Mary's pov
È da tutto il pomeriggio che entro ed esco dai locali per vedere se qualcuno ha bisogno di personale.
Il vecchio posto dove lavoravo ha chiuso e adesso devo trovarne un'altro al più presto possibile. Altrimenti mia madre non riesce a pagare per tutta la famiglia.La mia famiglia è molto numerosa, sono la maggiore di sei fratelli e ognuno si prende cura dell'altro. Poiché tutti sono ancora piccoli, posso solo andare io a lavorare, oltre a mia mamma.
Non abbiamo un padre perché ci ha abbandonati 4 anni fa. Quello stronzo ha preferito andare con una più giovane di lui, ha preso tutti i soldi della famiglia ed è scappato; ci ha lasciati senza nulla e non lo perdonerò mai per quello che ha fatto. Ma non ci voglio neanche pensare, devo avere la mente libera se voglio un lavoro.I miei fratelli sono un insieme di emozioni in una botta sola.
Josh, il secondo genito, ha 13 anni ed è sempre stato un ragazzo ribelle, ma, nonostante questo, capisce quali sono i limiti da non superare.
Marcus, 10 anni, è il bambino più dolce su questa terra, buono con tutti e sempre gentile.
Alicia, 9 anni, una bambina furba, lo si capisce dai suoi occhietti vispi e dal sorrisino malefico.
Jack, 7 anni, è il buffone della famiglia, ha sempre la battuta pronta e fa ridere tutti.
Lexi, la più piccolina, 5 anni, una bambina tranquilla e dal cuore grande.Infine mia madre, la donna che stimo e ammiro, è la mia figura di riferimento, è forte e coraggiosa, non si è abbattuta dopo l'abbandono di mio padre e ha sempre pensato al nostro bene.
Mentre cammino vedo un locale con la scritta a neon illuminata, decido di entrare, ormai ho fatto trenta facciamo trentuno.
Apro la porta e faccio qualche passo.
<<Buonasera.>> Sento una voce darmi il benvenuto. Alzo la testa e mi blocco sul posto.
Altea Johnson è dietro al bancone e mi guarda con stupore.
Subito dopo fa un ghigno e mi squadra dall'alto verso il basso, si passa la lingua sul labbro inferiore e, dio mio, sento un calore improvviso.
Mary, svegliati subito.<<Bene, bene, bene, guarda un po' chi c'è qui. Mary Clark, ma che sorpresa, che c'è, ti mancavo troppo?>> Mi chiede con un sorriso da stronza qual'è.
<<Johnson, quando mi mancherai, significa che sarò così tanto disperata da venirti a chiedere compagnia. Quindi, oggi non è quel giorno.>> Rispondo di rimando.
<<E allora che cosa ci fai qui?>>
<<Sono venuta a chiedere se servisse una nuova barista o qualsiasi altra cosa. Appunto per questo, mi potresti dire dove si trova il tuo capo?>> Lei mi guarda di nuovo e va dietro ad una porta, dopo poco, esce con un'altra persona. L'altra donna, che presumo sia la padrona, avrà sui quarant'anni, ha i capelli biondi legati in una coda alta e mi rivolge un sorriso.
<<Buonasera, Altea mi ha detto che stai cercando lavoro, vieni pure nel mio ufficio che ne parliamo.>> Annuisco e la seguo nell'ufficio, entro e le pongo la mano presentandomi.
<<Salve, sono Mary Clark.>> Mi porge la mano anche lei e si presenta.
<<Ciao, io sono Jenny e, da quel che ho capito, vorresti lavorare qui, giusto?>> Mi chiede gentilmente.
<<Si, ne ho davvero bisogno di questo lavoro. Sono andata da qualsiasi parte e mi hanno sbattuto tutti la porta in faccia. Spero che lei mi possa prendere.>> In questo momento mi faccio pena da sola, ma purtroppo è così, ho fottutamente bisogno di un lavoro.
Jenny mi guarda con tenerezza e vedo nei suoi occhi la compassione.<<Va bene Mary, ti faccio fare un mese di prova, se vai bene ti pago quel mese e ti assumo a tempo pieno. Inizi lunedì, va bene?>> Al sentire queste parole sgrano gli occhi e guardo Jenny come Axel guarda Sex and the City, con meraviglia.
STAI LEGGENDO
Rivals
RomanceSerpents e Scorpions, scuole nemiche da generazioni. Ma cosa potrebbe accadere se, per fermare questa rivalità, i presidi decidessero di unire i due istituti? Due gruppi, con tanti segreti nascosti e passati turbolenti. Tra rabbia, conflitti, amore...