Chapter 19: Epilogo

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Erano passati quattro anni. 

Il tempo sembrava essere volato così velocemente, ma carico di ricordi, alcuni belli e altri brutti. Dopo il diploma al liceo, Katsuki e Izuku avevano ufficializzato le cose. 

— Noi ci siamo scelti, io lo amo. E' il mio Alpha. 

Masaru e Mitsuki erano rimasti profondamente colpiti dalle parole felici e determinate di Katsuki. 

— E' il mio Omega. Sono onorato che mi abbia scelto tra tanti. 

Inko aveva abbracciato i due, senza neppure nascondere le sue lacrime di contentezza. Katsumi aveva protestato per non aver ricevuto qualche coccola. Quando il biondo l'aveva presa in braccio, la piccola aveva stretto la camicia di Izuku e si era messa a ridere felicemente. 

I due avevano deciso di lavorare e di risparmiare il più possibile per permettersi una piccola dimora dove convivere. Izuku era poi entrato a far parte di un'azienda molto affermata nel campo dell'Ingegneria Informatica e Katsuki invece, nel mondo della medicina, anche se per ora era stagista. 

Il suo mentore non era altri che Inko Midoriya. Lavoravano insieme nel reparto di Pediatria e Neatologia. Katsuki era felice, apprendeva ogni giorno qualcosa di nuovo e sentiva di essere sempre più vicino al suo sogno di diventare un medico affermato in campo pediatrico. 

— Katsuki, ho qui i risultati delle tue analisi. Sei molto pallido, tesoro. Perché non torni a casa?
— Ma zia, il turno...

La donna scosse il capo e con un sorriso lo convinse a rincasare un po' prima. Era da qualche tempo che il giovane di diciannove anni si sentiva poco bene e finalmente avrebbe scoperto il male che l'affliggeva.
Inko lo guardò andar via con un sorriso di chi la sapeva lunga...


***


Papà! Mamma, mamma!

Izuku prese in braccio la bimba di ormai quattro anni. Ultimamente stava lavorando in smartworking ed era felice di passare del tempo con colei che era diventata la sua figlioletta a tutti gli effetti. Si occupava anche della casa mentre Katsuki non c'era; aveva imparato a cucinare e a cercare di non far arrabbiare il suo adorato compagno.

La porta dell'appartamentino si aprì con un cigolio. Katsumi gridò felice di rivedere la sua mamma ed Izuku ne approfittò subito per baciargli la bocca, mentre le passava la bambina e gli toglieva di mano sacchetti della spesa, lo zaino, la giacca e una cartellina zeppa di referti. 

— Mamma, bentornata!
— Grazie, tesoro. Hai fatto la brava con papà?

La piccola sorrise enormemente mentre annuiva ed Izuku se la rideva.
Era arrivato il momento di parlare di cose importanti; l'Alpha voleva conoscere tutto della salute del suo Omega. Mise Katsumi nel box pieno di pupazzi, il suo amato panda e palline per giocare, loro due si sedettero in cucina. 

— Hai sete, Kacchan? Vuoi qualcosa da mangiare?
— No. Ho lo stomaco sottosopra, finirei per vomitare. Dammi solo un po' d'acqua. 

Izuku obbedì, con un po' di preoccupazione ma, mentre riempiva il bicchiere, si accorse che Katsuki aveva occhi sognanti e sembrava molto felice. Era davvero meraviglioso.
Il giovane stagista, durante il viaggio in treno, aveva letto i referti e con molta fatica si era trattenuto dal piangere. Non sarebbero state lacrime di dolore, comunque. 

Sorseggiato un po', il biondo spinse verso le dita di Izuku, più verso la mano con l'anello di fidanzamento - che sfoggiava anche lui con molto orgoglio - quattro piccole ecografie. Nei suoi occhi c'era un pochino di nervosismo.
Izuku guardò attentamente. 

DEKUBAKU: SaiSei, La Rinascita di Katsuki BakugoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora