi allenamenti. Oliver disse che mi procurava solo distrazioni quando sgattaiolai via dal corso di scrittura per seguirlo in palestra. Quel giorno ci baciammo a lungo sotto gli spalti della scuola, poi lui mi riaccompagnò a casa e Oliver mi raggiunse poco dopo.
"credo che dovrei rompere con lui" dissi tirandomi su sul gomito. Avevo l'erba attaccata sull'avambraccio e mi grattavo il naso a causa dell'allegria al polline. Oliver si mise seduto e mi guardò "che significa che vuoi rompere con lui" disse sorpreso. Ridacchiai, mi alzai in piedi e dissi "non credo nemmeno che ci sia la necessità di rompere, forse non era nemmeno una relazione la nostra". Raccolsi la bici dal terreno e montai sopra "mi accompagni fino a metà strada?" gli chiesi. Oliver buttò la testa indietro come annoiato, poi si alzò in piedi e andò verso la sua bici.Quando arrivò l'estate io e Oliver passavamo le giornate assieme, ci allontanammo solo quando, per una settimana, andai in un resort in Oregon con i miei genitori. "complimenti per l'abbronzatura" commentò lui guardandomi dalla testa ai piedi e poi di nuovo. Io gli sollevai un lembo della canottiera, lo vidi arrossire "tu hai la tua solita abbronzatura da muratore invece" commentai prendendolo in giro. Lui rise e si grattò il capo imbarazzato. Andammo al lago e poi ci stendemmo sul grande telo a fantasia tribale che avevo comprato durante la mia vacanza.
Ero a pancia in giù, i palmi delle mani erano rivolti verso l'alto, il mio mignolo toccò il suo pollice, mi percorse un brivido e sentì i peli delle braccia drizzarsi. Aprì lievemente l'occhio strizzandolo a causa del sole puntato sul viso. Spiai rapidamente Oliver, sembrava rilassato e di conseguenza non spostai la mano.
Nei giorni seguenti andai a casa sua, aprì la porta che lasciavano sempre socchiusa durante il giorno e dopo aver salutato Travis, salì a due a due i grandini delle scale e spalancai la porta della camera di Oliver "ti ho portato un-" il videogame che avevo in mano rimase a mezz'aria, credo che per un attimo il mio cervello abbia dovuto elaborare il fatto che avessi davanti Oliver Murphy, il mio migliore amico, nudo. "cazzo Amelia!" strillò lui. Mi voltai rapidamente e scoppiai in una grassa risata. Lo vidi di schiena, ricurvo ad infilare i boxer, i glutei contratti e i fianchi delineati. Ammetto che mi piacque ma feci finta di nulla. Lui mi tirò per un braccio nella stanza, facendomi girare su me stessa.
Si era messo i pantaloni, ma non la maglia,era rosso, imbarazzato, ma poi disse "fammi vedere questo gioco" gli allungai la piccola custodia di plastica contenente un videogame sugli alieni e lui inserì il disco all'interno del lettore DVD.
Qualche giorno dopo ridemmo dell'accaduto, credevo che avesse bisogno di tempo per uscire dal suo bozzolo di vergogna, che non era assolutamente necessario.
"tu mi hai visto nudo!!" esclamò lui mentre pendalavamo lungo i caldi viali dei campi.
Scoppiai a ridere facendo oscillare la bici "ci stai ancora pensando?" gli chiesi divertita
"si!" esclamò lui rivolgendomi un'occhiata buffa "dimmi solo che ne pensi" continuò. Quasi inchiodai con la bici, voleva sapere cosa ne pensassi del suo corpo? Ricominciai a pedalare a ritmo normale, fissando per un po' il vuoto "se tu mi dici cosa pensi del mio" gli dissi. Lo vidi arrossire, non aveva previsto una mossa del genere "d'accordo, inizia tu" balbettò "Sei bello Oliver, ammetto che mi è piaciuto coglierti così" dissi ridendo, mi sentì la faccia prendere fuoco dall'imbarazzo ma poi continuai "adoro la tua schiena e le tue spalle, per non parlare delle tue lentiggini, quelle le amo" era come se avessero slegato la mia lingua da uno stretto nodo e adesso si stava muovendo senza regole. Realizzai solo dopo,guardando la faccia di Oliver, cosa avessi detto. Deglutì forte quando lo vidi sorride con la faccia color peperone, poi distolsi lo sguardo presa dall'imbarazzo "tocca a te" dissi con un filo di voce. "mi piacciono molto i tuoi capelli, ma se dobbiamo parlare del fisico, adoro i tuoi fianchi" balbettò, non lo guardai, ma lo vidi voltarsi verso di me in cerca di approvazione, ma restai in silenzio. Io avevo lasciato liberi lingua e pensieri e lui riusciva solo a dire che avevo dei bei fianchi? credo che capì che provassi disapprovazione e aggiunse "mi piacciono le tue labbra e il tuo senso" disse balbettando. Mi sentì come se qualcuno mi avesse messo in un caminetto ad ardere, ma cercai di non farglielo notare.
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Hidden Truths
RomanceAmelia, una giovane ragazza, torna a casa nel caldo Montana dopo aver trascorso del tempo all'università in Canada con il suo nuovo ragazzo, Joe. Tuttavia, il ritorno al suo luogo natale fa risvegliare antiche emozioni quando incontra il suo primo a...