CAPITOLO 2

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Alla fine dopo la chiacchierata con mia sorella, io e Nina abbiamo deciso di fare un giro, voleva a tutti i costi visitare il paese e chi sono io per dirgli di no ? Nessuno.
Fatto sta che ora ci troviamo in macchina dirette verso il lago dove sicuramente a quest'ora non c'è nessuno, quando arriviamo infatti lo troviamo completamente vuoto e da una parte è meglio così ma dall'altra tutto questo silenzio riporta a galla altri maledetti ricordi. 
Prendo la coperta che avevo non so per quale motivo in auto e la stendo sotto l'ombra di un pioppo, la ragazza si siede e mi fa cenno di fare lo stesso, e così faccio " sei troppo silenziosa e mi fa strano" le dico rivolgendo lo sguardo verso di lei, la conosco da  praticamente un giorno e mezzo e fino ad ora non è mai sta in silenzio " vorrei chiederti delle cose in realtà, ma non credo sia il caso "  si volta verso di me sorridendo e capisco che si riferisce alla conversazione avuta con Silvia neanche un ora fa " hai ragione non è proprio il caso " le dico buttandola sul ridere perché la situazione è già di per sé pesante , " stavo leggendo su i vari social che devi accorciare o tagliare non so come si dice la canzone per l' Eurovision " " si perché nel regolamento le canzoni devono avere una durata di massimo tre minuti e la mia è di qualche secondo in più "  dice mentre si gira una sigaretta,  " e non hai cambiato nulla ?"  La curiosità prende il sopravvento " non posso dirti niente " mi dà una spallata scherzosa , metto un broncio che dura veramente poco perché appena lei si volta verso di me scoppio a ridere e alzo mani in segno di scuse, restiamo fino all'una e dopo di ché la riaccompagno al B&B, scendo con lei per salutare Marco e stranamente trovo Francesca e Silvia, " Ciao belli " dico avvicinandomi a loro seguita dalla ragazza " ah eccovi, domani ci sarà un ballo in maschera , che preannunciano la festa del paese " inizia Marco dando un biglietto a me e poi ad Angelina " quest'anno si fanno le cose in grande " dice fra scherzando, vedo la cantante aprire la busta  sigillata con la cera tirare fuori un cartellino bianco, mi sporgo leggermente verso di lei per leggere ciò che c'è scritto, siamo così vicine che riesco a sentire il suo respiro sulla mia guancia e non mi capacito di come sia possibile ma sto letteralmente andando a fuoco, lei ride e non so se per come dovremmo vestirci domani sera o perché io sono diventata completamente rossa come un pomodoro, ma sinceramente non gle lo chiederò.

Pranziamo tutti insieme poi torno a casa, quando arrivo prendo il computer che la mattina avevo portato giù con l'intento di lavorare ma ovviamente altri programmi mi hanno destato dal mio dovere, fisso la stanghetta  nera apparire e scomparire sul foglio bianco in attesa che io scriva qualcosa, altri ricordi si fanno largo nella mia testa e senza pensarci due volte inizio a scrivere, non so precisamente quante ore siano passate ma quando finisco lo faccio solo perché Silvia in pigiama mi tocca una spalla " che ore sono ?" Le chiedo stirando i muscoli " sono le cinque del mattino, mi chiedevo se eri rimasta vestita per venire con me in pasticceria" scherza lei, la guardo cercando di capire bene ciò che sta dicendo ma quando capisco annuisco felice, mi piace vedere mia sorella mentre prepara dolci " stavo scherzando Lu" si allontana da me per dirigersi ai fornelli per preparare il caffè, io la seguo a ruota " io no, voglio venire con te posso?" Faccio gli occhioni dolci sicura che accetterà infatti il tempo di darmi una rinfrescata e cambiarmi che arriviamo in pasticceria dove troviamo Anita e Mario ad aspettarci, scherzo per una buona mezz'ora con loro mentre lavorano ma poi esausta mi addormento sulla poltrona dello studio di Lia, apro gli occhi solo perché il telefono sta squillando ripetutamente e prima di rispondere vedo l'ora su display che segnano le 12.30 " Pronto " riesco a dire tra uno sbadiglio e l'altro " Lu stamattina sono andata a fare shopping per il ballo di stasera il tuo abito l'ho lasciato sul letto in camera, ci vediamo a pranzo " " ok grazie Fra" chiudo la chiamata e insieme ad essa anche i mie occhi rischiano di richiudersi quindi decido di scendere al piano di sotto per prendere un caffè " buongiorno principessa " mi prende in giro Angelina che stava parlando con Silvia , io la guardo male ma mi avvicino a lei lasciandole un delicato bacio sulla testa, non so precisamente per quale motivo l'ho fatto ma non m' importa e neanche lei dato che non fa ne domande o altro, anzi sembra che il mio gesto gli abbia fatto solo che piacere, " mi fai un caffè Si ?" Le domando puntando lo sguardo verso di lei che annuisce .
Verso l'una ci dirigiamo tutte e tre a piedi dagli altri " Ange quando ripartirai?" Sento mia sorella chiedergli mi volto verso di loro continuando a camminare stando ovviamente attenta a non cadere, cosa molto difficile perché ho la coordinazione a schifo " in realtà fra qualche giorno " inizia guardandomi " ho la prima data del tour che inizia il 17 aprile quindi devo ripartire per le prove con i ragazzi" finisce guardando mia sorella che annuisce tristemente  " riuscirai a tornare prima di partire per malmo?" Continua Silvia prendendola sotto braccio " non lo so "  quando sento la risposta torno a guardare davanti a me, e un improvvisa tristezza si fa largo dentro di me che neanche a pranzo nonostante Maria abbia preparato le lasagne che ha me piacciono da impazzire riesco a farmi passare il magone.

Guardo l'ora sull'orologio appeso alla parete bianca che segna le 15.30 segno che per me è ora di andare, prima di stasera vorrei riuscire a completare la stesura del secondo capitolo " ragazzi " dico alzandomi " io vado ci vediamo stasera al ballo"  " già vai via ?" Mi domanda la cantante guardandomi con i suoi soliti occhioni da cerbiatto, io faccio un cenno con la testa e prima di andarmene le lascio un altro bacio fra i capelli per salutarla .

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