In una via traversa, semi nascosta dalla via principale, vi stava un bel locale le cui vetrate esterne erano ricoperte di piante lussureggianti che davano l'idea di un posto fresco ed esotico.
In molti lo conoscevano e ci si fermavano per il bel ambiente che vi trovavano all'interno.
Tavolini in ferro battuto sormontati da tovaglie di lino bianco, erano disposti in un ordine casuale per la stanza, insieme a sedie diverse le une dalle altre.
La musica di sottofondo era dolce e melodiosa, rendendo l'insieme del locale accogliente, piacevole e rilassante.
Un bel luogo in cui lavorare, anche se la divisa che i dipendi usavano, era particolare.
Le ragazze erano solite usare gonne corte sopra strati e strati di sottogonne svolazzanti bianche, con dei bei grembiulini orlati di pizzi e merletti. Delle maid in stile inglese, ma rese più appetibili dalle gonne corte.
I ragazzi invece, indossavano livree da maggiordomo, con annessi panciotti e orologi da taschino, per rendere i look seri, ma comunque nel tema che il locale voleva creare.
Il posto era frequentato da persone di tutte le età, da ragazzini che adorano i piatti belli da fotografare per i social, alle signore di quartiere a cui piace prendere il tea in luoghi rilassanti e ricchi di atmosfera.
Ed è in questo locale che Izuku si sta dirigendo, luogo in cui lavora già da un paio di anni come butler, nel gergo il cameriere.
Quel giorno in particolare, però avrebbe dovuto indossare qualcosa di diverso dalla sua livrea.
Una richiesta che aveva assecondato per via dell'assenza di una collega che aveva avuto problemi e quindi assente dal lavoro.
Aveva accettato quella supplica, senza fare storie, ma quando, arrivato nello spogliatoio, si era trovato il bel vestitino nero con il grembiulino bianco, un po' si era pentito di aver acconsentito, soprattutto perché fra gli indumenti che doveva indossare vi erano delle parigine bianche da tenere su con delle giarrettiere decorate con pizzi e nastrini.
Si sentiva strano nell'arrotolare la prima calza e infilare il piede nella stoffa morbida, come se la sua virilità stesse abbandonando il suo corpo, per renderlo quello femminile di una ragazza.
«Wow, sei veramente carino Izuku kun.» disse una collega entrando nello spogliatoio, armata di trucchi e spazzole per i capelli.
«Per favore non lo dire Mayu chan. Mi sento in imbarazzo.» rispose il ragazzo nascondendo il volto fra le mani, le guance rosse a tal punto da nascondere le lentiggini che ne costellavano la pelle.
«Se fossi carina come te avrei molte più mance, invece sono sempre relegata ai tavoli dei pervertiti.» continuò lei con tono melodrammatico, la mano posata sulla fronte come a enfatizzare il suo rammarico.
«Lo sai che non ti crede nessuno? Ho visto la settimana scorsa come quel tipo ti ha lasciato una mancia da cinquanta mila yen.
«Tu non hai visto nulla. Era solo la tua impressione e ora basta contraddirmi e iniziamo con i miracoli.» e nel dirlo estrasse dalla sua borsa una trousse colma di tutti i tipi di make up che si potessero immaginare.
«Non vorrai veramente riempirmi la faccia con quella roba? Vero?» domandò Izuku spaventato, ma con già le scarpe con il tacco ai piedi, così non riuscì a sfuggire alla presa ferrea con cui Mayu lo afferrò.
«Non ti preoccupare, ti metterò solo lo stretto necessario, come un bel blush per quelle guance tenere e succose.»
Izuku venne imbrattato da un polvere rosea e da mascara pruriginosi, oltre che da un lucidalabbra urticante che doveva fargli sembrare le labbra più carnose e colorate.
Non capiva a cosa servisse il tutto, in fondo avrebbe dovuto vestire quei panni solo per un paio di ore, non per una giornata intera e cercò anche di dirlo alla collega, ma questa, affibbiandogli malamente un vassoio di acciaio lucido, lo spedì fuori dallo spogliatoio quasi con un calcio nel sedere.
«E vedi riempire un po' quel petto, altrimenti ti ruberò tutti i clienti.» ribadì lei con un occhiolino e un bacio volante.
«Finirà che dirò ai tuoi clienti abituali che non sei veramente una ragazza.» minacciò il verdino, ma nonostante tutto, infilò un paio di fazzoletti sul petto per mascherare il fatto di non possedere un seno.
Con queste premesse, si avviò verso la sala, il sorriso più smagliante del suo repertorio, fisso sul volto e le guance rosee per l'imbarazzo perenne che lo avrebbe accompagnato per il resto della giornata.
Angolo Ice:
Partecipante alla challenge Prime volte indetta da Dylanation su KomorebiCommunity - Fanfiction Italia
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La Maid e L'Eroe
ФанфикIzuku un giorno è costretto ad indossare abiti da maid per il lavoro, ma questo avrà delle ripercussioni, perché quel giorno nel bar in cui lavora, si presenta il grande eroe Red Riot. Partecipante alla challenge Prime volte indetta da Dylanation s...