Capitolo dieci

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"K-Kirishima!"

Riconoscendo quella voce tranquilla e pacata il ragazzo si voltò.

"Sei proprio tu!"

Due grandi braccia lo accolsero in un caloroso abbraccio.

"Mi sei mancato così tanto!" disse Taishiro Toyomitsu con il suo solito sorriso.

"Anche voi mi siete mancato, maestro" rispose Eijiro con un filo di voce venendo stritolato dalla presa che diventava via via più forte.

Il giovane notò la presenza di Shota Aizawa che osservava la scena in disparte a braccia conserte. Quando finalmente la divinità dell'abbondanza sciolse l'abbraccio il rosso riprese rumorosamente fiato per poi prendere parola.

"Maestri, sono qui per scusarmi con voi. In particolare con voi, sommo Fat Gum" cominciò inginocchiandosi e abbassando la testa.
"Ho tradito la vostra fiducia e i vostri insegnamenti. Non so se riuscirete a perdonarmi ma-"

"Non c'è bisogno di essere così formali!" lo interruppe la creatura superiore cercando di alleggerire la tensione.

"Maestro Fat Gum, sono qui per dichiarare davanti a voi che accetto il mio destino. Anche se la mia missione sarà pericolosa e aspra continuerò con un sorriso in volto ad avanzare. Non vi deluderò ancora!"

"Kirishima, tu non mi hai mai deluso" disse la divinità dell'abbondanza poggiando una mano sulla testa del giovane.
"Potresti fare grandi cose se solo credessi in te stesso, non ho mai avuto dubbi su questo. Tutti gli insegnamenti e le virtù che ti ho trasmesso sono dentro di te. Hai la mia benedizione per partire lungo questo insidioso viaggio. Io veglierò su di te, come ho sempre fatto durante questi lunghi anni" concluse con un grande sorriso Taishiro Toyomitsu.

Kirishima alzò il volto con gli angoli degli occhi leggermente bagnati dalle lacrime.

"Ti ho messo un peso sulle spalle troppo grande e me ne sono accorto tardi" continuò con amarezza la divinità mentre Eraserhead abbassava la testa senza dire una parola.
"Tutte quelle pressioni, quelle preoccupazioni... Sono stato troppo duro con te. Ora sono qui per darti il mio supporto. Anch'io mi devo scusare con te" concluse Fat Gum con delle piccole lacrime che iniziavano a bagnargli le guance.
"Fai splendere la tua luce e mostra tutti chi sei! Ora va!" dichiarò infine abbracciando ancora una volta il minore.

"Segui il tuo cuore e andrà tutto bene" disse debolmente Shota Aizawa salutando con una mano il rosso.

Eijiro si ritrovò accanto a quello strano pentolone con la luce verdognola che fuoriusciva come vapore. Leggermente disorientato si avviò verso le scale cercando di mettere ancora a fuoco ciò che era successo pochi secondi prima.

"Te ne vai così?" chiese Bakugou alle sue spalle appoggiato su una colonna di legno.

Il biondo squadrò con riluttanza il recipiente nero mentre la fatina rosa era appoggiata sopra il coprispalla del suo mantello.

"Scusate, non vi avevo visti!" sorrise il rosso raggiungendo allegramente i compagni.
"Sono pronto a partire!" dichiarò infine.

Katsuki si limitò a sbuffare e incrociare le braccia al petto mentre la fatina brillò di una chiara luce rosa. Eijiro la guardò in modo malizioso prima di portarsi una mano vicino alla bocca.

"Ashido, che ne dici di volare gi-"

Subito il fumantino si fiondò sul corpo del compagno cercando di coprirgli inutilmente la bocca mentre con l'altra mano cercava di bloccare il piccolo essere. La fata li riportò alla fine delle scale allo stesso modo di come li aveva portati in cima. Bakugou maledì con tutto se stesso la magica creaturina appoggiandosi a una grande radice dell'albero e stringendosi lo stomaco con un braccio.

Nobili e Ribelli -Kiribaku/Bakushima-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora