Capitolo 11

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Clara's pov

<<Stasera James Walker da una festa a casa sua, ci andiamo?>> Ci sussurra Alex durante la lezione di italiano. Mi giro verso di lui, mentre Esmeralda e Mary lo stavano già guardando.

<<Ci puoi contare, è da troppo che non ballo.>> Gli dico e lui sorride immediatamente. Mi piace tantissimo ballare sotto le note di qualche musica reggaeton, quest'ultimo genere di musica mi fa impazzire e mi mette una tale carica da ballare non curante di chi mi sta intorno.

<<Anche io vengo, non ho voglia di stare in casa un minuto di più.>> Conferma Mary e alla fine anche Esmeralda ci da la sua presenza stasera.

<<Allora facciamo alle 18.00 a casa mia, ceniamo e poi ci prepariamo. Tanto, come al solito, prima delle 23.00 non ci sarà nessuno.>>

<<Per me va bene, l'unico problema è che non ho nulla da mettermi.>> Dice Mary, ogni volta che c'è una festa non ha mai nulla da mettere, ma se si aprisse il suo armadio uscirebbe il mondo, talmente è pieno.

<<Vai tranquilla amore, ci pensiamo noi, tanto io ed Esme portiamo i soliti borsoni pieni di vestiti e Clara ha l'armadio delle meraviglie con dentro ogni cosa.>> Dice Alex e tutte sorridiamo.

<<Voi quattro in fondo, avete finito di chiacchierare? Io sto facendo ancora lezione!>> Ci sgrida la nostra professoressa, quindi ci mettiamo composti e ci scusiamo. 

...

Suona la campanella e ci alziamo per andare in corridoio.

<<Io so già che cosa mettermi. Qualche giorno fa ho comprato un vestito bordeaux bellissimo. Il tessuto è in ciniglia, però è troppo complicato da spiegare, quindi lo vedrete stasera. Lo abbinerò con dei tacchi neri, non troppo alti, e borsa del medesimo colore.>> Spiego il mio outfit per la festa e già non vedo l'ora di indossarlo.

Esmeralda sta per parlare, ma si ferma quando vede tre ragazzi avvicinarsi a noi. Ci giriamo verso di loro e vedo che i loro volti non sono messi al meglio; Alex immediatamente fa un passo indietro e ci mettiamo poco a capire che quelli son i tre stronzi che gli hanno dato fastidio.

Istintivamente prendo la mano di Alex e sento che la stringe forte.

<<Che cosa volete?>> A prendere parola è proprio Alex e il ragazzo al centro, credo si chiami Rick, guarda gli altri due prima di parlare.

<<Noi volevamo chiederti scusa per ciò che ti abbiamo fatto, non lo rifaremo più ne a te ne a nessun'altro.>> Dice e vedo che lancia un occhiata verso qualcuno; intercetto la sua direzione e colui che sta guardando è Jason Smith. Iniziano a crearsi dei dubbi, ma che cosa c'entra lui?

<<Non vi perdonerò, ma apprezzo che vi siate scusati.>> Dice Alex in modo distaccato, dopodiché, se ne vanno lontani da noi.

<<Certo che erano proprio conciati male in faccia.>> Dice Mary e subito collego tutto, mi giro verso i Serpents e li becco a seguire con lo sguardo i tre ragazzi.

E se fossero stati loro ad averli picchiati? Guardo Alex e noto che tira qualche sguardo verso Smith. Qui la cosa mi puzza, ma non farò nessuna domanda, magari non si sente ancora pronto a parlarne.

Decido di non pensarci più e rientriamo in aula per le prossime ore di lezione.

...

Sono sdraiata sul divano a casa mia, i mie sono fuori a cena e mia sorella è andata a prepararsi dalle sue amichette. Perché, purtroppo, verrà anche lei alla festa.

Sento il campanello di casa mia suonare e mi incammino alla porta, la apro e ci sono Alex, Mary ed Esmeralda; li faccio entrare e appoggiano per terra due borsoni pieni di vestiti.

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