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All'ingresso del campus c'è un enorme cancello nero con sopra incise le iniziali del proprietario di questo ben di Dio.
FC,Federik Courty,ma dettagli.
"Ilary,i bagagli" mi dice Natalie dopo essersi accorta che mi sono incantata a guardare le semplici rifiniture che si trovano all'esterno di quello che sará un po' il mio mondo.
"Certo,arrivo subito". L'aiuto a scendere tutti i bagagli ed entrambe inseriamo al cancello esattamente affianco a questo immenso portone,una carta,a quanto pare è per riconoscere gli studenti quando devono entrare e uscire dal campus,quasi fossimo dei dipendenti.
Dopo aver varcato la soglia del campus,ci dirigiamo,secondo le istruzioni,in un'aula dove consegnano le chiavi delle camere.
Appena arriviamo,Natalie dice i nomi di entrambe e naturalmente saremo in camera insieme.
"Ecco a voi,stanza 258,terzo piano,ultima stanza" dice la gentile signora dietro al bancone della reception,se così è possibile chiamarla.
Entrambe ci dirigiamo davanti all'edificio in cui sono situate le stanze del dormitorio femminile e dovendo salire al terzo piano,optiamo per l'ascensore.
Poco dopo,un leggero tintinnio ci fa capire che sta per aprirsi l'anta dell'ascensore.
Da quest'ultima escono tre ragazze,devono essere delle ragazze superbe e scontrose.
Camminano tutte a testa alta,quasi fossero loro a dirigere lo spartito scolastico.
La ragazza al centro ha dei lunghi capelli mori e lisci,è davvero molto alta con un fisico del tutto slanciato. Le due ragazze al proprio fianco sono meno in mostra,alla sua destra c'è una ragazza biondina,sicuramente tinta,sembra color ossigenato,anche lei ha un fisico giusto mentre alla sinistra c'è una ragazza dai capelli neri con degli occhi particolarmente grigi.
"Dovremmo passare" la ragazza al centro mi distoglie dalle osservazioni che stavo ponendo su di loro.
"Nessuno deve darti il permesso" replica Natalia.
"Sta' attenta a come rispondi,bimba".
Natalie le si avvicina lentamente e sono sicura che ha una gran voglia di risponderle a tono ma l'afferro dal braccio e la trascino in ascensore,è il nostro primo giorno ed è meglio evitare complicazioni.
"Volevo solo darle una lezione" sbuffa Natalie mentre siamo in ascensore.
"È proprio quello che mi spaventava" le rispondo con un tono esausto ed entrambe scoppiamo a ridere.
L'ascensore si ferma al terzo piano e con i bagagli ci dirigiamo alla ricerca della nostra nuova stanza.
"Stanza 258,terzo piano,ultima stanza" ripeto per poter trovare più facilmente la stanza che sembra quasi introvabile.
"Eccola" urla Natalie dopo aver man mano conteggiato le stanze che scorrevano.
In effetti,ci trovavamo vicino alla 249 e non era tanto difficile intuire che l'ultima stanza a destra fosse stata nostra.
Inserisco la chiave nella serratura e si apre la grande porta che posteggia la stanza.
Più che una stanza dá l'impressione di un mini appartamento,ma devo dire che è davvero molto carina.
Ci sono due grandi letti e ai loro lati delle grandi librerie,c'è anche un piccolo piano snack e al suo di dietro dei fornelli con dei mobili. Il bagno è molto piccolo,la doccia le è stata incastrata dentro,ma la sua piccola grandezza e i colori così vivaci rendono tutto molto familiare.
Io e Natalie disfiamo le valigie e dopo aver fatto una veloce doccia decidiamo di andare a fare un giro per il campus.
Le lezioni cominceranno lunedì mattina,quindi domani mi organizzerò per quanto riguarda i vari corsi,orari,programmi e tutto.
"Questo posto è fantastico,ancora non ci credo!" mi urla Natalie all'orecchio mentre usciamo dalla hall femminile.
Ridacchio per il suo entusiasmo e nel mentre della camminata,comincio a raccontarle della colazione del giorno prima con Eric,il dj.
"Hey,ma non vedi dove cammini?" una voce mi urla contro e solo dopo questo assalto verbale mi rendo conto di essere sbattuta contro un ragazzo.
È un ragazzo meraviglioso,e mi rendo conto che lo sto fissando poiché i miei occhi incrociano i suoi meravigliosi occhi blu.
"S..scusa" balbetto mentre sono ancora incatenata dal suo sguardo.
Mi rivolge l'ultimo sguardo,assassino oserei dire,e va' per la sua strada.
"Che antipatico!" replica Natalie sbuffando.
"Si,che antipatico".

Siamo destinati l'un l'altra.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora