Parte II

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Passiamo la mattinata sedute nella pasticceria di mia sorella a parlare del più e del meno " mi stavo chiedendo " inizio alzandomi prendendo il cappotto con la borsa, lei copia i miei gesti e usciamo fuori salutando prima Silvia " come sei finita in questo paesino sperduto nel mondo ?" Le domando accendendo una sigaretta " avevo bisogno di staccare un po' " dice con una scrollata di spalle " in realtà devo scrive una nuova canzone ma ultimamente non ho molta ispirazione" finisce con voce triste, io annuisco capendo la sua situazione dato che la sto vivendo anch'io " ti capisco " la guardo " dove, ecco stai in questi giorni ?" Cerco di cambiare argomento perché il suo sguardo si è rattristato e sinceramente il suo sorriso è di gran lunga molto più bello " credo nell'unico B&B del posto " scoppia a ridere e io la seguo a ruota perché effettivamente il B&B di Marco è l'unico che c'è.
Marco è il marito di mia sorella e insieme ai suoi genitori portano avanti l'attività " Se ti fa piacere ti accompagno, voglio fare una sorpresa a Marco " lei felice della mia proposta mi prende una mano e mi trascina dietro di sé , più passano le ore più mi rendo conto che dei suoi ventidue anni ne dimostra solo due nel senso buono, quando entriamo vedo mio cognato girato di spalle e senza pensarci due volte gli corro incontro saltandogli sulla schiena " Ciao cognatino " gli urlo dell'orecchio facendolo saltare per lo spavento, infatti alcuni secondi dopo scendo da lui che si volta verso di me con le lacrime agli occhi " Lu " mi dice stringendomi a se, passiamo alcuni secondi abbracciati , mi stacco per salutare i suoi genitori che per me e le mie sorelle hanno fatto da zii, li abbraccio entrambi e poi mi ricompongo tornando a guardare Nina che ci guarda sorridendo " senti Lu dato che Lia e Fra teoricamente vengono a pranzo qui, che ne dici se vai tu a prenderla a scuola così le fai una sorpresa ?" Mi consiglia Marco e io annuiscono senza pensarci due volte,guardo l'ora sull'orologio che ho al polso notando che è giunto il momento di andare , mi avvio verso la porta ricordandomi però che ho lasciato la macchina a casa loro " però mi presti la macchina?" Domando mettendo la mano dietro la testa quasi vergognandomi, infatti gli altri scoppiano a ridere contagiando anche me .

Raggiungo la macchina ma prima di salire vedo Angelina che corre verso di me " Posso accompagnarti? " Mi domanda dolcemente, mi rimane veramente difficile dirgli no con quegli occhioni, quindi annuisco e saliamo pronte a partire per andare a prendere mia sorella " Da quanto tempo non torni qui?" Mi domanda di punto e bianco, rilascio un sospiro e stringo la mano sullo sterzo facendo diventare le nocche bianche " Due anni " rispondo secca, non supporto quando le persone fanno domande sulla mia vita privata, anche perché cerco in tutti i modi possibili di far si che essa appunto rimanga tale, " stai bene ?" Io annuisco senza rispondere perché al momento parlare è l'ultima cosa che voglio fare, infatti lei se ne accorge e poggia la sua mano fredda e tatuata sulla mia calda e un brivido si fa largo sulla mia pelle " mi dispiace, credimi delle volte vorrei tenere a freno la lingua ma le domande escono così da sole " cerca di scusarsi " si ho notato tranquilla" inizio fermandomi al semaforo " è solo che, non mi piace parlare del mio passato " finisco voltandomi verso di lei sorridendole " credo di capirti " dice ricambiando il sorriso anche se il suo è un po' tirato .
Arriviamo davanti la scuola e scendiamo, alcune ragazze riconoscono Angelina e si avvicinano per chiedere un autografo e qualche foto, mi sento a disagio quindi decido di allontanarmi e mi avvicino al cancello, dove pochi minuti dopo suona la campanella e un mucchio di ragazzi corrono verso il cancello per sbrigarsi ad uscire da quella gabbia, poco più in là vedo Francesca camminare con le sue amiche che appena mi vedono mi indicando facendo si che lei segua i loro movimenti, quando si accorge di me mi corre letteralmente contro saltandomi in braccio stringendo le braccia al mio collo " Lu sei tornata finalmente" mi sussurra dolcemente, io annuiscono stringendola con un braccio, mentre con la mano libera le accarezzo la testa, cavolo mi era mancata da morire .
Le sue amiche ci raggiungono e saluto anche loro, dato che praticamente quando erano piccole insieme a mia sorella stavano sempre con me, " eccomi scusatemi " la cantante ci raggiunge e mi affianca sotto lo sguardo attento delle tre che la guardano come se avessero visto chi sa chi " oddio !" Mia sorella con tutto il suo entusiasmo le salata al collo abbracciandola come se si conoscessero da una vita " Francesca" la riprendo ma Nina mi fa cenno con la mano di lasciare stare e così contrariamente lo faccio.

In macchina non hanno fatto altro che parlare delle canzoni della ragazza, dell' Eurovision e, ad essere sincera non ne potevo più non perché le sue canzoni non mi piacciano ma solo per il semplice fatto che in mezz'ora di macchina hanno parlato solo di questo e del fidanzato di lei, quando arriviamo scappo letteralmente da loro e raggiungo gli altri che ci stanno aspettando già seduti al tavolo, " Lu di cosa parla il tuo nuovo libro ?" Mi chiede Maria facendomi quasi strozzare con il vino " non lo so, sinceramente non ho molte idee chiare, tante parole al vento " le ultime parole le sussurro, ma non passano inosservate a nessuno dei presenti, " Lu hai solo bisogno di tempo, vedrai che riuscirai a scrivere uno dei tuoi soliti bestseller " dice Marco poggiando la sua mano calda nella mia " Sarà" dico alzandomi per uscire fuori a fumare, accendo una sigaretta e faccio il primo tiro, guardo l'albero di ciliegio davanti e miei occhi e dei ricordi di me da bambina riaffiorano e mi travolgono come un uragano.

L'unica domanda che continua a ronzare nella mia testa è ne vale davvero la pena?

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