Chapter 16: Per Opera dell'Istinto

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— Di solito, la porto a prendere un po' d'aria ma non vado al parco.

Izuku aveva proposto una passeggiata, un'oretta dopo la merenda. Inizialmente Katsuki non era stato molto contento - aveva ancora timore dei luoghi troppo aperti e brulicanti di Alpha - ma poi qualcosa in lui era arrivato, prepotente come un'onda.
Sentimenti caldi e piacevoli gli avevano lenito una pulsante ferita aperta nell'anima, qualcosa di mai provato prima. Katsuki aveva guardato Izuku, poi Katsumi tra le sue braccia e si era reso conto che con l'Alpha al suo fianco niente gli sarebbe potuto accadere.

Ricordati come ti ha difeso da quel figlio di puttana espulso di Faccia di Tonno...

Ed ora, i due sedevano su una panchina al parco. Katsumi, tenuta per le braccine dall'Alpha, si divertiva a scalpitare sull'erba rumorosamente.

— E' abbastanza incerta e gattona ancora. Ha provato ad alzarsi quando io stavo facendo i compiti.
— Che emozione, Kacchan! Io non ho mai avuto questo onore...

La conversazione cadde un po' ma Katsuki non era in vena di restarsene in silenzio ad ammirare le altalene vuote che cigolavano nel vento o il piccolo recinto di sabbia poco più avanti.

Ne, Izuku... a te piacerebbe avere dei cuccioli?

Izuku fece sedere la bambina sulle sue ginocchia e la tenne delicatamente stavolta sotto le ascelle. Katsuki non si spiegava come quel suo sorriso dolce e lo sguardo tenero continuassero a colpirlo così tanto.

— Sì, Kacchan. Mi piacerebbe tanto. E se non fossi minorenne, penserei già di metter su famiglia.
— Non pensi che sarebbe come precludersi la propria giovinezza? Un figlio non è una passeggiata.
— Dipende dai punti di vista. Anche se per poco, la mia vita è stata benedetta da Junta e mi ha fatto capire quanto io ami i bambini e quanto vorrei avere una famiglia numerosa.
— Con qualche ragazza?

A quel punto, forse sorpreso dal tono spezzato e un po' spaventato o per la curiosità di quella domanda, Izuku guardò completamente Katsuki e i suoi meravigliosi occhi spalancati.

— Kacchan, mi piacciono i ragazzi.

Il biondo afflosciò vistosamente la spalle, Izuku sbuffò una risatina.

— Sembri sorpreso. O magari sconvolto?
— Né l'uno né l'altro, Nerd. Mi fa piacere, piuttosto.
— Perché?
— Perché non avremmo più potuto essere amici se ti fosse piaciuta la passera. Viva il cetriolo!

Izuku gli accarezzò improvvisamente i capelli... la spavalderia del biondo svanì, sostituita da un'espressione docile, vagamente felice e ancora una volta di sorpresa.

— So che non ti piacciono le mie carezze ma non c'è nessuno e volevo ringraziarti.
— E perché?
— Sono felice di non essere l'unico a preferire lo stesso sesso, Kacchan.

Katsuki deglutì. La mano di Izuku scivolò lungo la sua tempia, sfiorò la guancia e tornò a sorreggere un fianco di Katsumi, completamente rapita da una piccola margherita poco distante.

Non è che non mi piacciano le tue carezze, Nerd...
Ho solo paura che tu possa diventare il mostro.

Il biondo si artigliò la t-shirt all'altezza del cuore. Si sentiva avida e ingordo, desiderava sentire la mano dell'Alpha indugiare sul suo viso e sfiorare le sue labbra. E quando gli rivolse uno sguardo quasi implorante senza neanche sapere il perchè, nel suo petto, o meglio nel profondo della sua anima, udì una dolorosa palpitazione.

Voglio dirtelo, Izuku! Devi sapere il mio segreto!

Katsuki dischiuse le labbra...
... ma nulla ne uscì, se non un mezzo suono strozzato.
Sconsolato, rabbioso e vigliacco, si alzò con le mani in tasca.

DEKUBAKU: SaiSei, La Rinascita di Katsuki BakugoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora