Chapter 13: Un Particolare Caldo Momento

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Verso sera, dopo un pomeriggio passato a coccolare Katsumi, giocare con lei, parlare dei compiti e dei sogni futuri, il biondo si sentì un po' strano. Izuku era seduto accanto a lui, profondamente addormentato mentre teneva in braccio la bimba, anche lei in un sonno profondo.
Si appoggiò pian piano con la tempia sulla spalla dell'Alpha solo per potergli annusare la ghiandola. Dalla sua bocca dischiusa, Katsuki lasciò andare un piccolo gemito. Le sue gote si stavano gradualmente tingendo di rosso, gli occhi languidi e sentiva un calore che rimbalzava in tutto il corpo.

Ma quella sensazione piacevole si trasformò in un doloroso crampo nel basso ventre, lì dov'era la cicatrice. Katsuki sussultò e si alzò in fretta, con una mano sulla bocca. La tv proiettava lampi colorati, dalle finestre il cielo era buio. Sul suo cellulare l'orologio segnava le ventidue in punto.
I suoi genitori sarebbero rincasati solo tra qualche oretta.
Di nuovo il caldo, ancora un crampo. Katsuki si allontanò un po' ma così facendo colpì con il tallone la gamba del tavolino di cristallo tra la tv e il divano ed Izuku si svegliò.

— Kacchan...

Improvvisamente, un odore buono e fortissimo galleggiava nell'aria. Il torpore del sonno svanì da Izuku nel momento stesso in cui lui inspirò a fondo l'aroma dolce e stucchevole. Capì subito e altrettanto in fretta cercò di allontanarsi.
Ma Katsuki, però, aveva altri piani.
Il verdino mise delicatamente nel passeggino la piccola, prese lo zaino e si avviò verso la porta.

— Kacchan, mi dispiace sembrare brusco ma... sai meglio di me è che giusto che io vada via.

La porta che l'Alpha era riuscito ad aprire un po' si chiuse con un forte scatto. Adesso Izuku si trovava bloccato in mezzo alle braccia di un Omega chiaramente sempre più in calore. L'odore gli stava dando alla testa, tanto potente era.

— Kacchan, per favore, fammi andar via. Mi sto trattenendo ma se perdessi il lume della ragione non so che potrebbe succedere!

L'Omega gli afferrò la camicia, giusto sul petto e gli leccò la ghiandola odorosa con una languida lappata. Guidò l'altra mano di Izuku giusto in mezzo alle sue gambe, dove iniziava a sentirsi non solo bagnato ma anche piuttosto duro.

— Katsuki!

Il biondo era in balia dei suoi istinti. Ancheggiava, si strusciava, gemeva, il tutto in modo piuttosto osceno. Izuku, al contempo, iniziava a desiderare di assaggiare quell'Omega che si stava offrendo. E vedergli la ghiandola nuda non aiutava. Ma doveva resistere!
Katsuki però, lo tirò a sé e lo spintonò duramente sul pavimento, solo per sedersi su di lui, giusto sulla patta dei suoi pantaloni neri. Izuku si nascose bocca e naso sotto alle mani in un'impresa disperata pur di non soccombere ai suoi istinti da predatore.

L'Omega aveva un volto bellissimo; le palpebre basse, le ciglia lunghe e bionde che nascondevano i suoi occhi pregni di piacere. Le labbra rosate e umide di saliva che si muovevano senza emettere alcuna parola. La clavicola e una parte del petto erano scoperti, Katsuki si disfò velocemente della sua t-shirt nera oversize e mostrò quanto fossero turgidi e rosati i suoi capezzoli.

Izuku non voleva guardare ma... che visione paradisiaca!

Le cose si fecero ben più complicate quando Katsuki gli tenne ferme le spalle, lo bloccò ulteriormente sul pavimento e si strofinò ritmicamente sul suo inguine. Le stoffe rasparono, i gemiti di un Omega in calore si fecero più forti e Izuku sentì la bocca riempirsi di saliva. Stava impazzendo, voleva disperatamente soddisfare Katsuki!

— Perché non mi vuoi, Alpha?

Gli occhi del verdino si fecero enormi, pieni di sgomento. Katsuki aveva parlato con un tono basso ma pieno di disperazione, come se si stesse ferendo sempre di più per via di quella complicata resistenza. Il cuore di Izuku si fratturò.
Le lacrime scendevano nette sulle guance fiammeggianti del biondo che si era fermato ma che ancora lo guardava in silenziosa attesa. Izuku gli appoggiò una mano sulla guancia.

DEKUBAKU: SaiSei, La Rinascita di Katsuki BakugoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora