Capitolo 12

41 3 1
                                    

Benedict provava grande dolore alla tempia sinistra, dove era stato colpito dal fratello. Non aveva voluto però mostrarsi sofferente di fronte agli occhi di Isabelle, cercando di mantenere una certa compostezza. Nel tragitto che impiegò per raggiungere la sua stanza si interrogò sul motivo che aveva spinto Anthony ad agire in quel modo. Conosceva bene suo fratello ed era consapevole del carattere impulsivo che lo contraddistingueva e raramente ragionava prima di agire, nonostante ciò non si sarebbe mai aspettato una reazione del genere.
Quando arrivò nella sua stanza si gettò sul letto, la tempia stava iniziando a pulsare e la testa a girare, inoltre il caldo torrido gli toglieva ogni respiro come se non bastasse le finestre della sua stanza erano chiuse ma Benedict non aveva forza per alzarsi ad aprirle. Ben presto si addormentò e quando si risvegliò aveva la bocca asciutta e notò con stupore che la stanza aveva smesso di girare. Suonò il campanello e pochi istanti dopo un valletto si presentò sulla soglia della sua stanza.
"Desidero un bicchiere d'acqua" ordinò gentilmente all'uomo che si inchinò prontamente chiudendo dietro di se la porta.
Benedict si sollevò dal letto, dirigendosi verso la vetrata dalla quale filtrava una forte luce. Il brontolio della sua pancia suscitò in lui l'idea che avesse saltato il pranzo, idea che venne in seguito confermata quando estrasse l'orologio dalla tasca dei pantaloni per controllare l'ora.
Pensò subito a sua madre e si domandò se si fosse accorta della sua assenza, sperando con tutto il cuore che il ricevimento fosse abbastanza impegnativo da distrarla.
Nell'attesa del valletto il giovane si avvicinò allo specchio per controllare le condizioni del suo volto, notò con sollievo che non vi era ancora alcun livido nel punto dolente.
Due tocchi provenienti dalla porta lo fecero sobbalzare, nella testa affiorò l'idea di sua madre che preoccupata dalla sua assenza era andata a cercalo per tutta la tenuta, questo pensiero fu subito scacciato dal ricordo del valletto.
Si specchiò un'ultima volta cercando di migliorare le proprie condizioni e si diresse verso l'ingresso.
Quando aprì la porta rimase sorpreso. Non si trattava del valletto e nemmeno di sua madre, era proprio Anthony in persona, con il capo chino e le braccia tese lungo i fianchi mentre le dita giocavano nervosamente con il tessuto della giacca.
"Entra pure" lo invitò Benedict allungando il braccio in direzione della camera.
Con passo deciso il visconte fece il suo ingresso nella stanza del fratello e senza attendere un secondo invito si sedette sulla poltrona situata accanto al letto a baldacchino. Le gambe divaricate si muovevano su e giù mentre la mano destra tamburellava sul ginocchio.
Benedict comprese che il fratello non si sentiva a suo agio, quei movimenti erano il riflesso dell'agitazione interiore che lo aveva pervaso.
"Volevo scusarmi" Anthony fece una pausa e si alzò dalla sedia iniziando a camminare per tutta la stanza.
"Poteva andare decisamente peggio" rispose Benedict sorridendo
"Voglio spiegarti come è accaduto e sono consapevole che hai tutto il diritto di non credermi"
"Anthony..." tentò di calmarlo Benedict ma non gli permise di terminare la frase
"Vi ho visti in una circostanza alquanto scandalosa e ho agito d'impulso. Non avevo però alcuna intenzione di colpirti, sono semplicemente inciampato, colpendoti" dopo aver pronunciato la frase cercò di riprendere fiato "Spero solo che tu possa perdonarmi e..."
"Ti perdono fratello, perché credo che tu sia incapace di un compiere un gesto tanto orribile nei miei confronti"
Non appena Benedict terminò la frase due braccia robuste gli cinsero il collo in un caloroso abbraccio.
"Ti voglio bene Benedict"
"Anche io te ne voglio"
Quando i due si staccarono dall'abbraccio Benedict osservò che il visconte aveva gli occhi lucidi, era da diversi anni che i due non si abbracciavano più. Dopo la morte del padre Anthony era diventato sempre più rigido e distaccato. Non aveva mai abbandonato nessuno dei suoi fratelli nei momenti di necessità, sempre pronto ad aiutarli, nonostante ciò aveva ridotto il contatto fisico.
"Vorrei spigarti il motivo per cui hai trovato me ed Isabelle in quella situazione"
"Non è affar mio, da questa esperienza ho capito che non ho il controllo della vita delle altre persone e di certo non ho intenzione di rovinare la tua andando a spifferare in giro ciò che ho visto. Perciò non mi devi alcuna spiegazione!" Disse Anthony chiudendo dietro di se la porta.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: 3 days ago ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Una Lady da contendere| Bridgerton ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora