◇Capitolo 7◆

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Damiano.

Mi manca l'Italia, ma Perugia stava iniziando a starmi stretta.

Clara pensa che non mi manchi la mia città. Ma trasferirmi dall'altra parte del mondo mi ha fatto solo che bene.

Così facendo ho eliminato tutte le amicizie e relazioni per me dannose.

Non ho mai avuto una relazione sana.
Le relazioni che ho avuto sono state tutte tossiche, caratterizzate da gelosia, possessività e indifferenza.

Mi ricordo che quando frequentavo una ragazza, non potevo nemmeno uscire con i miei genitori, figuriamoci con gli amici.

Una volta fece una scenata di gelosia in mezzo alla gente perché mi vide con una ragazza. Quella ragazza era mia sorella. Per poco non le tirò uno schiaffo.

Da quel momento in poi, non la vidi più. Ho deciso di lasciarla e non ho più avuto intenzione di avere una relazione.

Per questo motivo, mi godo la vita e quando noto che qualcuno ci prova con me, faccio sempre finta di niente. Voglio divertirmi con il consenso della ragazza.
Lei non si illude non soffre e io sto bene.

°•°•°•°•°•°•°•°•°•

Due settimane dopo il nostro arrivo qui a Boston, sono andato con mio padre alla motorizzazione per convalidare la mia patente italiana.

Pensavo che sarebbe stato più semplice, ma c'è  stata molta burocrazia da sostenere.

Alla fine, però, ho ottenuto la patente. Mi è stata consegnata a casa dopo una settimana.
L'unica cosa che mancava era la macchina. Grazie al signore che ha aiutato i miei genitori, mi ha consigliato un concessionario di auto usate ma tenute molto bene.

Per una volta, sono contento di spendere tutti i miei risparmi per qualcosa di cui non mi pento.

Ho acquistato una Dodge Challenger del 2010 di colore arancione con due strisce nere sul cofano.
È in perfette condizioni.

Desideravo fortemente avere un'auto di mia proprietà per non prendere mezzi pubblici o dover chiedere il permesso ai miei di usare la loro auto.
Come succedeva spesso in Italia, avevo una macchina mia personale ma era così tanto vecchia che erano più le volte che stava dal meccanico che in giro per le strade.

In questo modo posso accompagnare Clara a scuola e tenerla sempre d'occhio, almeno ci provo.
Soprattutto perché io dovrò iniziare il college e gli orari potrebbero non coincidere con quelli della high school.

Dopo quello che le è successo, cerco sempre di proteggerla. Anche se lei si innervosisce o arrossisce come un pomodoro perché si vergogna.

Quel giorno, quando vidi Clara sconvolta sul ciglio della strada, ero così furioso che volevo andare da quel tipo che chiamavo amico e fargli del male. Questo è quello che intendo per persone tossiche.
Ma Clara mi chiese di non fare nulla e di rimanere con lei. Le diedi un abbraccio e cercai in tutti i modi di tranquillizzarla, senza nemmeno una spiegazione.

In quel momento, devo ammettere, desideravo delle spiegazioni, ma non da parte sua, ovviamente, poiché è stata la vittima, bensì da parte del ragazzo.
Fin dall'inizio della loro frequentazione, l'ho sempre messo in guardia sul fatto che doveva comportarsi in modo appropriato, giacché si trattava pur sempre di mia sorella. E come uno sciocco, ho creduto alle sue parole.

Ma questo non succederà più.
Al costo di farmi odiare da mia sorella, la proteggerò da tutto e da tutti.

Non a caso ho scelto di tatuarci quella frase.

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