Caffè e meringhe dell'amore

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Erano andati al locale dove lavorava Izuku, non perché fosse il più vicino o il più adatto per il loro tipo di conversazione, ma perché una volta finito di chiacchierare, il verdino avrebbe dovuto indossare di nuovo i suoi vestiti da butler e tornare al lavoro.

«Quindi...» iniziò il rosso dopo che una maid con i codini rosa confetto gli portò il caffè che aveva ordinato, «Quindi studi medicina?» chiese agitando il cucchiaino nella tazza di porcellana lilla.

«Sì, questo lavoro mi aiuta con le spese, sono parecchio ingenti soprattutto perché ho scelto un ramo complicato.» rispose Izuku addentando una delle meringhe alle fragole che aveva ordinato insieme al suo tea con il latte.

«Devi essere molto intelligente se hai scelto quella scuola.» notò Eijirou non perdendosi un movimento del ragazzo che aveva di fronte, constatando come ogni gesto fosse elegante e preciso.

«Sono un quirkless, non potevo scegliere il mio lavoro dei sogni, quindi mi sono detto che c'era un altro modo per salvare le persone e come hai detto tu, sono intelligente, quindi perché non sfruttare questa mia dote.» la lingua spazzò via una briciola dal labbro superiore del minore.

Il rosso imitò il gesto, deglutendo un grosso grumo di saliva che sembrava avergli impastato la bocca.

«E come mai ieri eri vestito da maid? Vedo che i ragazzi qui indossano una livrea, perché tu hai indossato la gonna?» domandò arrossendo in imbarazzo per aver tirato fuori quell'argomento così di colpo.

«Una mia collega ieri era assente, nessuna poteva sostituirla e in più ieri i butler erano in eccesso.» gli occhi fissi sulle mani intrecciate in grembo mentre si tormentavano a vicenda, strappando le pellicine attorno alle unghie perfettamente limate corte.

«Uhm.» sussurrò il maggiore sollevando la tazza e portandosela alle labbra, ingoiando una generosa sorsata di caffè, disgustato da quanto fosse dolce, ma ignorandone il gusto, troppo concentrato ad osservare Izuku e le sue guance colorate di rosso, «Eri carino con quelle calze bianche.» sussurrò, sperando quasi che l'altro non lo sentisse.

«Come scusa?» chiese il verdino sollevando il capo e incrociando gli occhi rossi dell'eroe, trovandoli ardenti, tanto che si sentì in soggezione.

«No, niente. Stavo solo chiedendomi come si chiama quello che stai mangiando.» disse cercando di cambiare argomento.

«Le meringhe dell'amore...» s'interruppe avvampando e spalancando gli occhi per lo shock.

Aveva preso quel dolce perché era il meno costoso del locale, ma il nome alquanto equivoco, sopratutto se il motivo per cui ti eri ritrovato seduto su quel tavolino era quello di chiarire un malinteso, lo stava mandando in panne per l'imbarazzo.

«Amore.» ripeté Eijirou afferrando a sua volta una delle meringhe più piccole e portandosela alle labbra.

Era dolce e stucchevole per lui che era abituato a cose più amare, ma al pensiero di come le labbra del verdino si erano avvolte attorno a quel dolcetto, il desiderio di farsele piacere, lo portò a leccare la piccola confettura che, dopo il primo morso era uscita dal centro di essa.

«Sono buone e dolci.» disse l'eroe, infilando in bocca l'ultimo boccone sotto lo sguardo attento del minore che incrociò le gambe sotto il tavolino.

«Sì, ma tutto quello che serviamo qui è buono, soprattutto la torta alla panna.» rispose Izuku gli occhi ormai fissi in quelli di lui, impossibilitati a separarsi.

«Ma non mi dire, però credo che siano più buoni quando sono portati da una maid carina.» e il sorriso che fece, mostrando i denti appuntiti, fece venire i brividi di piacere al minore.

Angolo Ice:

veciadespade le meringhe....

La Maid e L'EroeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora