Chapter 3: Sotto il bel Cielo Azzurro

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Izuku era attorniato dalle giovani rampolle Omega che cercavano di fargli mille domande pur di sentire la sua voce ed interagire con lui. Con le guance un po' rosse di imbarazzo, il ragazzo sorrideva semplicemente e tentava di raggiungere il banco.
Katsuki sedeva tutto solo, i suoi occhi annoiati fissavano le nuvole un po' più scure nel cielo.
Durante la notte aveva di nuovo avuto quell'incubo, i ricordi dello stupro erano tornati e lui si era svegliato più volte con una terribile sensazione di soffocamento, per non parlare del cuore che a momenti gli era uscito fuori dal petto. 

Il suo primo pensiero, nonostante tutto, era stato ancora una volta Katsumi. La bimba era molto tranquilla di notte e anche stavolta dormiva placidamente, con i pugnetti all'insù e la testolina girata verso di lui.
Katsuki l'aveva ammirata, nonostante l'unica fonte di luce proveniente dalla luna e si era disteso accanto a lei, accarezzandole la testolina. Pian piano, stanco e provato e con una lacrima lungo la guancia, si era addormentato.

– Vi ringrazio, ma non mangio dolci. Non mi piacciono, in realtà.

Il biondo guardò Izuku... si era perso nei pensieri ancora una volta. Se riguardavano Katsumi non gli dispiaceva ma se apriva la porta cupa e marcia e guardava in fondo alle gradinate avvolte nell'oscurità sapeva che i demoni del suo orribile segreto cercavano di afferrarlo e di trascinarlo via.

– Ma davvero? Che peccato!

Per fortuna o sfortunatamente, quella conversazione fu troncata all'arrivo del professore di storia. L'anziano Beta volse un sorriso prima di tirar fuori dalla sua elegante valigetta in vera pelle alcuni taccuini.
Izuku si lasciò andare a un sospiro sollevato... Finalmente! Non ne poteva proprio più di essere come in balia di quelle feroci leonesse! Non fece mai caso, contento com'era di essere libero, allo sguardo scrutatore di Katsuki.
Come lo guardava? A tratti, con la coda dell'occhio e in quei filamenti scarlatti galleggiavano emozioni di difficile interpretazione. 

Il verdino se ne accorse ma non ne fu minimamente intimorito. Non si spiegava il motivo ma Katsuki lo interessava, anzi lo trovava proprio interessante. Katsuki ricambiò con un'espressione rabbiosa. 
Stammi lontano. 

Adesso che il biondo guardava il professore, Izuku si appoggiò di mento sulla mano, senza smettere di osservarlo con gentilezza e gioia. Katsuki Bakugo gli sembrava una persona molto chiusa eppure con un qualcosa che lo attraeva. Il cosa lo avrebbe scoperto senz'altro.
Per le successive due ore, l'Alpha sbirciò di tanto in tanto il suo compagno di banco senza mai farsi accorgere...


***


Il verdino era seduto in terra nella palestra del liceo; aspettava la prossima partita di pallavolo per poter giocare ma non gli dispiaceva.
Era dal primo set che non smetteva di ammirare Katsuki. Non lo stava studiando per carpire qualche tecnica segreta legata alla sua bravura, era semplicemente molto colpito dalla sua forza e agilità. Tra una schiacciata e un'alzata, il suo sguardo brillava di determinazione e si faceva affilato, bramoso di vittoria.

Con l'arrivo della fine del secondo set e il vantaggio della squadra blu capitanata da Katsuki, Izuku si alzò in piedi. Alla sua sinistra, su una panca, giacevano degli asciugamani e lui pensò che offrirne uno al biondo gli avrebbe dato modo di interagire con lui.
Peccato che i suoi buoni propositi morirono quando si avvicinò e... Katsuki lo fissò prima con supponenza per poi superarlo senza rivolgergli neanche una sillaba.

Izuku e l'asciugamano rimasero impietriti... l'Omega li aveva rifiutati!

Quando si voltò, un sorriso era già sbocciato sulle sue labbra. Il verdino non si sarebbe arreso così facilmente! Fu allora che, mentre aggiustava l'asciugamano che aveva un po' sgualcito, si rese conto che Katsuki lo attirava davvero molto.

DEKUBAKU: SaiSei, La Rinascita di Katsuki BakugoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora