Ilary Brooke.
Ho 18 anni e ho da poco terminato il liceo.
Abito nella cittadina di Manchester,non esattamente,ma in un piccolo borgo lontano dal centro.
È un posto tranquillo ma non lo preferisco.
Oggi,12 giugno.
Sono in camera mia e tra le mani ho il mio adorato pc.
Sembra strano,ma lui è il mio sfogo.
Insomma,scrivo tanto,e i fogli non mi piacciono.
"Ilary,sbrigati!"la voce di Natalie irrompe i miei pensieri.
Natalie.
Come posso descrivere chi è Natalie?
Beh,Natalie è la mia migliore amica,la mia gigante salvezza.
Siamo legate da un amore inimmaginabile da quando abbiamo circa 3 anni.
Lei è l'unica che mi è rimasta affianco,l'unica che non ha ascoltato le dicerie della gente quando la mia vita stava andando a rotoli.
Lei è rimasta con me,mi ha teso la mano e mi ha implorato di provare a cambiare.
Forse ci sto riuscendo,anzi,non ci sto riuscendo,voglio solo accontentare la mia dolce Natalie.
Questi sono giorni importanti per noi,più per lei che per me.
Stiamo per partire verso uno dei luoghi che per me e Natalie è fin da bambine il nostro sogno.
Andremo nella grande Seattle.
Più precisamente,dobbiamo frequentare una specie di campus,è un pre-college e naturalmente andremo insieme."Dai,Ilary,si farà tardi" dice la mia migliore amica.
"Sto arrivando" le rispondo sbuffando.
È sempre molto allegra e il più delle volte è anche una grande rompiscatole.
Arrivo in salotto e noto la figura della mia migliore amica vicino alla mia grande libreria,intenta a prendere uno dei libri in cima,ma con scarso risultato,dovuto alla sua non elevata statura.
Ma nonostante non abbia un ottimo canone di altezza,si può dire che è una delle ragazze più belle di quella che è la nostra cittadina.
A scuola è sempre stata vista come un qualcosa di irraggiungibile da tutti i ragazzi.
È magra,ma non molto,piena ai punti giusti,ha dei lunghi capelli biondi e due grandi occhioni neri.
Sì,neri. Non sembra il massimo della bellezza avere degli occhi neri,ma a lei stanno d'incanto. Quando è allegra poi,le si illuminano le pupille,andando a creare una luce fioca in quello che è l'oscuro.
Lei è questo per me. Lei per me è i suoi occhi. Io sono il tunnel,lei la mia luce.
Un rumore assordante mi riporta alla realtà e appena metto a fuoco ciò che ho davanti agli occhi scoppio in una sonora risata.
La cara Natalie,senza arrendersi,ha provato in tutti i modi a prendere il libro che tanto le interessava,arrivando a poggiare un piede sul vuoto della libreria,rovesciando addosso a lei tutti i libri di quel ripiano e facendola battere con il sedere sul tappeto.
Questa ragazza non si stanca mai.
"Vieni ad aiutarmi,stronza" quasi urla mentre continua a sbuffare.
Mi avvicino a lei ancora in risate e le porgo una mano alla quale si aggrappa con molta facilità.
"mi spieghi cosa diamine volevi prendere?" le dico dopo averle dato un bicchiere d'acqua e aver riposto tutti i libri sulla mensola.
"Ho notato che avevi un libro sulle donne delle più grandi città,e insomma,ho pensato che ci fosse anche il loro tipo di abbigliamento e visto che dobbiamo andare a fare shopping e che dobbiamo.." non la lascio finire di parlare altrimenti finirebbe domani.
Ecco,un'altra caratteristica di Natalie.
Parla tanto,anzi,parla sempre,non sta mai sulle sue,le piace sapere i fatti delle persone e commentarli.
"Ok ok,ho afferrato il concetto,ma potevi chiederlo a me,sai la tua altezza non si addice per nulla alla mia adorata libreria" le dico con un sorriso malizioso e quasi di sfida.
"Brutta stronza" urla Natalie mentre si affretta a prendere un cuscino e a lanciarlo nella mia direzione con gli occhi segnati dalle lacrime per le troppe risate.
Continuiamo a ridere,fino a quando il rumore assordante di una porta che sbatte ci riporta nel silenzio.
"Smettetela con questo chiasso,andate via" la voce di mio padre ci spaventa per quanto sia alta.
Natalie annuisce e mi fa cenno di andare,così mentre si dirige alla porta mi giro a guardare mio padre.
Non è nelle migliori condizioni,non sta meglio di ieri e nemmeno dell'altro ieri,non sta bene per niente.
Ma in questo momento non mi interessa.
Voglio solo passare una bella giornata con la mia migliore amica all'insegna dello shopping e del divertimento,almeno oggi che la signora Frankie,la proprietaria della gelateria in cui lavoro tutte le sere dopo scuola,e tutti i giorni da quando è cominciata l'estate per poter vivere,mi ha dato un giorno libero.
Così,mi affretto a dirigermi verso la mia camera,prendo la borsa,le infilo il necessario,tra cui soldi e sigarette e ritorno in salone.
Menomale che Natalie non era in casa,altrimenti avrebbe fatto una scenata sul fatto che fumo ancora.
Lo sa che almeno il fumo è un vizio troppo grande da deviare ora come ora,ma lei non si stanca mai di lottare,e anche le più piccole particelle della sua testa,sperano che un giorno io possa scrollarmi da quello che sembra ormai il mio mondo.
Varco la soglia dell'appartamento in cui vivo con mio padre da quasi 4 anni e scendo velocemente le scale.
Noto subito all'altro lato della strada la macchina di Natalie e mi dirigo a passo svelto verso di essa.
Natalie mi guarda con uno sguardo di scuse e così mette in moto senza dir nulla,ma mi rendo conto che tutto questo silenzio comincia a stare scomodo a entrambe.
"Natalie,è tutto okay?" le dico.
"Si,è solo che,senti,come sta tuo padre in questo periodo...non,beh,non ne parliamo da tanto insomma" dice la mia migliore amica mentre tentenna nel pronunciare quelle parole.
"Nulla,nessun miglioramento,e forse nemmeno peggioramento,è sempre lo stesso" le dico con l'aria più assente che mai.
"Mi dispiace Ily" dice Natalie con la vocina più sincera che esiste.
Quanto bene ti voglio mia cara Natalie.
Mi giro per guardarla e le accenno un sorriso.
Poco dopo la nostra breve conversazione,arriviamo davanti alle porte del grande centro commerciale,non è molto vicino casa nostra,si trova più al centro.
Entriamo in quello che è un barlume di negozi e ci immergiamo nello shopping.
In realtà,io non ho molto da comprare,non sono una spendacciona,mio padre non lavora più da un pezzo,e tutti i soldi che ha conservato li sta sfruttando,non nei migliori dei modi,questo è certo.
Natalie,invece,è sempre pronta per fare shopping.
Ma lei può permetterselo.
I suoi genitori sono di famiglia benestante.
La mamma insegna in una prestigiosa facoltà di psicologia nella cittadina di Manchester e suo padre è un importante imprenditore.
Sono delle persone fantastiche,amano la loro figlia,sono premurosi e la riempiono di attenzioni.
Vado molto d'accordo con loro,ci sono sempre stati quando ne ho avuto bisogno,sempre pronti a darmi una mano,sono la mia cosiddetta seconda famiglia.
Mentre la mia mente vaga per posti sperduti,Natalie mi prende un polso e mi trascina in un negozio davvero carino.
Mentre giriamo per i vari corridoi del negozio,mi dice che Zack,questa sera ci ha invitate ad una festa. Zack è uno dei ragazzi della nostra comitiva,sono davvero legata a lui,così come a Lucas e a Mark.
"Diamine Natalie,avvisarmi prima no eh?" le dico con tono severo.
"Come se cambiasse qualcosa" mi dice mentre prende tra le sue mani un vestito che si trova sull'anta che abbiamo appena sorpassato.
"Ma non so cosa mettere"
"Vieni,di lì devono esserci dei vestiti molto carini,oggi ti faccio un regalo,non puoi dire di no a questa bella bimba che sono" mi dice quella stupida della mia migliore amica mentre mette il labbruccio come una bimba.
Scoppio in una risata per la faccia buffa che ha appena fatto e accenno un si con il capo.
Così,mentre cominciamo a cercare un bel vestito,mi blocco nel vedere un vestito stupendo che si trova sul manichino affianco a delle maglie colorate.
Natalie si accorge che rimango incantata dal pizzo di quell'adorabile vestito,e così mi incita ad indossarlo.
"Non mi starà bene Natalie,ho i fianchi troppo grandi e poi il seno non è piccolo e poi.."non riesco a finire la frase che Natalie mi interrompe. "Si,e poi,e poi e blabla,ascolta Ilary,misuralo,non devi prenderlo per forza" mi dice. Sbuffo ed entro nel camerino con in mano il vestito della misura giusta.
Mi spoglio velocemente dei miei abiti,non ho molto da togliere,stamattina per fare presto ho deciso di indossare dei semplici pantaloni di una tuta grigia,ma non sono tanto male,sono stretti e aderenti,e sopra ho messo un maglione nero,beh,direi anche di quattro taglie più grandi,ma le cose larghe mi piacciono particolarmente.
Così,dopo aver disfatto il mio corpo dai miei vestiti,indosso l'abito nero.
Devo dire che la figura che ho davanti mi piace,e anche molto.
Il vestito è molto semplice sul davanti,porta una scollatura a cuore sul seno senza bradelline,è molto stretto sul resto del corpo mettendo in risalto il mio punto vita e inoltre è davvero molto corto,sul bordo del vestito ci sono tante pietre color argento che vanno a creare una specie di luce.
La schiena è in parte scoperta e tutto il di dietro è fatto in pizzo con dei piccoli corallini impressi dentro.
Beh,me ne sono innamorata.
Esco fuori dal camerino e faccio un giro su me stessa davanti alla faccia sconvolta della mia migliore amica.
"Sei stupenda Ily" mi dice con fare incantato.
Così,mi convince nel prenderlo,e ci dirigiamo alla cassa dopo che anche lei ha comprato un vestito per la serata,ha preso proprio un bel vestito,le sta davvero bene.
È di un grigio molto chiaro e anche molto semplice.
Paga entrambi i vestiti e ancora una volta capisco che Natalie,la mia migliore amica,sarà sempre qui con me.
"Grazie fanciulla" le dico sorridendo.
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Siamo destinati l'un l'altra.
Lãng mạnSono di ghiaccio. Pensavo che anche questa volta il mio cuore fosse al sicuro. Invece,ancora una volta,mi si è rotto tutto. Non solo il muro di ghiaccio,ma ho tutto in frantumi. Ogni particella del mio corpo. Maledetto lui.