-"John b guarda che so camminare!"- brontolai per la quindicesima volta.
Dopo essere scappati da quel manicomio noto come "Villa degli orrori Cray" i ragazzi insistettero per riaccompagnarmi a casa. Fortunatamente lo Zio Liam era momentaneamente fuori casa per degli affari di lavoro, se no sarebbe risultato difficile spiegare il perché dell'emorragia che avevo sulla mia coscia destra.
-"Lydia devi andare all'ospedale, subito"- non capivo se fosse arrabbiato, preoccupato o semplicemente John b.
-"te l'ho già detto, non posso andarci all'ospedale dato che, essendo minorenne, avviserebbero subito mio zio e lo sai pure tu che non lo possiamo permettere"- dissi esasperata.
-"quindi è meglio morire dissanguata?!"- esclamò urlando. Non risposi e serrai le labbra per evitare di creare un ulteriore scontro.-"dammi il telefono"- disse ad un tratto Sarah.
La guardai confusa ma mi limitai a consegnarglielo in silenzio.
La bionda cominciò a digitare qualcosa sulla tastiera del cellulare e poi partì il solito bib-bib-bib segno che stava chiamando qualcuno..-"chi stai chiamando?"- chiese John b ma venne zittito da Sarah la quale cominciò a parlare con non so chi.
Dopo pochi minuti terminò la misteriosa chiamata e mi riconsegnò il telefono.
-"con chi parlavi"- riprese a domandare il moro. Mentre io controllavo il registro chiamate...quella piccola...-"Jason? "-
-"sul serio Sarah?!"- la ripresi,
-"tra pochi minuti dovrebbe arrivare, e non guardarmi così lo sai anche tu che è bravo in quello che fa, e poi..potresti imparare qualcosa"-
-"la mia idea di imparare è completamente diversa da questo!"-
Lei alzò gli occhi al cielo per poi trascinare tutti fuori da casa mia una volta che sentì il campanello suonare.
-"la paziente Brown e il dottor Clay hanno bisogno di tranquillità e privacy, quindi tutti fuori di quì!"- esclamò la mia amica facendomi un occhiolino.
Quella stava tutta fumata...-"Quindi ti sei ferita con un coltello da cucina mentre tagliuzzavi delle carote?"- chiese di nuovo Jay guardandomi, ancora una volta, con scetticismo.
-"sì, proprio così"- sbuffai.
-"e dove sono le carote?"-
-"nella mia pancia"- indicai il mio ventre.
Lui non proferì altro e continuò con la ricucitura della ferita. Iniziavo a pentirmi di non essere andata in ospedale, non perché Jason non fosse bravo, anzi, ma per il semplice fatto che non poteva di certo utilizzare dell'anestetico senza autorizzazione e senza, soprattutto, un minimo di esperienza.
Ciò nonostante continuava a ripetermi frasi dolci cercando di distrarmi dal dolore.-"Finito!"- esclamò accarezzando il punto dove poco prima stava giocando con ago e filo, mentre ora era invece coperto da una garza bianca.
-"non so ancora come ringraziarti"- dissi mentre il ragazzo quì di fronte mi aiutava a scendere con delicatezza dal bancone in marmo della cucina dove mi aveva fatto distendere per "l'operazione".
-"non devi ringraziarmi..è stato un piacere"- mi guardò con i suoi occhi grigio-azzurri per poi abbozzare un sorriso contagioso..
-"sei bellissima...anche in fin di vita"- ridacchiò beccandosi da parte mia un pugnetto amichevole sulla spalla sinistra.
-"lei è ridicolo e aggiungerei anche poco professionale, dottore"- nascosi il lieve rossore che si era andato a formare sulle mie guancia con il mio solito sarcasmo.
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𝐎𝐜𝐞𝐚𝐧 𝐁𝐥𝐮𝐞 𝐄𝐲𝐞𝐬 ┊𝑱𝑱 𝑴𝒂𝒚𝒃𝒂𝒏𝒌
Adventure"Esistono diverse tipologie di storie d'amore. Ci sono storie d'amore semplici, quelle classiche, dove un ragazzo incontra una ragazza, si innamorano, si sposano e tutti hanno il loro "vissero per sempre felici e contenti". Ci sono storie in cui tut...